Dean è un ragazzo che si trova a fare i conti con il suicidio del suo migliore amico Troy, come reazione si anestetizza nei sentimenti, aiutato dagli psicofarmaci che il padre elargisce a piene mani, a tal punto da essere una mosca bianca, nella provincia americana fatta di villette color confetto, casalinghe cinguettanti che si scambiano timballi e genitori talmente concentrati sulla loro carriera professionale che non si accorgono neppure che i figli sono stati rapiti.
Troy era uno spacciatore di droghe, punto di riferimento dei giovani liceali, solo all' apparenza bravi ragazzi, ma in verità bulletti da strapazzo che vogliono recuperare il carico di pasticche che il suicidio di Troy ha lasciato incostudito.
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Dean è un ragazzo che si trova a fare i conti con il suicidio del suo migliore amico Troy, come reazione si anestetizza nei sentimenti, aiutato dagli psicofarmaci che il padre elargisce a piene mani, a tal punto da essere una mosca bianca, nella provincia americana fatta di villette color confetto, casalinghe cinguettanti che si scambiano timballi e genitori talmente concentrati sulla loro carriera professionale che non si accorgono neppure che i figli sono stati rapiti.
Troy era uno spacciatore di droghe, punto di riferimento dei giovani liceali, solo all' apparenza bravi ragazzi, ma in verità bulletti da strapazzo che vogliono recuperare il carico di pasticche che il suicidio di Troy ha lasciato incostudito. Per impossessarsene ricattano Dean rapendogli il fratello , ma sbagliando minore, prelevando invece il figlio dello sceriffo.
In questo inquietante scenario si muovono gli strambi personaggi di questo "Chumstrubber", videogioco onnipresente nel film, dove il protagonista si muove in un paesaggio apocalittico portando la sua testa a braccetto combattendo contro orde di zombi. Così si muovono i personaggi della storia, senza testa, ognuno in preda alla propria ossessione e alle proprie dipendenze: droga, vitamine, alcool, lavoro.
Non c'è che dire ,il film è gradevole ma non ha il coraggio di andare fino in fondo, come nel rapporto tra la milf Carrie Ann Moss e i bulli, dove innesta un rapporto morboso ma poi tira indietro la mano e il coraggio, o nel stralunato sindaco Ralph Fiennes, mai così fuori parte, ma d' altronde dopo "Strange Days" non ha mai trovato la strada del successo negli Stati Uniti.
Denuncia sociale grottesca, racconto di formazione inconcludente, corale di cast stellare poco convincente?
Un po' di tutto,come l' amalgama da timballo, protagonista assoluto, grazie anche all' impasto "stupefacente", liberatore di istinti repressi.
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