Il film dei De Serio guarda di fronte a sé con la prospettiva di un golfo mistico formale, e allo stesso tempo segue le tracce all'indietro della nostra storia di canto popolare. BERLINALE75 - Forum
di Sergio Sozzo Sentieri Selvaggi
La gabbia formale di questo racconto in musica dei fratelli De Serio allude sin da subito ad una composizione "sacrale", il formato quadrato 1:1 incornicia l'immagine nell'edicola votiva, il dettaglio di una pala d'altare, l'architrave di una navata, o di una vecchia foto stampata in verticale, un santino, lo schermo ristretto ai lati sembra riprendere i cubicoli in cui spesso vediamo i personaggi stare rinchiusi per cantare (un golfo mistico visuale?), dal monaco con i suoi strumenti artigianali al ragazzo che suona l'organo da chiesa: alcune volte, le inquadrature fisse su quelle che appaiono come nature morte (il tronco di legno nel primo segmento) ci faranno chiedere per un attimo se di fronte a noi sia stato posto effettivamente uno scatto fotografico, un frame su cui la voce over costruisce il proprio racconto. [...]
di Sergio Sozzo, articolo completo (3481 caratteri spazi inclusi) su Sentieri Selvaggi 19 febbraio 2025