Mothers' Instinct

Mothers’ Instinct è un remake diligente e corretto. Delhomme muove le pedine con sadismo, come a voler svelare il lato oscuro di quella Camelot vagheggiata dai Kennedy e riverberata nel Paese. La stessa scenografia sembra sottolineare questa idea di astrazione del racconto nero.
L’idea di una perversione malcelata serpeggia già dai primi minuti, tuttavia Delhomme non sa reggere il perturbante della storia: il film non sa che strada prendere, né abbracciando una tensione mélo in cui convergono il dolore e il furore né interpretando la vicenda in chiave grandguignolesca così da recuperare il divertimento sadico almeno sul versante grottesco. [+]

Mothers’ Instinct è un remake diligente e corretto. Delhomme muove le pedine con sadismo, come a voler svelare il lato oscuro di quella Camelot vagheggiata dai Kennedy e riverberata nel Paese. La stessa scenografia sembra sottolineare questa idea di astrazione del racconto nero.
L’idea di una perversione malcelata serpeggia già dai primi minuti, tuttavia Delhomme non sa reggere il perturbante della storia: il film non sa che strada prendere, né abbracciando una tensione mélo in cui convergono il dolore e il furore né interpretando la vicenda in chiave grandguignolesca così da recuperare il divertimento sadico almeno sul versante grottesco.
Forse alle due attrici manca l’ironia delle grandi dive del passato, forse Delhomme non è abbastanza esperto, forse l’operazione in sé è troppo timida: tant’è che il finale sulla carta potentissimo, né angoscia né rassicura.

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Una di quelle storie che inquietano, dove sembrerebbe esserci tutto per garantire una vita serena e piatta, ma l'animo umano ci sa sorprendere e, in questo caso, le prove attoriali assecondano e rendono credibili le turbe mentali delle due vicine di casa. Forte é il contrasto tra una quotidianità idilliaca, resa anche da una elegante confezione, e la tensione che serpeggia tra i giardini e gli steccati della provincia americana in pieno boom economico. Hathaway come un buon vino, migliora con gli anni. Finale nerissimo.

MOTHER’S INSTINCT di Benoît Delhomme (2024) con due splendide Jessica Chastain e Anne Hathaway. Anni ’60, due vicine di casa vivono serenamente insieme ai mariti e ai due figlioli. Un giorno muore tragicamente uno dei due bambini e da lì comincerà un circolo di depressioni, possessività, sospetti, follie e lente inimicizie.

Sicuramente un film che lascia una bella malinconia e un pessimismo genitoriale non da poco, soprattutto per chi ha da poco perso un figlio. I pregi stanno soprattutto in alcuni momenti tesi, ben costruiti e anche violenti, un “lieto” fine, ma non più di tanto, una grande interpretazione delle due attrici, sempre bellissime e in parte, un rapporto adulto/bambino per niente superficiale e una durata ben contenuta. [+]

MOTHER’S INSTINCT di Benoît Delhomme (2024) con due splendide Jessica Chastain e Anne Hathaway. Anni ’60, due vicine di casa vivono serenamente insieme ai mariti e ai due figlioli. Un giorno muore tragicamente uno dei due bambini e da lì comincerà un circolo di depressioni, possessività, sospetti, follie e lente inimicizie.

Sicuramente un film che lascia una bella malinconia e un pessimismo genitoriale non da poco, soprattutto per chi ha da poco perso un figlio. I pregi stanno soprattutto in alcuni momenti tesi, ben costruiti e anche violenti, un “lieto” fine, ma non più di tanto, una grande interpretazione delle due attrici, sempre bellissime e in parte, un rapporto adulto/bambino per niente superficiale e una durata ben contenuta.

Peccato che sia il remake del francese DOPPIO SOSPETTO del 2018 con la stessa identica trama, gli stessi nomi e lo stesso periodo storico. Inoltre la messinscena del remake non ha la stessa forza e il colpo di scena era meglio metterlo forse nel finale in modo da rendere efficace e teso l’ultimo quarto d’ora.

Uno o l’altro sono ochèi, ma è decisamente meglio Doppio sospetto. [-]

 America anni 60, Alice e Celine sono amiche , vicine di casa, hanno entrambe un figlio della stessa età, vivono in un quartiere elegante, hanno mariti di successo, giardini curati, insomma tutto ciò che si può desiderare, senonchè un tragico evento , sconvolgerà le loro vite , irrimediabilmente, quando il figlio di Celine cade accidentalmente da un balcone perdendo la vita. Improvvisamente entra in scena il dolore, il senso di colpa, due donne, due madri che si fronteggiano, ora nemiche, ostili, sospettose l’una verso l’altra, i colori pastello si illividiscono, l’atmosfera diventa pesante, , un’ombra sinistra si profila sempre più minacciosa, mentre una molesta macchina da presa a spalla indaga l’animo e l’identità femminile, il ruolo di essere madri e mogli devote. [+]

 America anni 60, Alice e Celine sono amiche , vicine di casa, hanno entrambe un figlio della stessa età, vivono in un quartiere elegante, hanno mariti di successo, giardini curati, insomma tutto ciò che si può desiderare, senonchè un tragico evento , sconvolgerà le loro vite , irrimediabilmente, quando il figlio di Celine cade accidentalmente da un balcone perdendo la vita. Improvvisamente entra in scena il dolore, il senso di colpa, due donne, due madri che si fronteggiano, ora nemiche, ostili, sospettose l’una verso l’altra, i colori pastello si illividiscono, l’atmosfera diventa pesante, , un’ombra sinistra si profila sempre più minacciosa, mentre una molesta macchina da presa a spalla indaga l’animo e l’identità femminile, il ruolo di essere madri e mogli devote. Sia Alice che Celine sono ossessionate dal controllo, la prima ansiosa perché il figlio ha un’ intolleranza alimentare, l’altra con le sue zone d’ ombra e verità sfuggenti. Dal canto loro i mariti , premurosi e attenti, ma poco inclini ad assecondare un’eventuale attività lavorativa delle mogli, tanto che il marito di Alice, suggerisce alla moglie di scrivere per il giornalino scolastico quando questa manifesta l’idea di tornare a lavorare come giornalista. L’incalzare degli avvenimenti, sempre più truce e spietato, vira inesorabilmente verso il thriller, con sfumature sempre più fosche , fino a diventare sgradevoli, disturbanti, difficili da digerire, in una spirale perversa e diabolica. Film teso, dal tocco visivo raffinato, anche se qualche volta le sensazioni risultano troppo mostrate così da apparire plateali anche i dialoghi a volte sono piatti , la scrittura non si assume nessun rischio, si concentra sulla superba prova attoriale della Hathaway e della Chastain, specie della prima che sfodera i peggiori istinti con l’aria di crederci davvero in quello che fa.Tuttavia è un film in grado di assicurare emozioni forti e tiene sulla corda fino all’ultimo.