elgatoloco
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mercoledì 6 aprile 2016
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bel kammerspiel, ma...
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Diceva Ken Russell, vari anni fa, che un film potrebbe/dovrebbe spesso durare due minuti. Forse esagerava, ma per"Air"mezz'ora, in un episodio di"The Twilight Zone"andrebbe bene, essendo i circa 90 minuti ridondanti-pletorici: la minaccia di armi chimiche, già impiegate in una guerra mondiale, bloccano i due protagonisti(più una donna che appartiene al ricordo o fa parte dei"criocurati-ibernati", blocca due uomini, caratterialmente molto diversi, in una struttura chiusa, clausrofobica, dove la cronica-strutturale"mancanza d'aria"opprime non solo fisicamente... UN"Kammerspiel", da teatro dell'assurdo ma al cinema, un'ora e mezza è un"Investimento"troppo forte, finendo per stancare lo spettatore, che si aspetta di vedere altro ; non è tanto questione che"non succeda nulla", perché qualcosa succede sempre, ma la tensione accumulata non ha un sfogo se non, peraltro solo in maniera relativa, nel finale.
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Diceva Ken Russell, vari anni fa, che un film potrebbe/dovrebbe spesso durare due minuti. Forse esagerava, ma per"Air"mezz'ora, in un episodio di"The Twilight Zone"andrebbe bene, essendo i circa 90 minuti ridondanti-pletorici: la minaccia di armi chimiche, già impiegate in una guerra mondiale, bloccano i due protagonisti(più una donna che appartiene al ricordo o fa parte dei"criocurati-ibernati", blocca due uomini, caratterialmente molto diversi, in una struttura chiusa, clausrofobica, dove la cronica-strutturale"mancanza d'aria"opprime non solo fisicamente... UN"Kammerspiel", da teatro dell'assurdo ma al cinema, un'ora e mezza è un"Investimento"troppo forte, finendo per stancare lo spettatore, che si aspetta di vedere altro ; non è tanto questione che"non succeda nulla", perché qualcosa succede sempre, ma la tensione accumulata non ha un sfogo se non, peraltro solo in maniera relativa, nel finale. Troppo poco, in verità, nonostante la bravura dei tre interpreti, cui non si può, sinceramente, rimproverare nulla. interessante anche la contaminato tra thriller e science-fiction, ma restano le riserve formulate sopra... El Gato
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sellerone
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giovedì 16 agosto 2018
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fà aria da tutte le parti
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tiene bene la suspence e anche se scontato non è proprio malaccio. Bella l'idea di partenza e buon lavoro del cast.
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khaleb83
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giovedì 26 maggio 2016
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perfettamente claustrofobico
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Per realizzare un buon film di fantascienza non servono necessariamente budget stellari ed effetti speciali a profusione: Air (il cui titolo italiano riesce a mancare completamente il punto nel tentativo di strizzare l'occhio a un certo tipo di cinema per preadolescenti) riesce a dimostrarlo perfettamente. Un film che sfrutta ambienti estremamente limitati facendone un punto di forza per generare un senso di claustrofobia e di angoscia crescente nello spettatore, facendone quasi uno dei personaggi protagonisti.
Reedus è un buon attore, non eccellente, fisso su alcuni standard che replica più o meno costantemente, ma la sua parte la fa sempre più che onestamente; Honsou un po' sotto tono rispetto ad altre prestazioni, ma sempre apprezzabile.
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Per realizzare un buon film di fantascienza non servono necessariamente budget stellari ed effetti speciali a profusione: Air (il cui titolo italiano riesce a mancare completamente il punto nel tentativo di strizzare l'occhio a un certo tipo di cinema per preadolescenti) riesce a dimostrarlo perfettamente. Un film che sfrutta ambienti estremamente limitati facendone un punto di forza per generare un senso di claustrofobia e di angoscia crescente nello spettatore, facendone quasi uno dei personaggi protagonisti.
Reedus è un buon attore, non eccellente, fisso su alcuni standard che replica più o meno costantemente, ma la sua parte la fa sempre più che onestamente; Honsou un po' sotto tono rispetto ad altre prestazioni, ma sempre apprezzabile. La Holt ha una parte abbastanza circoscritta da non meritare particolare rilievo, e va bene così, renderla più presente avrebbe snaturato la storia.
Il film è molto godibile, e riesce a tenere una certa costanza quando la miccia inizia a diventare sempre più corta e gli eventi precipitano. Il neo più grosso è nel finale; non "sbagliato", semplicemente quei pochi minuti aggiuntivi risultano una "spiegazione" che poteva essere tranquillamente lasciata in sospeso, ma si sa che ormai nessuno ha più il coraggio di sfidare la fantasia dello spettatore. Peccato, perché è una macchia su un film che con poche piccole attenzioni in più sarebbe stato davvero memorabile.
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