Mentre scorrevano le immagini, pensavo alla figura del carbonaio. In passato, nell’immaginario infantile era una sorta di “uomo nero”, curvo e segnato dalla fatica e dalla polvere che si insinua tra le pieghe della pelle e dell’anima. In realtà preferisco accostarlo a figure quasi fiabesche come i boscaioli che con la loro saggezza e il loro duro lavoro sanno di cose antiche e di tradizioni genuine.
Bill, il protagonista di questo gioiellino che attendevo da tempo, è un carbonaio, uomo silenzioso e dolce con un passato doloroso ancora irrisolto che invade le sue notti fredde ed uggiose di un’Irlanda degli anni ’80.
Bill è un uomo mite pronto ad aiutare gli altri e un padre e marito amorevole, attento e disponibile, che cerca risposte per i dubbi che ingombrano la sua mente e per le sofferenze che gravano sul suo cuore.
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Mentre scorrevano le immagini, pensavo alla figura del carbonaio. In passato, nell’immaginario infantile era una sorta di “uomo nero”, curvo e segnato dalla fatica e dalla polvere che si insinua tra le pieghe della pelle e dell’anima. In realtà preferisco accostarlo a figure quasi fiabesche come i boscaioli che con la loro saggezza e il loro duro lavoro sanno di cose antiche e di tradizioni genuine.
Bill, il protagonista di questo gioiellino che attendevo da tempo, è un carbonaio, uomo silenzioso e dolce con un passato doloroso ancora irrisolto che invade le sue notti fredde ed uggiose di un’Irlanda degli anni ’80.
Bill è un uomo mite pronto ad aiutare gli altri e un padre e marito amorevole, attento e disponibile, che cerca risposte per i dubbi che ingombrano la sua mente e per le sofferenze che gravano sul suo cuore.
Nel film, le figure “nere” gestiscono l’istituto (una delle Case Magdalene) della cittadina che istruisce ed accoglie ragazze con vite ai margini e che hanno commesso atti impuri. In realtà queste giovani donne hanno amato e pagano le conseguenze dei loro errori, fisicamente ed emotivamente, abbandonate dai propri cari, rinchiuse e lasciate alle “cure” di suore severe e senza un briciolo di cuore.
Bill si scontra con questa scomoda realtà che, differentemente dalla popolazione che la reputa spregevole ed anzi la ignora volutamente, non riesce a trascurare ed agisce salvando una ragazza ed accogliendola nella sua casa, come accadde a sua madre.
Il film è diretto con maestria ed imprime nello spettatore lo stesso senso di oppressione e di impotenza che si avverte nei sospiri profondi di Bill.
La regia non interviene giudicando l’operato delle suore, resta in quegli angoli bui dell'istituto e del deposito, del salotto con la poltrona solitaria davanti alla finestra, del bagno che assiste al lavaggio serale accurato di quelle mani imbrattate di nero e sulla giacca usurata e ruvida che ha sostenuto il peso dei sacchi di carbone.
Bravissimo Cillian nei panni di un intenso Bill e brava Emily, nella veste di una burbera, ostile e credibile madre superiora.
Un film intimista e delicato che meriterebbe una maggiore visibilità.
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[+] una delle pagine più buie dell''irlanda
(di antonio montefalcone)
[ - ] una delle pagine più buie dell''irlanda
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