Il film è del '75 e non del '76. Taxi driver è invece del '76 e si vede. Perchè li recita una Joodie Foster seppure conun anno solo in più, molto più matura ma anche meno carina. In questo trascurabilissimo e piccolo filmetto, è poco più che una ragazzina, ma già bravissima. Il film di per se vale poco più che zero; una storiella che definire drammatica è offensivo per i film che lo sono veramente. Ad aggiustare un po la baracca c'è però un grandissimo Martin Sheen nel pieno della maturità artistica. Una prova assolutamente eccellente la sua, quella del pedofilo. Questo è l'unico motivo e senso di esistere per un film altrimenti veramente sciocco. Da sottolineare, perchè credo sia il suo primo ed ultimo, il nudo della Foster (di schiena), che si spoglia davanti alla cinepresa con la freddezza di una mestierante. Quasi si sfilasse un paltò invece che tutti i vestiti. Strano per una che nel fortunatissimo e emeritato successo nel proseguo di carriera, sembra l'incarnazione del pudore. Si scorgono comunque e già nella giovanissima e futura diva, alcune delle peculiarità che la contraddistinguono: l'enorme capacità recitativa ed un aspetto gradevolissimo. Non si capisce invece il messaggio del film se ce n'è uno, perchè il contesto della pellicola non si pone nè fra i drammatici, come detto, orrorifici, inquietanti o altro. Ci sono solo: una ragazzina bionda e carina che viene importunata da Sheen; un amichetto che dice di amare con un'espressione glaciale davanti al letto di ospedale; e una botta in testa per la madre di Sheen che ci resta secca. Tutto quà. Non siamo a bassissimi livelli, la storia c'è, gli attori anche, ma alla fine si resta con un punto di domanda irrisolto: "la piccola Jodie è pazza o cosa?". Se amate la Foster val la pena di averlo o vederlo, altrimenti....
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