noia1
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venerdì 4 luglio 2014
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inedita visione del degrado
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Una coppia di fidanzati decide di visitare i luoghi dei più efferati delitti, li accompagna un’altra coppia, una coppia un po’ particolare.
Originale thriller, tante soluzioni interessanti, inaspettate, colpi di scena sorprendenti. Spunti inquietanti che si sfogano in una serie di efferatezze violente e folli, il ritmo non è dei migliori ma si resta coinvolti fino alla fine. Bello perché non un luogo comune lo tradisce, tutto fila sulla scia dell’esperimento, non del tutto riuscito ma comunque nuovo e interessante.
David Duchovny nella parte dell’eroe senza macchia contro lo squilibrato Brad Pitt, un duello interessante e inedito: una mente equilibrata e sofisticata che però si rivela sprovveduta e ingenua contro una che invece è limitata ma malata e contorta fino a superare il limite della pura follia.
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Una coppia di fidanzati decide di visitare i luoghi dei più efferati delitti, li accompagna un’altra coppia, una coppia un po’ particolare.
Originale thriller, tante soluzioni interessanti, inaspettate, colpi di scena sorprendenti. Spunti inquietanti che si sfogano in una serie di efferatezze violente e folli, il ritmo non è dei migliori ma si resta coinvolti fino alla fine. Bello perché non un luogo comune lo tradisce, tutto fila sulla scia dell’esperimento, non del tutto riuscito ma comunque nuovo e interessante.
David Duchovny nella parte dell’eroe senza macchia contro lo squilibrato Brad Pitt, un duello interessante e inedito: una mente equilibrata e sofisticata che però si rivela sprovveduta e ingenua contro una che invece è limitata ma malata e contorta fino a superare il limite della pura follia. Bello anche il personaggio di Juliette Lewis, fidanzata tanto buona da sembrare ritardata e costretta a confrontarsi con il puro e autentico male celato nel suo adorato fidanzato.
Un percorso al contrario, nel protagonista un arricchimento c’è ma è solo dolore, la consapevolezza della morte. Un uomo che da puro si sporca e diventa come il suo carnefice in un degrado morale tutto personale fino al bagno di sangue finale.
Belle anche le ambientazioni, perfette per un film horror, si resta inquietati anche senza il bisogno di colpi di scena spaventosi o truculenti. Desolazione, rottami, sabbia, solitudine, tutto perfettamente in sintonia con gli eventi che si susseguono.
Non ci si aspetti più di tanto, non è niente di eccezionale, resta comunque un prodotto esclusivo e unico valente di un’occhiata, così tanto per farsi una cultura.
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elgatoloco
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venerdì 13 settembre 2019
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viaggio atroce, allucinante
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Quale il tema di"Kalifornia"(1993, Dominc Sena)? Il viaggio di un criminologo e della sua fidanzata fotografa verso la California(Kalifornia...)sulle tracce di celebri serial killer, senza sapere di aver imbarcato un serial killer in compagnia della sua svampita e complessivamente ignara"girl friend". Il viaggio diviene via via più impresionante, con un climax definibile"poderoso", assolutamente eccelso, dove la progressione è data dalla"follia"(lucida, però, come si suole definrila)del protagonista Brad Pitt che, ben prima di diventare l'eroe della serie di film"pirateschi"aveva probabilmente una capacità espressiva tale da consentirgli "salti"nella megaproduzione hollywoodiana poi puntualmente realizzatisi.
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Quale il tema di"Kalifornia"(1993, Dominc Sena)? Il viaggio di un criminologo e della sua fidanzata fotografa verso la California(Kalifornia...)sulle tracce di celebri serial killer, senza sapere di aver imbarcato un serial killer in compagnia della sua svampita e complessivamente ignara"girl friend". Il viaggio diviene via via più impresionante, con un climax definibile"poderoso", assolutamente eccelso, dove la progressione è data dalla"follia"(lucida, però, come si suole definrila)del protagonista Brad Pitt che, ben prima di diventare l'eroe della serie di film"pirateschi"aveva probabilmente una capacità espressiva tale da consentirgli "salti"nella megaproduzione hollywoodiana poi puntualmente realizzatisi. Salti o meglio"salite"che trovano sponda, qui, in questo film curatissimo anche sul piano fotografico(i deserti dei vari stati degli States attraversati, avendo come meta la mitica Calfiornia, "California dreaming"...), dove l'allucinazione o meglio il clima allucinante viene reso benissimo, anche senza bisogno di"additivi"chimici... David Duchovny, che in quel periodo iniziava a girare i famosi telefilm"cult"della serie"X-Files"è qui già nella parte di un "investigatore"in un campo, però, non meno affascinante e"misterioso",ma scientificamente ben più"omologato"di quanto non lo sia la ricerca nel campo del"paranormale", ossia nella mente del/di un serial-killer, dove però la schisi tra conoscenza scientifica ed esperienza semantica si rivela qui drammaticamente. Juiliette Lewis e Michelle Forbes, qui, sono impegnata finalmente in un"contraltare"(e volendo in un"doppio"femminile)ben più importante ed efficace di quanto non sia un mero contorno estetico, ruolo cui spesso interpreti femminili fascinose vengono ridotte anche nel cinema degli anni Duemila ormai abbastanza inoltrati... Un film che si stacca dal consueto, dalla"norma"ricervuta di una cinematografia"con lo stampino"che sembra essersi realizzato , ormai, come regola generale neppure più conclamata, in quanto ben nota a tutti/e.Altri film sui serial-killers sono stati realizzati prima di questo"Kalifornia"ma direi soprattutto dopo, in maniera routinaria e con marchingegni anche pseudo-psicologici e psicanaltici, ma si tratta di opere(o meglio"prodotti")che lasciano un segno decisamente scarso, a differenza di questo film, che spiazza volutamente il criminolkogo protagonsita. El Gato
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cianoz
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sabato 30 novembre 2013
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mah
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Spunti interessanti, storia discretamente originale, ma alcune cose rendono scadente questo film popolato di personaggi stramboidi ma non abbastanza interessanti. Brad Pitt e una Juliette Lewis sempre piccantina tutto sommato danno corpo a personaggi particolari ben caratterizzati; tale Michelle Forbes... bah diciamo che è un personaggio abbastanza anonimo, dimenticabile. Ma quello che affossa il film più di tutti e senz'altro un David Duchovny in erba davvero penoso, difficile tanto da vedere quanto da sentire. Sarà che la sceneggiatura aveva previsto di farlo parlare come un noiosissimo e retorico raccontafiabe, o forse è il doppiaggio italiano che lo reso così fastidioso, ma sta di fatto in ogni sua scena rende difficile decidere se fa più irritare o addormentare.
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Spunti interessanti, storia discretamente originale, ma alcune cose rendono scadente questo film popolato di personaggi stramboidi ma non abbastanza interessanti. Brad Pitt e una Juliette Lewis sempre piccantina tutto sommato danno corpo a personaggi particolari ben caratterizzati; tale Michelle Forbes... bah diciamo che è un personaggio abbastanza anonimo, dimenticabile. Ma quello che affossa il film più di tutti e senz'altro un David Duchovny in erba davvero penoso, difficile tanto da vedere quanto da sentire. Sarà che la sceneggiatura aveva previsto di farlo parlare come un noiosissimo e retorico raccontafiabe, o forse è il doppiaggio italiano che lo reso così fastidioso, ma sta di fatto in ogni sua scena rende difficile decidere se fa più irritare o addormentare.
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