astrea
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venerdì 11 aprile 2025
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lentissimo
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Bella ricostruzione ambientale degli anni ottanta del secolo scorso in un paesino irlandese, dove regnano ancora povertà e cattolicesimo. Inverno, pioggia, neve e tanti figli da crescere. La storia edificante però è trattata con una lentezza che finisce con l'essere esasperante. Ci voleva più mordente, decisamente.
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aldot
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mercoledì 8 gennaio 2025
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quale motivazione?
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Il film mi ha lasciato perplesso perch? non mi ? arrivata la motivazione che sorregge l'opera stessa: il tema?l'interpretazione del protagonista (per altro notevole)? la fotografia (altro elemento considerevole)? E poi la lentezza che veniva giustificata solo per il vissuto senza tempo del protagonista.
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karmen
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sabato 4 gennaio 2025
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il dramma della scelta
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Film dalle atmosfere rarefatte e " grigie" che ci portano nell' Irlanda,proletaria degli anni ottanta. Il film non è solo una denuncia degli Istituti Magdelene che furono poi definitivamente chiusi negli anni novanta. Il film mi ha infatti posto innanzitutto davanti al dramma che si pone davanti al bivio della scelta, quando la scelta non è " semplicemente " fra il bene e il male ,ma fra un ideale etico, fra l' aiutare delle ragazze in difficoltà e il rischio di arrecare danno alle persone che si amano e verso le quali ci si sente
responsabili. La prova attoriale degli attori è infine superlativa.
Film ottimo di cui consiglio vivamente la visione.
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Film dalle atmosfere rarefatte e " grigie" che ci portano nell' Irlanda,proletaria degli anni ottanta. Il film non è solo una denuncia degli Istituti Magdelene che furono poi definitivamente chiusi negli anni novanta. Il film mi ha infatti posto innanzitutto davanti al dramma che si pone davanti al bivio della scelta, quando la scelta non è " semplicemente " fra il bene e il male ,ma fra un ideale etico, fra l' aiutare delle ragazze in difficoltà e il rischio di arrecare danno alle persone che si amano e verso le quali ci si sente
responsabili. La prova attoriale degli attori è infine superlativa.
Film ottimo di cui consiglio vivamente la visione. Decisamente indicato per cineforum.
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cardclau
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giovedì 5 dicembre 2024
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il diavolo fa le pentole ma non i coperchi
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Dice Azar Nafisi all’inizio del libro”Reading Lolita in Tehran” (Leggere Lolita a Teheran): “to belittle a work of fiction by trying to turn it into a carbon copy of real life; what we search for in fiction is not so much reality but the epiphany of truth [“sminuire un'opera di finzione cercando di trasformarla in una copia carbone della vita reale; ciò che cerchiamo nella finzione non è tanto la realtà ma l'epifania della verità”]. Tenendo a mente questo, comprendiamo cosa cerca di fare il regista Tim Mielantis nel film Piccole cose come queste, dal libro omonimo di Claire Keegan. Non si limita a far un a cronica durissima sullo sfruttamento delle giovani prostitute, con la scusa di redimerle e di metterle sulla “buona strada”, schiavizzate col terrore dalla Chiesa Cattolica in quelle che saranno conosciute come Case Magdalene o The Magdalene Laundries.
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Dice Azar Nafisi all’inizio del libro”Reading Lolita in Tehran” (Leggere Lolita a Teheran): “to belittle a work of fiction by trying to turn it into a carbon copy of real life; what we search for in fiction is not so much reality but the epiphany of truth [“sminuire un'opera di finzione cercando di trasformarla in una copia carbone della vita reale; ciò che cerchiamo nella finzione non è tanto la realtà ma l'epifania della verità”]. Tenendo a mente questo, comprendiamo cosa cerca di fare il regista Tim Mielantis nel film Piccole cose come queste, dal libro omonimo di Claire Keegan. Non si limita a far un a cronica durissima sullo sfruttamento delle giovani prostitute, con la scusa di redimerle e di metterle sulla “buona strada”, schiavizzate col terrore dalla Chiesa Cattolica in quelle che saranno conosciute come Case Magdalene o The Magdalene Laundries. Ma ci narra in parallelo la storia di un uomo buono, Bill Furlong (uno straordinario Cillian Murphy), un carbonaio, con una vita non facile alle spalle, che ha una moglie e cinque figlie femmine, che si prende la responsabilità di una ragazzina terrorizzata che avrebbero ucciso a causa delle durissime punizioni inflittele. In un ambiente dove tutti sanno ma dove è d’obbligo solo badare ai propri affari e non impicciarsi d’altro. La Chiesa Cattolica, è vero, non ci fa una bella figura, in tutti i paesi dove ha regnato e regna. Poi, scoperta, chiede scusa, e tutto finisce a tarallucci e vino… non differentemente dalla chiesa Anglicana in Gran Bretagna, o quella Ortodossa nell’Europa dell’Est. Ma come dice Simone Weil, la religione con i suoi specialisti (i sacerdoti), rampolli delle ricche famiglie, non è altro uno dei modi in cui può manifestarsi Il Potere (l’Inquisitore nei Fratelli Karamazov di Dostojevsk)
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giovanni_b_southern
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giovedì 5 dicembre 2024
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ottimo. da vedere
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La storia è tremendamente vera. Film prodotto da Ben Affleck e Matt Damon. Cast stellare. Poetico. Terribile come vicenda. Devastante. Da vedere
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giovanni_b_southern
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mercoledì 4 dicembre 2024
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da vedere. eccellente
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La storia è tremendamente vera. Film prodotto da Ben Affleck e Matt Damon. Cast stellare. Poetico. Terribile come vicenda. Devastante. Da vedere.
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laurab
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mercoledì 4 dicembre 2024
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quando la semplicità fa la differenza
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Mentre scorrevano le immagini, pensavo alla figura del carbonaio. In passato, nell’immaginario infantile era una sorta di “uomo nero”, curvo e segnato dalla fatica e dalla polvere che si insinua tra le pieghe della pelle e dell’anima. In realtà preferisco accostarlo a figure quasi fiabesche come i boscaioli che con la loro saggezza e il loro duro lavoro sanno di cose antiche e di tradizioni genuine.
Bill, il protagonista di questo gioiellino che attendevo da tempo, è un carbonaio, uomo silenzioso e dolce con un passato doloroso ancora irrisolto che invade le sue notti fredde ed uggiose di un’Irlanda degli anni ’80.
Bill è un uomo mite pronto ad aiutare gli altri e un padre e marito amorevole, attento e disponibile, che cerca risposte per i dubbi che ingombrano la sua mente e per le sofferenze che gravano sul suo cuore.
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Mentre scorrevano le immagini, pensavo alla figura del carbonaio. In passato, nell’immaginario infantile era una sorta di “uomo nero”, curvo e segnato dalla fatica e dalla polvere che si insinua tra le pieghe della pelle e dell’anima. In realtà preferisco accostarlo a figure quasi fiabesche come i boscaioli che con la loro saggezza e il loro duro lavoro sanno di cose antiche e di tradizioni genuine.
Bill, il protagonista di questo gioiellino che attendevo da tempo, è un carbonaio, uomo silenzioso e dolce con un passato doloroso ancora irrisolto che invade le sue notti fredde ed uggiose di un’Irlanda degli anni ’80.
Bill è un uomo mite pronto ad aiutare gli altri e un padre e marito amorevole, attento e disponibile, che cerca risposte per i dubbi che ingombrano la sua mente e per le sofferenze che gravano sul suo cuore.
Nel film, le figure “nere” gestiscono l’istituto (una delle Case Magdalene) della cittadina che istruisce ed accoglie ragazze con vite ai margini e che hanno commesso atti impuri. In realtà queste giovani donne hanno amato e pagano le conseguenze dei loro errori, fisicamente ed emotivamente, abbandonate dai propri cari, rinchiuse e lasciate alle “cure” di suore severe e senza un briciolo di cuore.
Bill si scontra con questa scomoda realtà che, differentemente dalla popolazione che la reputa spregevole ed anzi la ignora volutamente, non riesce a trascurare ed agisce salvando una ragazza ed accogliendola nella sua casa, come accadde a sua madre.
Il film è diretto con maestria ed imprime nello spettatore lo stesso senso di oppressione e di impotenza che si avverte nei sospiri profondi di Bill.
La regia non interviene giudicando l’operato delle suore, resta in quegli angoli bui dell'istituto e del deposito, del salotto con la poltrona solitaria davanti alla finestra, del bagno che assiste al lavaggio serale accurato di quelle mani imbrattate di nero e sulla giacca usurata e ruvida che ha sostenuto il peso dei sacchi di carbone.
Bravissimo Cillian nei panni di un intenso Bill e brava Emily, nella veste di una burbera, ostile e credibile madre superiora.
Un film intimista e delicato che meriterebbe una maggiore visibilità.
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[+] una delle pagine più buie dell''irlanda
(di antonio montefalcone)
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athos
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mercoledì 4 dicembre 2024
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la riconoscenza
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Film lento, buio, intimista con un'ottima interpretazione di Cillian Murphy. Piaciuto.
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