Mario Luzi
Dalla Mongolia in un luogo imprecisato del Sudamerica. Ancora un tiranno, il dittatore cronico di quelle sediziose repubbliche. Ma a dar vita a codesto personaggio è questa volta un ottimo attore, quel José Ferrer che ricorderete dal Cirano di Bergerac. E ancora un americano che dà di cozzo nel dispotismo e nell’arbitrio del prepotere personale. A impersonare la suscettibilità democratica della repubblica stellata tocca ora a Cary Grant. Egli è un noto chirurgo che trovandosi in vacanze con la moglie (Paula Raymond) in quell’infido paese, viene prelevato e catturato da armati e portato di peso nella residenza presidenziale dove dovrà operare di un tumore al cervello il dittatore in persona. [...]
di Mario Luzi, articolo completo (2820 caratteri spazi inclusi) su 1995