coatto ungarettiano
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giovedì 18 luglio 2024
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felicity
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mercoledì 17 luglio 2024
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film d''intrattenimento leggero e carino
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MONKEY MAN è il "John Wick indiano" di Dev Patel e ha tutti i difetti di un'opera prima.
Sghembo, storto, disordinato, ciononostante, regala una tale dose di divertimento, botte da orbi e gustose potenzialità da farsi accettare con simpatia ed affetto.
Il ritmo è discontinuo, alterna fasi di costruzione e momenti introspettivi a sequenze action al cardiopalma senza soluzione di continuità. Il film è nettamente diviso in quattro tronconi, e la mancanza di fluidità si fa sentire.
Inoltre, è anche difficile capire quale sia il piglio con cui lo spettatore dovrebbe approcciarsi alla visione. Monkey Man si prende poco sul serio? A tratti, sembrerebbe di sì.
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MONKEY MAN è il "John Wick indiano" di Dev Patel e ha tutti i difetti di un'opera prima.
Sghembo, storto, disordinato, ciononostante, regala una tale dose di divertimento, botte da orbi e gustose potenzialità da farsi accettare con simpatia ed affetto.
Il ritmo è discontinuo, alterna fasi di costruzione e momenti introspettivi a sequenze action al cardiopalma senza soluzione di continuità. Il film è nettamente diviso in quattro tronconi, e la mancanza di fluidità si fa sentire.
Inoltre, è anche difficile capire quale sia il piglio con cui lo spettatore dovrebbe approcciarsi alla visione. Monkey Man si prende poco sul serio? A tratti, sembrerebbe di sì. In altri momenti, però, incombono dramma, rivendicazioni sociali, persino scenari politici.
La durata è eccessiva, anche se il risultato non annoia.
Se alcune sequenze action sono ben dirette e suggestive, altre sono fin troppo frenetiche. La violenza è dosata al punto giusto e parteggiare per Monkey Man è abbastanza facile. I cattivi si fanno alquanto detestare.
I comprimari non sono memorabili, ma contribuiscono a delineare un mondo, quello della criminalità indiana, tutto sommato intrigante.
Monkey Man è un film d'intrattenimento leggero e carino, pur non innovando in alcun modo il genere.
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carlo degani
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sabato 25 maggio 2024
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stelle a vuoto
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Come si possa dare 4 stelle (su un massimo di 5) a un film così confusionario (nella trama) e superficiale (quanto a dialoghi, personaggi e caratura psicologica degli stessi) rimane un mistero...le suggerisco di amministrare meglio le stelle a disposizione...distinti saluti...
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fabrizio friuli
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sabato 11 maggio 2024
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e'' l'' uomo scimmia che lotta contro il male...
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Un giovane uomo indiano si guadagna da vivere facendo il lottatore negli incontri clandestini e per ottenere qualcosa in più chiede ad una ricca e poco raccomandabile donna di assumerlo anche come cameriere in quel che sembra un locale notturno frequentato da ricchi furfanti e da un agente di polizia disonesto e corrotto che ha ucciso sua madre, perciò, egli, sfruttando le sue abilità ha come scopo quello di vendicarsi, ovviamente.
Il film nel quale il regista è anche colui che riveste il ruolo principale possiede delle analogie con i lungometraggi americani che hanno come personaggio principale il sicario , o meglio, l' ex sicario John Wick , interpretato da Kenau Reeves, dato che le scene di azione sono palesemente simili ed anche la storia non sembra essere molto diversa dal primo film del personaggio : entrambi hanno lo scopo di vendicarsi, ma il protagonista di questo film, che viene impersonato dall' attore Dev Patel, diventato famoso per aver recitato in due film di successo ( The Milionarie e Lion - La Strada verso casa ) ha visto la madre perire per mano di un agente corrotto mentre lui e' stato nascosto dalla madre stessa, questa situazione lo ha reso simile al personaggio del film intitolato Kill Bill- Volume 1, ci si sta riferendo al personaggio femminile interpretato da Lucy Liu ( O-Ren Ishii ), dato che anche questo personaggio ha visto morire la madre e il padre per mano di gentaglia e si e' perfino ustionato le mani nel vano tentativo di salvare la madre dal fuoco che sta lentamente consumando il suo corpo, ed è per questa ragione che le sue mani appaiono perennemente mal messe.
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Un giovane uomo indiano si guadagna da vivere facendo il lottatore negli incontri clandestini e per ottenere qualcosa in più chiede ad una ricca e poco raccomandabile donna di assumerlo anche come cameriere in quel che sembra un locale notturno frequentato da ricchi furfanti e da un agente di polizia disonesto e corrotto che ha ucciso sua madre, perciò, egli, sfruttando le sue abilità ha come scopo quello di vendicarsi, ovviamente.
Il film nel quale il regista è anche colui che riveste il ruolo principale possiede delle analogie con i lungometraggi americani che hanno come personaggio principale il sicario , o meglio, l' ex sicario John Wick , interpretato da Kenau Reeves, dato che le scene di azione sono palesemente simili ed anche la storia non sembra essere molto diversa dal primo film del personaggio : entrambi hanno lo scopo di vendicarsi, ma il protagonista di questo film, che viene impersonato dall' attore Dev Patel, diventato famoso per aver recitato in due film di successo ( The Milionarie e Lion - La Strada verso casa ) ha visto la madre perire per mano di un agente corrotto mentre lui e' stato nascosto dalla madre stessa, questa situazione lo ha reso simile al personaggio del film intitolato Kill Bill- Volume 1, ci si sta riferendo al personaggio femminile interpretato da Lucy Liu ( O-Ren Ishii ), dato che anche questo personaggio ha visto morire la madre e il padre per mano di gentaglia e si e' perfino ustionato le mani nel vano tentativo di salvare la madre dal fuoco che sta lentamente consumando il suo corpo, ed è per questa ragione che le sue mani appaiono perennemente mal messe. Ovviamente, non possono non mancare gli inseguimenti per le strade oltre che le scene di azione ed anche dei personaggi secondari che aiutano e che alla fine del film aiuteranno il protagonista ad adempiere al suo fine vitale, l' unica differenza dai film di John Wick è l' ambientazione del film : infatti, il film è ambientato nelle zone piu povere dell' India ma anche in zone dove vi è una maggiore ricchezza per la presenza dei palazzi dove risiede anche il nemico principale del film , un crudele soggetto invischiato con la politica che viene ucciso dal protagonista, non prima di aver ingaggiato un duello all':ultimo sangue con il responsabile della morte della madre, che insieme ad altri colleghi ha terrorizzato tutti gli abitanti di un villaggio nel quale il protagonista stesso viveva con la madre. Per concludere, Monkey Man è un film privo di innovazione che può sicuramente piacere a chi ama i film d' azione tipicamente americani, tra l'altro, quando il protagonista indossa la maschera da scimmia durante gli incontri diventa simile all' Uomo Tigre.
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imperior max
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lunedì 8 aprile 2024
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una vendetta sporca, classista e spiritualistica.
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Ne avevo sentite di critiche divisorie su MONKEY MAN diretto dall’esordiente Dev Patel che scrive, produce e interpreta pure. Così, anche convinto da un Jordan Peele entusiasta, sono piombato in sala e devo ammettere che aveva ragione, soprattutto a non farlo mandare su Netflix.
Nella città di Yatana in India Kid, un lottatore con la maschera da scimmia incentivato a perdere sempre sul ring, pianifica la sua vendetta passo dopo passo salendo ai piani alti del Kings, un lussuoso bordello pieno di politici, droga e prostitute, fino a voler uccidere il corrotto capo della polizia responsabile dell’eccidio del villaggio di Kid avvenuto anni prima. Qualcosa andrà storto, prenderà una caterba di botte e lotterà fino all’ultimo per vendicarsi.
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Ne avevo sentite di critiche divisorie su MONKEY MAN diretto dall’esordiente Dev Patel che scrive, produce e interpreta pure. Così, anche convinto da un Jordan Peele entusiasta, sono piombato in sala e devo ammettere che aveva ragione, soprattutto a non farlo mandare su Netflix.
Nella città di Yatana in India Kid, un lottatore con la maschera da scimmia incentivato a perdere sempre sul ring, pianifica la sua vendetta passo dopo passo salendo ai piani alti del Kings, un lussuoso bordello pieno di politici, droga e prostitute, fino a voler uccidere il corrotto capo della polizia responsabile dell’eccidio del villaggio di Kid avvenuto anni prima. Qualcosa andrà storto, prenderà una caterba di botte e lotterà fino all’ultimo per vendicarsi.
Chiariamo alcune cose, qualcuno l’ha definito una versione bollywoodiana mal riuscita di John Wick che cerca di copiare maldestramente la storia, le scene d’azione e i personaggi. NIENTE DI PIU’ FALSO. Innanzitutto John Wick ha anch’esso preso spunto da topoi sui revenge movie e d’azione passati, ma li ha semplicemente ben raffinati, elaborati e prodotti con un suo stile. Stessa cosa la fa’ Monkey Man anche se in minor misura, solo che a differenza di John Wick, dovutamente menzionato, mette di più il focus nella trama, nel protagonista e nel contesto socio-politico.
Infatti si costruisce la crescita di Kid col suo passato tormentato, vive da reietto, emarginato, praticamente da fallito, fallisce e sbaglia ma ciò nonostante è motivato dal suo obiettivo fino a farlo diventare quel “giustiziere” contro un sistema corrotto fatto di potenti che vivono la loro ricchezza sulla pelle dei più deboli e delle minoranze che vengono sfruttati, masticati e risputati nei bassifondi. Senza contare l’evidente adorazione del dio denaro che sovrasta le religioni musulmane, cristiane e indù, ma che in qualche modo cercano anche loro una rivalsa.
La tecnica non è male, narrato quasi linearmente e alternato con dei flashback chiarificatori, una fotografia eccezionale, inquadrature particolari, alcune volutamente confuse e con delle belle scene d’azione. Tutte sporche, tangibili, impattanti, sanguinose e coreografate senza sembrare mai dei balletti (almeno quelle con Kid), tre sono una bella figata. Inoltre si sente pochissimo il senso di plot armor.
Ovvio, come opera prima ha il difetto di essere frettoloso in alcuni punti, specie nella parte pratica dell’allenamento dove sembra passi poco tempo, forse per compensare il brusco calo di ritmo nella parte centrale, anche se fortunatamente breve. Qualche personaggio di contorno meritava un po’ più di spessore.
In pratica è un John Wick alle prime armi, ma più raffinato nella storia e in salsa indiana. Forse anche con qualche posizione fugace del Kamasutra…!
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