Il cuore grande delle ragazze

A me più che innamorato del proprio lavoro, Pupi Avati sembra un vecchietto arteriosclerotico e smargiasso, che parla dei suoi film come delle opere di grande caratura stilistica. In realtà i suoi sono prodotti corretti, senza errori, ma sono per questo, prodotti da banco. Hanno quella perfezione fredda ed insapore dei prodotti che si trovano sui banchi della grande distribuzione (alimentare). Nonostante ciò, ripeto, Il cuore grande delle ragazze è un film più che discreto. La mia critica in verità è sulla sua filmografia più che su questo film che, ribadisco, è piacevole. Non è un capolavoro, ma è un film gradevole ed adatto a passare un’ora e mezza in compagnia della propria fidanzata. Le critiche a Cremonini non le ritengo giuste. Il suo ruolo un po’ spaesato è azzeccato e perciò, pur non essendo un attore, riesce a calarsi bene in Carlino. Del resto anche sul discorso ATTORI potrei fare un discorso a se stante. Ebbene, preferisco la genuinità di un non attore, che (talvolta) l’impersonalità di taluni attori, che (anch’essi) interpretano il loro ruolo con quella svogliatezza tipica di chi vuol portare solo a casa la paga.