Giuseppe Marotta
Agosto: il cinema langue, boccheggia, stramazza. Nelle poche sale non affette da “chiusura estiva”, chi c'è? Qualche latitante che non vuole imbattersi negli agenti, qualche nonno addormentato, qualche ragazzo e qualche ragazza pre fidanzati, qualche tetra donnina allegra, qualche disperato nella cui mente va e viene il problema “Uccido o mi uccido?” A proposito: non ho ancora letto il Donnarumma all'assalto di Ottieri; ma dalle recensioni vedo che è pieno di miei conterranei singolari, buffi, che si precipitano in quattromila su quaranta offerte d'impiego, che si gettano sotto le automobili dei pezzi grossi aziendali per commuoverli, e non hanno “specializzazione”, balbettano, quando lo “psicotecnico” li fruga (all'americana, mediante quesiti scemi e inumani), risposte inadeguate che ne rendono impossibile, pazzesca, l'assunzione. [...]
di Giuseppe Marotta, articolo completo (10016 caratteri spazi inclusi) su 1960