Luigi Paini
Il Sole-24 Ore
Basta la prima inquadratura per capire che Lavagne, dell'appena ventenne regista iraniana Samira Makhmalbaf, è un gran film. Dapprima sembra un'immagine astratta: si percepisce soltanto un movimento in lontananza, sullo sfondo di un paesaggio scabro e inospitale. Lo spettatore resta disorientato, impiega alcuni secondi per comprendere che si tratta di uomini, in faticoso cammino, ognuno dei quali porta sulle spalle, come unico bagaglio, una lavagna nera. Sono maestri, lo si scopre poco dopo, e quella lavagna è il loro unico strumento di lavoro. [...]
di Luigi Paini, articolo completo (1889 caratteri spazi inclusi) su Il Sole-24 Ore 26 settembre 2000