High Crimes - Crimini di stato |
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Un film di Carl Franklin.
Con Morgan Freeman, Ashley Judd, Adam Scott, Amanda Peet, Jim Caviezel.
continua»
Thriller,
durata 90 min.
- USA 2002.
MYMONETRO
High Crimes - Crimini di stato
valutazione media:
1,88
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Roberto Nepoti
La Repubblica
Ashley Judd è proprio una tipa tosta. Nel Collezionista faceva la dottoressa a caccia di serial-killer; in Colpevole d'innocenza doveva difendersi dagli intrighi di un marito diabolico; in High Crimes prende l'identità di un avvocato di successo, Claire Kubik, che difende il consorte (un'altra "metà" piuttosto inquietante), arrestato dall'Fbi sotto l'accusa di avere commesso atrocità contro i civili in un villaggio del Salvador, ai tempi in cui era un ufficiale dell'esercito. Anche questa volta Ashley dimostra di possedere nervi d'acciaio; però il compito non è di quelli facili e, per portarlo a termine, avrà bisogno (proprio come accadeva nel Collezionista) dell'aiuto di Morgan Freeman, avvocato decaduto in cerca di riscatto.
Probabilmente l'attrice non si è accorta dell'indigenza della sceneggiatura tratta da un romanzo di Joseph Finder - che le proponevano, una pallida copia di Codice d'onore (il film con Tom Cruise e Demi Moore nella parte di avvocati militari) scritta meccanicamente, fitta di personaggi stereotipati e grondante di sviluppi d'azione inverosimili, nonché costantemente indecisa tra gli ingredienti del courtroom-movie, il film di aula di tribunale, e quelli del thriller d'azione, senza riuscire a padroneggiare né gli uni, né gli altri. Ma poi, una volta sul set, deve essersi resa ben conto della situazione, a giudicare da come recita il suo ruolo: senza convinzione e senza partecipazione.
E il discorso si può estendere a Carl Franklin, mai geniale ( Il diavolo in blu, La voce dell'amore), però qui ai minimi sindacali dell'impegno registico. L'unico a fare il suo lavoro è l'impeccabile Morgan Freeman che, malgrado le condizioni sfavorevoli, s'impegna nell'interpretazione di un personaggio altamente protettivo, che avrebbe meritato di essere approfondito e contestualizzato meglio.
Da La Repubblica, 10 maggio 2003
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