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Nessuna nouvelle vague o meglio nessuna narrazione a'la nouveau roman(che si initrecciano e si implicano in qualche mido a vicenda, quando questo avviene, ormai quasi mezzo secolo fa). Qui nessun inizio, svolgimento, fine a parti rovesciate o stranamente fammiste, salvo un lungo flsh back iniziale, dove un anziano caridologo, colpito da infarto, rievoca la sua infanzia difficile, ma tumultuosamente"felice"in AKgerua, dive, la sua famiglia, in quanto ebraica, si era rifugiata(ognun sa che l0Algeria era colonia francese, finche'De Gaulle, in lite con l'0AS, gruppo di esrema destra anche se non fascista,ma colonialista, rinuncio'a tale"dominio"), Infanzia difficile, espulsione dalla scuola, ma anche maturazione anche "fisica"prcoce, un po'quella narrata dal "pied noir"Camus... Noteovle film di Roger Hanin(anche sceneggiatore, di questo"Soleil", 1997), "soleil"e¿un film tradizionale ma antireotico nella narrazione del disastro mondiale dell0atnisemistismo e della Shoah, dove si e'visto come l'essere umano sia meschino e fondamentalmente incapace di riconoscersi come tale, inventando fandone razziste per propugnare presunti diritti di superiorita'e di "assolutezza"non contemplati da leggi religiose ne'statuali... e come un farneticante imbonitore politico(efficace, certo, in un certo momento storico)sia stato capace di rovinare il cliema mondiale. Efficaci gli inteprreti dei coniugi Le'vy Phillippe noiret(monsieur Levy rimasto in francia9come Sophia Loren, Madame Le'vy, "madre coraggio"in Algeria e ancora vari(e caratersti/e inteprreti anche dei personaggi infnantili e adolescneti. Eugen
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