|
Con Riso amaro De Santis contribuisce ad una più completa rappresentazione dell' Italia del dopoguerra, ed in particolare grande rilievo viene data alla figura della donna. Silvana, magistralmente interpretata dalla Mangano, è un' eroina fuori dall' epoca, una donna altra: fuma, legge, va in giro lasciando scoperti molti centimetri di pelle...è una donna forte e buona, che proprio per la sua bontà finirà vittima dei loschi tranelli del "cattivo" di turno...a farle da controcanto c'è Francesca, emblema di una donna che poco a poco riesce a emergere dall' ombra soffocante del suo compagno parassita, Walter, interpretato da un Vittorio Gassman alle prime armi,ma non per questo meno bravo. Walter è il motore trainante della storia: è lui che spinge Francesca a mescolarsi alle mondine per sfuggire alla polizia, è lui che, ballando il boogie woogie con Silvana, scatena il putiferio prendendo a pugni un infuriato Raf Vallone ed è sempre per colpa sua che, alla fine, Silvana si suicida. Un film dalle venature melò che rientra appieno nei canoni del Neorealismo: il regista si pone ai margini del racconto senza intervenire, lasciando che il bene e il male si annullino a vicenda.
[+] lascia un commento a midnightmoonlight »
[ - ] lascia un commento a midnightmoonlight »
|
twitter
diventa fan
