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jonnylogan
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domenica 7 dicembre 2025
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su e gi? per la penisola
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Dopo la serie Incastrati (id.; 2022-2023) diretta a cavallo del biennio 2022 -’23, e utilizzata al solito in chiave comica per parlare di mafia in maniera leggera, Salvo Ficarra e Valentino Picone sbarcano nuovamente su NetFlix per parlare questa volta di emigrazione e problemi familiari, in una sorta di continuum di Benvenuti al Sud (id.
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Dopo la serie Incastrati (id.; 2022-2023) diretta a cavallo del biennio 2022 -’23, e utilizzata al solito in chiave comica per parlare di mafia in maniera leggera, Salvo Ficarra e Valentino Picone sbarcano nuovamente su NetFlix per parlare questa volta di emigrazione e problemi familiari, in una sorta di continuum di Benvenuti al Sud (id.; 2010) e relativo sequel. Ma se in quel caso erano le sostanziali differenze fra stili di vita e relativi preconcetti che ci accompagnano. In questo caso è l’atto di peregrinare lungo lo stivale e l’arte di arrangiarsi che diventano assolutamente centrali. Difatti è solamente il caso che permette ai due infermieri migranti (Valentino e Salvo) di trovare casualmente un cassonetto dei rifiuti che consente loro di teletrasportarsi dalla Sicilia a Milano (e viceversa) semplicemente entrandovi. Potendo così abbattere costi sempre più esorbitanti, e relativi tempi di spostamento. Queste le premesse, con relative situazioni ai limiti dell’assurdo, grazie alle quali due registi, e attori, originari di Palermo desiderano parlare della loro terra di origine e di chi, come loro, deve spostarsi per necessità, affrontando vere e proprie Odissee.
La trama però non riesce a incuriosire più di troppo e la miniserie, iniziata pur con i migliori propositi, s’incarta su una sceneggiatura che affonda le radici nei luoghi comuni – il degente siciliano che detesta l’aria del nord e tutto quello che proviene al di fuori dell’isola. Il dirigente “macchiettistico” e meridionale che si considera ormai un “nordico” e quindi, come da copione, detesta chi proviene dal sud Italia – probabilmente per sottolineare come tutti noi siamo avvolti da barriere mentali e per poter cercare di strappare qualche risata, che però arriva decisamente stiracchiata. Non riuscendo a sfruttare un bel cast, fra cui spicca il ritorno in TV di Sergio Vastano, nel ruolo del dirigente di ospedale. E anche alcuni camei che avrebbero potuto essere utilizzati decisamente meglio, fra tutti un Max Tortora in pienissima forma nel ruolo di un primo ministro che parla per slogan ed è altresì desideroso di mantenere lo status quo.
Il duo comico, decisamente molto attivo anche nei viaggi spazio - temporali natalizi, ricordiamo Il primo Natale (id.; 2020), offre il fianco, e materiale video, proprio alle imminenti festività, grazie a una serie che si sorseggia in un amen, parliamo di un totale di cinque episodi di poco più di trenta minuti ciascuno. Una serie da vedere senza la pretesa di ridere riflettendo, ma come un modo semplice e leggero per trascorrere le feste.
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xerox
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sabato 6 dicembre 2025
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Ancora con Milano con la nebbia e la Sicilia col mare e ciuriciuri? MA ANCHE BASTA, Ficarra e Picone! Ma non c'è proprio un altro modo di parlare del sud e della Sicilia CON NUOVE PAROLE, IMMAGINI STORIE, invece degli ammuffitissimi luoghi comuni che girano dai tempi dei borboni? CHE PALLE! Ma vivete ancora dentro i tinelli marron, i pantaloni a zampa d'elefante, le cabine telefoniche e la pasta al forno la domenica? Non riuscite proprio a fare un film con i ragazzi del sud che avviano un sacco di start-up, che si danno all'agricoltura bio-dinamica, che vendono in tutto il mondo con internet, che rivoluzionano la produzione delle vecchie aziende con le più sofisticate tecnologie contemporanee? Quanto sono rassicuranti e consolanti l vecchi luoghi comuni che confermano i nostri peggiori difetti! Film come quelli di Zalone, nè più, nè meno.
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Ancora con Milano con la nebbia e la Sicilia col mare e ciuriciuri? MA ANCHE BASTA, Ficarra e Picone! Ma non c'è proprio un altro modo di parlare del sud e della Sicilia CON NUOVE PAROLE, IMMAGINI STORIE, invece degli ammuffitissimi luoghi comuni che girano dai tempi dei borboni? CHE PALLE! Ma vivete ancora dentro i tinelli marron, i pantaloni a zampa d'elefante, le cabine telefoniche e la pasta al forno la domenica? Non riuscite proprio a fare un film con i ragazzi del sud che avviano un sacco di start-up, che si danno all'agricoltura bio-dinamica, che vendono in tutto il mondo con internet, che rivoluzionano la produzione delle vecchie aziende con le più sofisticate tecnologie contemporanee? Quanto sono rassicuranti e consolanti l vecchi luoghi comuni che confermano i nostri peggiori difetti! Film come quelli di Zalone, nè più, nè meno...
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