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luciano sibio
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giovedì 28 agosto 2025
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realismo alla loach pi? qualche lacrima
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II film risulta assai ruffiano e se alla storia lacrimosa ci aggiungi lo sfondo musicale l'emotività del pubblico subisce il colpo mortale e scende inevitabile la lacrimuccia. Lo dico non in senso polemico sul film, perchè sempre, il cinema necessiterà di film così per restare a galla, tant'è che in sala alla fine è scattato pure l'applauso. La cosa importante è che non diventi un vizio perchè il cinema è anche una forma leggermente più sofisticata di espressione artistica che trova nei contenuti un più elevato soccorso che non certe romanticherie un pò scontate anche se di perenne effetto. A nulla poi è valso un dicharato richiamo a Loach e al suo cinema di impegno sociale che rimane nella storia più giustapposto che centrale.
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II film risulta assai ruffiano e se alla storia lacrimosa ci aggiungi lo sfondo musicale l'emotività del pubblico subisce il colpo mortale e scende inevitabile la lacrimuccia. Lo dico non in senso polemico sul film, perchè sempre, il cinema necessiterà di film così per restare a galla, tant'è che in sala alla fine è scattato pure l'applauso. La cosa importante è che non diventi un vizio perchè il cinema è anche una forma leggermente più sofisticata di espressione artistica che trova nei contenuti un più elevato soccorso che non certe romanticherie un pò scontate anche se di perenne effetto. A nulla poi è valso un dicharato richiamo a Loach e al suo cinema di impegno sociale che rimane nella storia più giustapposto che centrale. Devo invece rimarcare come nota dolente il consueto e stucchevole nazionalismo francese che ha incentrato il motivo musicale dominante del film guarda caso proprio nel Bolero di Ravel, noto compositore Francese, trovando come scusa la similitudine di essa con il rumore delle macchine in una fabbrica,ma att.ne perchè i ritmi del Bolero nascono da ben altra origine e cioè da una famosa danza spagnola omonima.
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emilio concettoni
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domenica 17 agosto 2025
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musica e buoni sentimenti
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Quando a Thibaut (B. Lavernhe), noto e affermato direttore d'orchestra, viene diagnosticata la leucemia, non resta che fare un trapianto di midollo per salvarsi. Ciò può essere possibile solo grazie a un donatore che sia compatibile e la prima scelta dovrebbe ricadere su un familiare. Di lì a poco scopre di essere stato adottato e di avere un fratello, Jimmy (P. Lottin), a Lille. Quest'ultimo se all'inizio impulsivamente si rifiuta di aiutarlo, successivamente lo aiuterà col trapianto e scoprirà di avere in comune con lui una forte passione per la musica. Nel tempo i due fratelli cercheranno di ricostruire un rapporto che il destino non ha voluto che cominciasse fin da bambini come nella gran parte dei casi, e porterà Jimmy a fare delle riflessioni in merito alla sua vita e alle sue condizioni socio-economiche (comunque buone).
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Quando a Thibaut (B. Lavernhe), noto e affermato direttore d'orchestra, viene diagnosticata la leucemia, non resta che fare un trapianto di midollo per salvarsi. Ciò può essere possibile solo grazie a un donatore che sia compatibile e la prima scelta dovrebbe ricadere su un familiare. Di lì a poco scopre di essere stato adottato e di avere un fratello, Jimmy (P. Lottin), a Lille. Quest'ultimo se all'inizio impulsivamente si rifiuta di aiutarlo, successivamente lo aiuterà col trapianto e scoprirà di avere in comune con lui una forte passione per la musica. Nel tempo i due fratelli cercheranno di ricostruire un rapporto che il destino non ha voluto che cominciasse fin da bambini come nella gran parte dei casi, e porterà Jimmy a fare delle riflessioni in merito alla sua vita e alle sue condizioni socio-economiche (comunque buone). Il film è una buona commedia drammatica, che condivide con l'italiano "Cosa sarà" di Francesco Bruni la vicenda della ricerca di un donatore di midollo per guarire dalla leucemia e l'imprevedibile scoperta del protagonista di un fratello mai conosciuto fino ad allora. La musica (quella alta dell'orchestra di Thibaut e quella più popolare della "sgangherata" banda di Jimmy) non funge solo da fonte di interesse per il pubblico ma svolge anche il ruolo di forte filo rosso che unisce tutti i personaggi, in particolar modo i due fratelli. Gli attori che li interpretano convincono, così come il film, a metà tra commedia e dramma, tra sorriso e inevitabile commozione.
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la criticadora de pelicula
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venerdì 1 agosto 2025
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i francesi lo fanno meglio
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Confesso che una volta giunta a casa dopo la visione de "L' orchestra stonata" non ho resistito a riprodurre l' inizio del magnifico Bolero di Ravel, picchiettando due forchette sul tavolo di cucina e scommetto che molti degli spettatori lo hanno fatto.. Da provare! E il film è da vedere, perché è ben realizzato e c'è bella musica. Bisogna dire che i francesi lo fanno meglio, intendo il cinema commedia dai risvolti drammatici.
La pellicola in esame tratta temi non facili senza cadere in banalità anzi, correggendo il registro con ironia e leggerezza.
È la vicenda di due fratelli che ignorano di esserlo, entrambi legati alla musica in modi ed esiti diversi.
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Confesso che una volta giunta a casa dopo la visione de "L' orchestra stonata" non ho resistito a riprodurre l' inizio del magnifico Bolero di Ravel, picchiettando due forchette sul tavolo di cucina e scommetto che molti degli spettatori lo hanno fatto.. Da provare! E il film è da vedere, perché è ben realizzato e c'è bella musica. Bisogna dire che i francesi lo fanno meglio, intendo il cinema commedia dai risvolti drammatici.
La pellicola in esame tratta temi non facili senza cadere in banalità anzi, correggendo il registro con ironia e leggerezza.
È la vicenda di due fratelli che ignorano di esserlo, entrambi legati alla musica in modi ed esiti diversi. Dopo essersi ritrovati, aver superato una prova importante che riguarda la malattia di uno dei due, sostenuti, incoraggiati e dopo aver avuto punti di scontro, si riavvicineranno in un finale non del tutto prevedibile.
Bravi gli attori specialmente Pierre Lottin, già visto e apprezzato in "Sotto le foglie" di F. Ozon.
Simpatico l' omaggio a Verdi, con la Marcia trionfale dell' Aida: Verdi emoziona sempre, anche quando è suonato da una banda un po' scoordinata!
In conclusione un film agro-dolce senza grandi pretese ma..ben orchestrato.. e godibilissimo.
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la criticadora de pelicula
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mercoledì 30 luglio 2025
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i francesi lo fanno meglio
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Confesso che una volta giunta a casa dopo la visione de "L' orchestra stonata" non ho resistito a riprodurre l' inizio del magnifico Bolero di Ravel, picchiettando due forchette sul tavolo di cucina e scommetto che molti degli spettatori lo hanno fatto.. Da provare! E il film è da vedere, perché è ben realizzato e c'è bella musica. Bisogna dire che i francesi lo fanno meglio, intendo il cinema commedia dai risvolti drammatici.
La pellicola in esame tratta temi non facili senza cadere in banalità anzi, correggendo il registro con ironia e leggerezza.
È la vicenda di due fratelli che ignorano di esserlo, entrambi legati alla musica in modi ed esiti diversi.
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Confesso che una volta giunta a casa dopo la visione de "L' orchestra stonata" non ho resistito a riprodurre l' inizio del magnifico Bolero di Ravel, picchiettando due forchette sul tavolo di cucina e scommetto che molti degli spettatori lo hanno fatto.. Da provare! E il film è da vedere, perché è ben realizzato e c'è bella musica. Bisogna dire che i francesi lo fanno meglio, intendo il cinema commedia dai risvolti drammatici.
La pellicola in esame tratta temi non facili senza cadere in banalità anzi, correggendo il registro con ironia e leggerezza.
È la vicenda di due fratelli che ignorano di esserlo, entrambi legati alla musica in modi ed esiti diversi. Dopo essersi ritrovati, aver superato una prova importante che riguarda la malattia di uno dei due, sostenuti, incoraggiati e dopo aver avuto punti di scontro, si riavvicineranno in un finale non del tutto prevedibile.
Bravi gli attori specialmente Pierre Lottin, già visto e apprezzato in "Sotto le foglie" di F. Ozon.
Simpatico l' omaggio a Verdi, con la Marcia trionfale dell' Aida: Verdi emoziona sempre, anche quando è suonato da una banda un po' scoordinata!
In conclusione un film agro-dolce senza grandi pretese ma..ben orchestrato.. e godibilissimo.
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[+] tutti al cinema
(di maria agisti)
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clod
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mercoledì 14 maggio 2025
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una bella sinfonia
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di emozioni regalate da un cast stellare (non solo i protagonisti, ma fino all'ultima comparsa), un regista accorto, una sceneggiatura non banale e non avulsa dal contesto. E' il cinema, bellezza, e non ci potete fan niente.
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gabriella
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sabato 1 marzo 2025
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concertare con un mestolo
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L' unica nota stonata nell'intonatissimo film di Emmanuel Courcol è il titolo in italiano ( En fanfare, nell'originale francese), perchè questa commedia è una sinfonia di emozioni, un inno alla musica, al suo linguaggio universale e salvifico. Thibaut ( un intenso Benjamin Lavernhe) è un famoso direttore d’orchestra parigino, durante una prova, si accascia al suolo e in breve viene a scoprire contemporaneamente, di avere la leucemia, di essere stato adottato e di avere un fratello Jimmy ( un sanguigno Pierre Lottin ) che vive al Lille una cittadina a nord della Francia. L’unica cosa da fare è andare a trovarlo, spiegargli pragmaticamente la situazione e dirgli che ha bisogno del suo midollo per sopravvivere.
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L' unica nota stonata nell'intonatissimo film di Emmanuel Courcol è il titolo in italiano ( En fanfare, nell'originale francese), perchè questa commedia è una sinfonia di emozioni, un inno alla musica, al suo linguaggio universale e salvifico. Thibaut ( un intenso Benjamin Lavernhe) è un famoso direttore d’orchestra parigino, durante una prova, si accascia al suolo e in breve viene a scoprire contemporaneamente, di avere la leucemia, di essere stato adottato e di avere un fratello Jimmy ( un sanguigno Pierre Lottin ) che vive al Lille una cittadina a nord della Francia. L’unica cosa da fare è andare a trovarlo, spiegargli pragmaticamente la situazione e dirgli che ha bisogno del suo midollo per sopravvivere. Il regista risolve la malattia in pochi minuti, bypassando cure, ospedali, referti , concentrandosi invece su un rapporto tra due fratelli che devono imparare a conoscersi. Thibaut è cresciuto in una famiglia agiata, ha avuto la possibilità di coltivare e realizzare il suo sogno, mentre Jimmy , non ha avuto la stessa sorte, cresciuto dall’amorevole Claudine, in un contesto sociale completamente diverso, fa il cuoco in una mensa e mette da parte il cibo per darlo di nascosto agli operai che stanno occupando la fabbrica vicina e nel tempo libero suona il trombone in una banda. La crisi economica, con i tagli, le proteste operaie, di una working class francese che fa pensare ai minatori di Ken Loach e al suo cinema sociale e sempre schierato dalla parte dei più deboli, la difesa del posto di lavoro, elementi che si fondono con la realtà privilegiata delle grandi orchestre, delle selezioni tra animali da competizione, due mondi lontani che si avvicinano a passo di musica, sulle note di Aznavour “Portatemi in capo al mondo, io che in tutta la vita non ho conosciuto altro che il cielo del nord”, si completano, in un crescendo che sfocia in un’umanità che si abbraccia, ma sempre con i toni leggeri, sfumati, divertiti, che i francesi conoscono bene, senza eccessi, didascalismi, spiegoni, senza le lacrime in tasca. Ancora una volta la musica diventa il collante che accorcia le distanze sociali, cura come una medicina, unisce una sgangherata banda locale in alta uniforme con un’ orchestra in abito da sera, verso un finale tutto da scrivere, ma qui difficile non cedere alla commozione. Maledetti francesi, colpiscono al cuore senza essere mai stucchevoli.
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domenica 16 febbraio 2025
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quasi d' accordo
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Ho visto il film, apprezzandolo e commuovendomi (apprezzo quasi sempre le produzioni francesi) e ho letto con interesse la recensione, che condivido pressoch? in toto ; non ho ben capito cosa intende per "dimostra limiti proprio in una scrittura fin troppo controllata" . Pu? spiegarmi meglio ? Grazie
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angelo76
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venerdì 14 febbraio 2025
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bellissimo
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una bella commedia mista a dramma, poetico e coinvolgente
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giovedì 30 gennaio 2025
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una curiosit
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Innanzitutto Ti ringrazio per la sintesi assolutamente condivisibile. Se posso volevo anche chiederti un favore... causa et? e demenza galoppante non riesco a ricordare il nome dell'autore del vinile che viene regalato da Jimmy a Thibaut... per caso puoi aiutarmi? Mi sono letteralmente innamorato dei pochi spezzoni contenuti nel film. Grazie Giuliano
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petri
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sabato 18 gennaio 2025
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coraggioso
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