Ok il mio commento non conta essendo perso da anni di Keri Russell, dai tempi di Felicity, però questa commedia con la sua vena amara risulta credibile ed è dura da mangiar giù per noi maschietti che alla fine veniamo mollati tutti quanti o dobbiamo morire lasciando un cospicuo assegno o diventare macchiette sentimentali. E' quello che le donne vogliono e non dicono, sono i compromessi e le contraddizioni della gente comune che fa lavori normali e cerca di essere più felice che può nella vita così com' è andata. Ma sono le donne che ci credono sempre, senza mollare mai, che non rinunciano alla propria bellezza e a mandare avanti la vita, anche quando sono convinte di essere un disastro e la peggiore delle madri possibili.
[+]
Ok il mio commento non conta essendo perso da anni di Keri Russell, dai tempi di Felicity, però questa commedia con la sua vena amara risulta credibile ed è dura da mangiar giù per noi maschietti che alla fine veniamo mollati tutti quanti o dobbiamo morire lasciando un cospicuo assegno o diventare macchiette sentimentali. E' quello che le donne vogliono e non dicono, sono i compromessi e le contraddizioni della gente comune che fa lavori normali e cerca di essere più felice che può nella vita così com' è andata. Ma sono le donne che ci credono sempre, senza mollare mai, che non rinunciano alla propria bellezza e a mandare avanti la vita, anche quando sono convinte di essere un disastro e la peggiore delle madri possibili. Jenna-Keri smette di assecondare gli altri e comincia a chiamare le cose col loro nome da quando vede per la prima volta la sua bambina e si rende conto del vero potere del mondo e della forza delle sue leggi sghembe. In un attimo liquida marito e amante, la verità si impone così come si è imposta quella creatura contro tutto e tutti. E in lei si può rinnovare quell' amore perfetto che attraverso i dolci si era trasmesso prima tra un' altra madre e un' altra figlia. Ripeto, il messaggio non è tranquillizzante per i maschi e il film propone una nuova veste al femminismo, recuperando la maternità ma senza risolvere il problema di cosa dovrebbero oggi diventare i maschi e anzi ventilando la loro perfetta inutilità. Infatti il prototipo proposto - il poeta estemporaneo - è assolutamente improponibile. Rimaniamo quindi ad ammirare la bellezza e la bravura di questa attrice e del suo personaggio ma sentendoci esclusi, ridotti a comparse, a comprimari.
In questo senso il film merita, perchè inquieta, anche considerando come viene descritto il rifiuto iniziale della maternità, e perchè interroga su quanto ognuno di noi cerca di fare nella propria vita per rivestirla di bellezza, per farne una torta semplice, sincera, buonissima.
[-]
|
|