framex
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martedì 24 gennaio 2006
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fantastico e angosciante
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L'atmosfera è così cupa che quasi non si riesce a credere che si tratti di un film per ragazzi. Oltre alle splendide creature e agli effetti speciali del film, ciò che colpisce è quanto possa affascinare e coinvolgere la paura. Il film è indimenticabile per chi l'ha visto da piccolo perché trasporta verso una dimensione visionaria che nei film recenti non si percepisce più. Malgrado oggi si possano sfruttare tecnologie audio-video in grado di mostrare l'impossibile, difficilmente capita di rimanere colpiti nel lungo termine. Questo film è talmente agghiacciante in alcune sue parti che ancora lo ricordo tutto!
Spero esca presto in Italia il DVD, che attendo con molta... ansia.
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federica
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martedì 29 agosto 2006
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oz:l'antitesi delle emozioni
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Un capolavoro magistrale!!ogni volta che lo guardo(registrazione in VHS)rimango con il fiato sospeso.Nonostante ne conosca le battute a memoria mi sostiene sempre con un'emozione direi spropositatamente esagerata ma che scatena un'attrazione direi MAGICA. A 30 anni,ancora sento il potere attraente di un non so che di magico e quasi reale.Mi sembra di essere quasi catturata dalla pellicola ed entrare anch'io nel fantastico mondo di OZ!
Una cascata di sensazioni si avvicendano momento dopo momento,ti senti come rapito da un vortice di strane emozioni che fai fatica a controllare.Io non sono proprio un'amante di pellicole cinematografiche e ben poche sono quelle che davvero mi appassionano e decisamente questo film per me rappresenta l'apoteosi!! E sono proprio le emozioni che la fanno da padrona per tutta la durata del film.
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Un capolavoro magistrale!!ogni volta che lo guardo(registrazione in VHS)rimango con il fiato sospeso.Nonostante ne conosca le battute a memoria mi sostiene sempre con un'emozione direi spropositatamente esagerata ma che scatena un'attrazione direi MAGICA. A 30 anni,ancora sento il potere attraente di un non so che di magico e quasi reale.Mi sembra di essere quasi catturata dalla pellicola ed entrare anch'io nel fantastico mondo di OZ!
Una cascata di sensazioni si avvicendano momento dopo momento,ti senti come rapito da un vortice di strane emozioni che fai fatica a controllare.Io non sono proprio un'amante di pellicole cinematografiche e ben poche sono quelle che davvero mi appassionano e decisamente questo film per me rappresenta l'apoteosi!! E sono proprio le emozioni che la fanno da padrona per tutta la durata del film. Mi sento quasi in simbiosi con la piccola doroty.
Quando per esempio deve fuggire dai ruotanti e corre urlando e poi trova la sua salvezza in quella porta da cui ha accesso solo con la chiave trovata nel pollaio?avete presente?beh,io rimango con il fiato sospeso fino a quando quella porta nno si chiude temendo che i ruotanti possano ancora prenderla nonostante io sappia che come si concluda quella scena;eppure mi provoca una suspence tale da scatenarmi sempre reazioni forti...e potrei citare tanti altri esempi del genere.Mi spiace e non ne capisco il motivo della mancata messa in onda del film. Io ne ho una copia in vhs ma dopo tutte le volte che è stata visionata si è abbastanza logorata nel tempo...ma a questo punto la reputo quasi un CIMELIO.Non si può far nulla per sensibilizzare chi di dovere per riproporlo nuovamente in TV?
Per me rimane un film dal fascino gotico irresistibilmente sublime,fuori dall'ordinario,semplicemente spaventoso ed elettrizzante,direi magnetico,illusorio ma insieme reale... Si vive con questo film nell'antitesi delle emozioni..Ciao da federica
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eleonora_sterlino
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mercoledì 18 marzo 2009
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un film,una vita
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Se vogliamo parlarne questo film ebbe inizio già nel 1939 con "Il Mago di OZ" film anch'esso di successo,secondo me Return to Oz è un film che può affascinare grandi e bambini proprio perchè inizia ambiguamente e quindi è un film che va compreso,personalmente questo film l'ho riscoperto perchè mia madre era una fan accanita e quindi vedendolo da piccina,ancora oggi sento il bisogno di sognare e sperare che più verso ovest ci sia una città magica ma allo stesso tempo generosa e piena di sorprese;secondo me tutti personaggi rappresentano le varie forme umane che esistono al giorno d'oggi e quindi anche questo è un aspetto caratteristico del film.Se ne avrò l'occasione farò sicuramente vedere ai miei figli Return To OZ visto che voglio innestare dentro di loro dei principi che pochi film d'animazione danno a giorno d'oggi e figuriamoci in un futuro che sarà fatto di auto volanti e "compagna bella".
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Se vogliamo parlarne questo film ebbe inizio già nel 1939 con "Il Mago di OZ" film anch'esso di successo,secondo me Return to Oz è un film che può affascinare grandi e bambini proprio perchè inizia ambiguamente e quindi è un film che va compreso,personalmente questo film l'ho riscoperto perchè mia madre era una fan accanita e quindi vedendolo da piccina,ancora oggi sento il bisogno di sognare e sperare che più verso ovest ci sia una città magica ma allo stesso tempo generosa e piena di sorprese;secondo me tutti personaggi rappresentano le varie forme umane che esistono al giorno d'oggi e quindi anche questo è un aspetto caratteristico del film.Se ne avrò l'occasione farò sicuramente vedere ai miei figli Return To OZ visto che voglio innestare dentro di loro dei principi che pochi film d'animazione danno a giorno d'oggi e figuriamoci in un futuro che sarà fatto di auto volanti e "compagna bella".Spero solo che molte persone la pensano come me su questo "Magico" film. Eleonora Sterlino.14 anni e già tanto vogliosa di diventare una star a pieno titolo e di crearmi un futuro che sia "FANTASTICO".
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paolp78
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martedì 14 dicembre 2021
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cultura popolare a stelle e strisce
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I romanzi di L. Frank Baum, aventi ad oggetto l’immaginifico mondo di Oz, ben rappresentano una importante parte della cultura popolare americana, tanto che Hollywood già negli anni trenta vi aveva attinto, realizzando uno dei musical più famosi della storia del cinema, diretto da Victor Fleming.
Partendo da questo presupposto, non deve stupire che in tempi più recenti, la Disney abbia deciso di attingere per un proprio film alla stessa collana di racconti per ragazzi, compiendo così un matrimonio quasi ineluttabile tra due protagonisti della cultura popolare a stelle e strisce.
Questa pellicola, diretta dal montatore e tecnico del suono Walter Murch, qui alla sua unica e non eccezionale esperienza da regista, vuole sottrarsi a paragoni con quella di quasi cinquanta anni prima, divenuta ormai mitica; per questo motivo il film non si ispirata al romanzo “Il mago di Oz”, bensì a due romanzi successivi di Baum, molto meno noti, che costituiscono una sorta di seguito della celebre storia originaria.
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I romanzi di L. Frank Baum, aventi ad oggetto l’immaginifico mondo di Oz, ben rappresentano una importante parte della cultura popolare americana, tanto che Hollywood già negli anni trenta vi aveva attinto, realizzando uno dei musical più famosi della storia del cinema, diretto da Victor Fleming.
Partendo da questo presupposto, non deve stupire che in tempi più recenti, la Disney abbia deciso di attingere per un proprio film alla stessa collana di racconti per ragazzi, compiendo così un matrimonio quasi ineluttabile tra due protagonisti della cultura popolare a stelle e strisce.
Questa pellicola, diretta dal montatore e tecnico del suono Walter Murch, qui alla sua unica e non eccezionale esperienza da regista, vuole sottrarsi a paragoni con quella di quasi cinquanta anni prima, divenuta ormai mitica; per questo motivo il film non si ispirata al romanzo “Il mago di Oz”, bensì a due romanzi successivi di Baum, molto meno noti, che costituiscono una sorta di seguito della celebre storia originaria.
Altra differenza fondamentale è data dal fatto che Murch non realizza un musical: questa scelta, sicuramente saggia per evitare confronti col capolavoro di Fleming, consente di girare una pellicola più aderente ai romanzi e più efficace nel riproporne la storia nei suoi vari passaggi.
Non essendo necessario impegnare la protagonista in balli e parti cantate, Stavolta Dorothy è interpretata da una bambina, l’esordiente Fairuza Balk, differenziandosi anche in questo col film degli anni trenta dove la parte della protagonista era affidata alla più matura Judy Garland, scelta dovuta alla necessità di valorizzare al meglio i balletti e le parti cantate del musical.
Nonostante il film si rifaccia a due romanzi successivi e quindi diversi rispetto al celebre capostipite della collezione letteraria, le storie sono tuttavia molto simili, presentando non pochi elementi in comune e scarsa originalità: anche in questo caso un ruolo fondamentale viene rivestito dal piccolo animaletto che la protagonista si porta dietro dal mondo reale; inoltre i compagni di avventura di Dorothy si richiamano palesemente ai tre arcinoti protagonisti del primo racconto (il più riuscito pare il buffo soldato meccanico Tik-Tok, che necessita continuamente di essere caricato come un vecchio orologio).
Ben evidenziato come i personaggi immaginari che popolano il magico mondo di Oz trovino dei riferimenti nel mondo reale, suggerendo in tal modo come questi secondi siano il frutto di suggestioni elaborate dalla fervida immaginazione della piccola protagonista.
Nel cast, oltre alla piccola Fairuza Balk, molto carina e piacevole, si ricordano Nicol Williamson nella parte del cattivo principale e Jean Marsh che interpreta l’immancabile perfida strega; c’è anche Piper Laurie nel ruolo della zia di Dorothy.
Buoni gli effetti speciali se contestualizzati alla metà degli anni ’80, periodo a cui risale la pellicola.
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