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lunedì 27 ottobre 2025
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messaggio finale deludente
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Il film ? bellissimo sotto tutti i profili e? il messaggio finale deludente?il Presidente Mattarella ha voluto premiare il figlio per aver assistito il padre con tanta presenza affettiva, facendo capire che per questo tipo di malattia serva solo questo ma ha sottovalutato il bisogno economico non indifferente al quale una famiglia va incontro con una malattia degenerativa LO STATO DOVREBBE FARSENE CARICO non basta volergli bene servono RISORSE
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lilly
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giovedì 23 ottobre 2025
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si ride e si piange
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Un film che cerca con delicatezza e sensibilità di raccontare la storia di una famiglia e il rapporto tra padre e figlio. Belli i rimandi alla memoria del protagonista che si intrecciano allao sviluppo della storia. Ho apprezzatao la capacità di fare sorridere e ridere nel corso di un film dall' argomento così complesso e il coraggio di portare questo tema al cinema.
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cardclau
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lunedì 20 ottobre 2025
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non siamo mai pronti
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Forse credevo di aver elaborato a sufficienza la malattia e la morte. Ma scopro che non è così, da che mi rimane un po’ di autosufficienza, mi son messo il cuore in pace, pensando di stare al sicuro per un tempo infinito. Tanto se qualcosa di terribile deve succedere, succederà sicuramente agli altri, e tardivamente. Ma non funziona così. È comprensibile un tale atteggiamento, riprendendo Epicuro, quando c’è la morte (e aggiungo una malattia che non ti lascia scampo) non ci sei più tu (com’eri nel mondo). Quindi non è possibile elaborare qualcosa che non c’è. Ma il film Per te di Alessandro Aronadio ha rimesso in gioco questa sicumera.
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Forse credevo di aver elaborato a sufficienza la malattia e la morte. Ma scopro che non è così, da che mi rimane un po’ di autosufficienza, mi son messo il cuore in pace, pensando di stare al sicuro per un tempo infinito. Tanto se qualcosa di terribile deve succedere, succederà sicuramente agli altri, e tardivamente. Ma non funziona così. È comprensibile un tale atteggiamento, riprendendo Epicuro, quando c’è la morte (e aggiungo una malattia che non ti lascia scampo) non ci sei più tu (com’eri nel mondo). Quindi non è possibile elaborare qualcosa che non c’è. Ma il film Per te di Alessandro Aronadio ha rimesso in gioco questa sicumera. Al protagonista Paolo (un bravo Edoardo Leo) viene diagnosticata una precoce forma di demenza. La memoria svanirà nel tempo e con la memoria, la sua storia, le sue relazioni, il suo essere nel mondo: un corpo vivente svuotato dall’anima. Assistiamo smarriti a questi eventi. Ma qui avviene il miracolo perché l’essere umano può essere sorprendente: come in molte altre storie che noi non conosciamo, la famiglia si fa carico del pesante fardello, con incrollabile empatia e profonda compassione: la moglie Michela (una splendida Teresa Saponangelo) che accoglie: il figlio Mattia che fa (alfiere della repubblica) il figlio.
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