Alessandra Levantesi
La Stampa
Parroco in una degradata periferia, dove i fedeli sono pochi e i ladri molti, tanto che dall’auto in sosta del vescovo in visita vengono rubate le ruote e altri ammenicoli, Don Arturo ha una sola macchia nella sua anima candida: in un momento di debolezza vent’anni prima ha concepito un figlio che, avendo poi lui scelto di seguire la vocazione religiosa, praticamente non conosce. Figurarsi la sorpresa quando Francesco batte alla porta della chiesa a chiedere l’asilo di una notte per sé e la fidanzatina Matilda, una biondina dai modi spicci e truccata da punk. [...]
di Alessandra Levantesi, articolo completo (1960 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 14 aprile 1996