renato c.
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domenica 19 aprile 2009
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undicesimo fil della serie o parodia?
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Non dico che sia il più "brutto" film della serie, ma senz'altro dopo il ritorno alla grande del personaggio di 007 in "La spia che mi amava" con quasi tutti gli stessi interpreti e lo stesso regista uno si aspettava qualche cosa di vermante migliore! Lewis Gilbert avevsa inserito delle piccole spiritosate ne "La spia che mi amava" come ad esmpio la musica di "Lawrence d'Arabia" di fronte alla sabbia del deserto, che in Moonraker ha calcato troppo la mano! E Roger Moore a cavallo col poncho alla Clint Eastwood con la musica de "I magnifici sette" ricorda molto di più il "Casino Royale" parodia del 1967 che non i films autentici della serie! Così, anche l'indistruttibile "Squalo", macchietta ne "La spia che mi amava" qui diventa totalmente un personaggio da fumetti, specialmente nella caduta dalle cascate!
Il romanzo era tutt'altra cosa (e con tutt'altra trama!).
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Non dico che sia il più "brutto" film della serie, ma senz'altro dopo il ritorno alla grande del personaggio di 007 in "La spia che mi amava" con quasi tutti gli stessi interpreti e lo stesso regista uno si aspettava qualche cosa di vermante migliore! Lewis Gilbert avevsa inserito delle piccole spiritosate ne "La spia che mi amava" come ad esmpio la musica di "Lawrence d'Arabia" di fronte alla sabbia del deserto, che in Moonraker ha calcato troppo la mano! E Roger Moore a cavallo col poncho alla Clint Eastwood con la musica de "I magnifici sette" ricorda molto di più il "Casino Royale" parodia del 1967 che non i films autentici della serie! Così, anche l'indistruttibile "Squalo", macchietta ne "La spia che mi amava" qui diventa totalmente un personaggio da fumetti, specialmente nella caduta dalle cascate!
Il romanzo era tutt'altra cosa (e con tutt'altra trama!). Da qualche parte ho letto che essendo il titolo già stato utilizzato, la trama del romanzo, anche se completamente diversa non è più utilizzabile! Perche!? Non è stata utilizzato di nuovo anche "Casinò Royale" con un film molto più vicino alla trama originale?!
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paolo 67
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lunedì 14 novembre 2011
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il riassunto del (al) cinema di un'epoca
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Una sensazionale ripresa d'apertura dal vero resa possibile da un grandangolare di plastica montato su una telecamera ultraleggera apre l'ultimo Bond diretto da Lewis Gilbert, uno spettacolo innocente ma intelligente che fa la parodia di tutti i generi cinematografici tra meravigliosi scenari naturali, magnifici panorami, splendidi interni reali (come i palazzi veneziani) e inventive e perfino esagerate scenografie di Ken Adam (con una punta di emozione metafisica: la sequenza girata tra Brasile, Guatemala e un fantastico set creato in studio con una fusione tra antichità e modernità degna dei migliori momenti del Bond). Sfilata di ragazze in moda anni '60 ma Bond-girl protagonista femminista anche se con un nome allusivo.
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Una sensazionale ripresa d'apertura dal vero resa possibile da un grandangolare di plastica montato su una telecamera ultraleggera apre l'ultimo Bond diretto da Lewis Gilbert, uno spettacolo innocente ma intelligente che fa la parodia di tutti i generi cinematografici tra meravigliosi scenari naturali, magnifici panorami, splendidi interni reali (come i palazzi veneziani) e inventive e perfino esagerate scenografie di Ken Adam (con una punta di emozione metafisica: la sequenza girata tra Brasile, Guatemala e un fantastico set creato in studio con una fusione tra antichità e modernità degna dei migliori momenti del Bond). Sfilata di ragazze in moda anni '60 ma Bond-girl protagonista femminista anche se con un nome allusivo. La levità di Glibert nasconde una profonda consapevolezza delle cose del mondo, come si evince dalle frequenti sottili battute (gran lavoro di Christopher Wood alla sceneggiatura). Fedele all'idea di un Bond per famiglie, il regista riduce al minimo la violenza (spesso risolta in una comicità fracassona) e il sesso. Molto efficaci i modellini e i trucchi di Derek Meddings (che ebbe una nomination all'Oscar) e ottimo il montaggio di John Glen, che passerà a dirigere tutto il Bond anni '80. Uno dei Bond più progressisti della serie, con un chiaro messaggio democratico e un inno alla diversità e alla convivenza contro il totalitarismo (il cui parallelismo col crimine è un vecchio tema di 007) e la stupidità della violenza. Torna l'inarrivabile John Barry alla musica ma la sua title-track non avrà molta fortuna. Non così il film, che dall'alto di un investimento di 30 milioni di dollari resisterà come uno dei maggiori della serie al botteghino.
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onufrio
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lunedì 21 gennaio 2013
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007 - guerra stellare
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Il miliardario pazzo di turno, con manie di grandezza,è Hugo Drax (M.Lonsdale) il suo obiettivo è la Luna, crearvi una generazione umana perfetta,insomma una sorta di razza ariana hitleriana, distruggere tutti gli abitanti della Terra per poi come una specie di arca di Noè far scendere sulla Terra una nuova generazioni di uomini. Effetti speciali che visti oggi, a distanza di oltre 30 anni, sembrano a dir poco ridicoli, lo Squalo diventa docile e collaborativo, il nemico è sconfitto e il nostro Bond può dedicarsi alla sua grande passione.. le donne..
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jackpug
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giovedì 13 agosto 2015
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spy-story parodia di star wars
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Moore aveva iniziato a dare il meglio di sè con "La spia che mi amava" ma ecco che ritorniamo ( non a causa sua ) all'era "Bond commedia", anche se in questo caso direi "Bond cartoon", con "Moonraker".
"Moonraker" non sembra un film della saga di James Bond ... a dire il vero non sembra neppure un film di spionaggio ... ecco, sembra una parodia a film cult di fantascienza come la saga di "Guerre Stellari" !
Peccato, perchè l'idea poteva anche essere utilizzata meglio tanto da rendere il film almeno più credibile e convincente ma invece ecco pistole-laser, inseguimenti nello spazio e situazioni più ridicole e inverosimili che mai.
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Moore aveva iniziato a dare il meglio di sè con "La spia che mi amava" ma ecco che ritorniamo ( non a causa sua ) all'era "Bond commedia", anche se in questo caso direi "Bond cartoon", con "Moonraker".
"Moonraker" non sembra un film della saga di James Bond ... a dire il vero non sembra neppure un film di spionaggio ... ecco, sembra una parodia a film cult di fantascienza come la saga di "Guerre Stellari" !
Peccato, perchè l'idea poteva anche essere utilizzata meglio tanto da rendere il film almeno più credibile e convincente ma invece ecco pistole-laser, inseguimenti nello spazio e situazioni più ridicole e inverosimili che mai.
La trama è completamente diversa dal romanzo di Fleming ( fatto simile con "Una cascata di diamanti" ma che era a tratti più noir ) e sembra davvero una parodia non riuscita di una fantastica serie di fantascienza come "Star Wars".
Avevo apprezzato tanto "La spia che mi amava" e Moore ... ma ecco, invece, un film che poteva essere originale ma che risulta una commedia.
Personaggi decenti ma non ben delineati : il cattivo, Hugo Drax ( Michael Lonsdale ), è identico a Stromberg del precedente film solo che vuole ricreare l'umanità nello spazio al contrario di Stromberg che voleva ricrearla in un mondo subacqueo; Holly Goodhead-Lois Chiles è bellissima ed è una buona controparte di 007 ma non come l'Anya di Barbara Bach; Jaws ritorna ma ... si innamora !
Insomma ... tutto questo sembra perfetto per una commedia o per una serie di cartoni animati ma non per un film di spionaggio !
Non voglio poi suffermarmi su alcune scene ridicole come la Gondola-hovercraft a Venezia ... non male, invece, la sequenza pre-titolo.
3 stelle solo perchè è Bond.
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paolopace
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sabato 15 ottobre 2016
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james bond va nello spazio
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Uno dei film più sottovalutati di 007 é tratto da uno dei migliori romanzi di Ian Fleming. Il film è volutamente leggero, con molte buone idee, una nota romantica nel finale e un chiaro messaggio antitotalitario. Moore fa un ottima interpretazione. Anche se l'attore non ama troppo la fantascienza egli sembra credere a quello che fa, e il film ne giova. Il film comincia in modo molto eccitante, con una vera ripresa aerea effettuata da una macchina speciale. Il clou del film è certamente Richard Kiel, "Squalo" (forse un riferimento a Spielberg come le note di un tastierino di un laboratorio che suonano il tema di "Incontri ravvicinati del terzo tipo"). Tecnicamente il film è impeccabile: i colori di Jean Tournier sono piacevoli e chiari; la colonna sonora di John Barry è una garanzia e Ken Adam è scatenato nei suoi geniali set creativi e stilizzati fino all'invenzione di una stazione spaziale.
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Uno dei film più sottovalutati di 007 é tratto da uno dei migliori romanzi di Ian Fleming. Il film è volutamente leggero, con molte buone idee, una nota romantica nel finale e un chiaro messaggio antitotalitario. Moore fa un ottima interpretazione. Anche se l'attore non ama troppo la fantascienza egli sembra credere a quello che fa, e il film ne giova. Il film comincia in modo molto eccitante, con una vera ripresa aerea effettuata da una macchina speciale. Il clou del film è certamente Richard Kiel, "Squalo" (forse un riferimento a Spielberg come le note di un tastierino di un laboratorio che suonano il tema di "Incontri ravvicinati del terzo tipo"). Tecnicamente il film è impeccabile: i colori di Jean Tournier sono piacevoli e chiari; la colonna sonora di John Barry è una garanzia e Ken Adam è scatenato nei suoi geniali set creativi e stilizzati fino all'invenzione di una stazione spaziale. Lewis Gilbert dimostra il suo talento nel portare in rilievo il lato ridicolo delle situazioni serie. Grandi effetti speciali di Derek Meddings, meritatamente candidato all'Oscar; stupende ambientazioni (Venezia, il castello del cattivo in Francia, Brasile, Guatemala). Michale Lonsdale è bravo nei panni di un malvagio raffinato e geniale, e il tono da cartone animato del film ne rende ancora più chiara la follia. Molti (i migliori considerano il personaggio di Bond e tutti i suoi film tale) considerano questo film stupido; non si capisce perché un divertimento per tutti, anche un cartone animato, debba avere minore dignità artistica di un altro genere di film. A me sembra che questo sia un film che faccia confidenza nella intelligenza dello spettatore. Il fatto che ci siano le persone più capaci e intelligenti a lavorarci dovrebbe essere illuminante. E si sa che i film di 007, specie quelli dell'epoca di questo, avevano una fattura per quanto riguarda la considerazione delle idee autenticamente democratica. Non è Walt Disney, cui Kubrick giustamente asseriva, ai tempi di "Lolita", che erano meglio i film vietati ai minori dei suoi. E' uno di quei film che un giorno saranno paragonati a quelli di Kubrick, non a quelli di Walt Disney o simili alla cui verità semmai Kubrick ha alluso in alcuni dei suoi film. Lois Chiles è bella e brava in una parte di donna intelligente. Ultima apparizione dell'impagabile Bernard Lee nei panni di "M". La voluta esagerazione è molto diversa da quella involontaria. La parodia e l'autoparodia non possono essere sciocche. Per quanto mi riguarda, questo, insieme al precedente, è uno dei film più intelligenti della serie (e grande merito alla sceneggiatura di Christopher Wood). E comunque - non lesinando a spese - si è consolato con gli incassi (ditemi voi se questo è stupido!).
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spalla
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lunedì 30 novembre 2009
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007: operazione star wars
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Il realismo e la serietà non sono di certo mai stati due punti di forza della saga di 007. Ma questo undicesimo film, pur non risultando nel complesso troppo diverso dagli altri e non raggiungendo i livelli di "Hot Shots e simili, vira decisamente verso la satira e la parodia. Le citazioni cinematografiche infatti abbondano, prima fra tutte quella di Guerre Stellari e si preme molto sul pedale dell'inverosimile. Premesso questo, la trama del film è piuttosto convenzionale: ancora una volta 007 deve salvare l'umanità dal cattivo di turno che vuole dominare il mondo. Tra bellissimi scenari, tra cui qui spiccano Venezia e Rio de Janeiro, inseguimenti, seduzioni, gadget e duelli si arriva all'epico scontro finale con happy ending assicurato.
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Il realismo e la serietà non sono di certo mai stati due punti di forza della saga di 007. Ma questo undicesimo film, pur non risultando nel complesso troppo diverso dagli altri e non raggiungendo i livelli di "Hot Shots e simili, vira decisamente verso la satira e la parodia. Le citazioni cinematografiche infatti abbondano, prima fra tutte quella di Guerre Stellari e si preme molto sul pedale dell'inverosimile. Premesso questo, la trama del film è piuttosto convenzionale: ancora una volta 007 deve salvare l'umanità dal cattivo di turno che vuole dominare il mondo. Tra bellissimi scenari, tra cui qui spiccano Venezia e Rio de Janeiro, inseguimenti, seduzioni, gadget e duelli si arriva all'epico scontro finale con happy ending assicurato. Nulla di nuovo sotto il sole quindi, per quanto questa ricetta ormai supercollaudata difficilmente giunga a stancare. Gli interpreti sono generalmente abbastanza bravi, soprattutto Roger Moore. L'unico personaggio alquanto deludente ed insipido è il cattivo di turno, che tra l'altro (come Stromberg nel film precedente) si fa soffiare il ruolo di primo piano dal gigantesco Squalo, il quale qui tende però ad apparire più goffo e simpatico che spietato. Arriva addirittura ad aiutare Bond e ad innamorarsi (!). Molto belle, come sempre, anche le bond girls. Ricapitolando: questo film è ancora più inverosimile dei soliti ed anche un po' ripetitivo, tuttavia il divertimento e l'azione scatenta non mancano, per non parlare poi degli eccellenti effetti speciali, e il risultato globale a mio parere risulta abbastanza gradevole. Direi che possa soddisfare almeno moderatamente gli spettatori a cui non importa troppo il realismo o la fedeltà al romanzo.
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