Se in TV, un personaggio irriverente come Ali G, può trovare spazio (e non comunque in quella italiana), forse si pensa che un certo spazio possa essergli riservato anche sul grande schermo, ma non è così. Al cinema Ali G più che irriverente, risulta essere gratuitamente volgare, una becera e piatta parodia dello stile gangsta statunitense dei ghetti e niente di più. Ali G, passa molto male dal piccolo al grande schermo, è buona parte delle gag vanno a vuoto e sono esagerate per la grande maggioranza del pubblico. In ogni caso l'infiltrazione nella sede del primo ministro fa piegare dalle risate, con il moonwalk per passare il pavimento con i sensori di peso e il ballo del robot per passare la camera a raggi laser.
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Se in TV, un personaggio irriverente come Ali G, può trovare spazio (e non comunque in quella italiana), forse si pensa che un certo spazio possa essergli riservato anche sul grande schermo, ma non è così. Al cinema Ali G più che irriverente, risulta essere gratuitamente volgare, una becera e piatta parodia dello stile gangsta statunitense dei ghetti e niente di più. Ali G, passa molto male dal piccolo al grande schermo, è buona parte delle gag vanno a vuoto e sono esagerate per la grande maggioranza del pubblico. In ogni caso l'infiltrazione nella sede del primo ministro fa piegare dalle risate, con il moonwalk per passare il pavimento con i sensori di peso e il ballo del robot per passare la camera a raggi laser. Tolta questa scena e la gara in macchina a 20 km/h tutto il resto fa veramente pena. Da dimenticare.
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