Un film con una tale onestà narrativa da non risultare mai manierista, ma che tende a suonare su un'unica corda emotiva, senza particolari guizzi formali o variazioni di ritmo.
di Matteo Di Maria Sentieri Selvaggi
Mauro Corona decide di mettersi a nudo nel documentario di Niccolò Maria Pagani, che non si accontenta di intervistarlo, ma sceglie di abitare il suo mondo, trasferendosi per sette mesi nel ventre roccioso di Erto Vecchia. Il regista cerca l'anima segreta della valle del Vajont e la trova nel volto scolpito e nella voce ruvida di Corona. Scultore, scrittore, scalatore friulano, ma prima di tutto testimone, Corona ricostruisce, con parole, silenzi e memorie, un paesaggio umano e geologico fatto di tragedie collettive e ferite personali. [...]
di Matteo Di Maria, articolo completo (3192 caratteri spazi inclusi) su Sentieri Selvaggi 5 maggio 2025