|
fabio silvestre
|
sabato 13 settembre 2025
|
87 minuti del nulla pi? totale
|
|
|
|
Questo film meriterebbe zero stelle: una sceneggiatura senza né capo né coda talmente confusa che genera una pellicola imbarazzante anche per i poveri Richard Gere e Uma Thurman sprecati nel ruolo del regista di documentari malato di cancro che è esso stesso stavolta protagonista del documentario sulla sua vita e la sua moglie che assiste inerme alle confessioni e tradimenti del marito. Non mi dilungo perché mi sono annoiato per tutti gli 87 minuti del film che è assolutamente il nulla totale pertanto da evitare la visione. Il regista dovrebbe andare in pensione stante la sua oramai incapacità. Voto film: 1/10.
|
|
|
[+] lascia un commento a fabio silvestre »
[ - ] lascia un commento a fabio silvestre »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
felicity
|
domenica 3 agosto 2025
|
sulla vecchiaia, la morte e la malattia
|
|
|
|
Oh, Canada – I tradimenti è narrato dalla voice over di uno dei figli del protagonista, abbandonato da bambino dal padre che per trent’anni non ha mai visto e con cui non ha mai avuto veramente un rapporto, ma lo sviluppo del film si compie davanti alla videocamera e in una stanza, attraverso la parola del protagonista che ci porta avanti e indietro nel tempo, nel passato e nel passato del passato, aprendo varchi dentro varchi e sconvolgendo gli astanti.
Schrader usa cambi di formato, bianco e nero e colore, fa entrare Richard Gere nei propri ricordi di ventenne, interpretati invece prevalentemente dal bravissimo Jacob Elordi che incarna il lato sgradevole.
E' un’opera da camera fatta di primi piani di Gere nel presente e di ampi flashback di cui, in realtà, nessuno può affermare con certezza lo statuto di veridicità.
[+]
Oh, Canada – I tradimenti è narrato dalla voice over di uno dei figli del protagonista, abbandonato da bambino dal padre che per trent’anni non ha mai visto e con cui non ha mai avuto veramente un rapporto, ma lo sviluppo del film si compie davanti alla videocamera e in una stanza, attraverso la parola del protagonista che ci porta avanti e indietro nel tempo, nel passato e nel passato del passato, aprendo varchi dentro varchi e sconvolgendo gli astanti.
Schrader usa cambi di formato, bianco e nero e colore, fa entrare Richard Gere nei propri ricordi di ventenne, interpretati invece prevalentemente dal bravissimo Jacob Elordi che incarna il lato sgradevole.
E' un’opera da camera fatta di primi piani di Gere nel presente e di ampi flashback di cui, in realtà, nessuno può affermare con certezza lo statuto di veridicità.
Il film di Schrader è una ballata cullante e premortuaria, dove autenticità e menzogna si fondono pervenendo all’idea che una vita, qualunque sia stata, cede il passo all’eredità che lascia, a quel che si è compiuto non tanto nella propria coscienza ma agli occhi del mondo.
Oh, Canada i tradimenti è un film impietoso e tenerissimo sulla vecchiaia, la morte temuta e vista, sullo spettro della malattia. Sui pentimenti e sugli errori fatti, seppur necessari.
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a felicity »
[ - ] lascia un commento a felicity »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
astrea
|
mercoledì 7 maggio 2025
|
pi? che tradimenti, confusione.
|
|
|
|
Il buon paparino legge al figlio prima di addormentarsi la storia del coniglietto tenero tenero dalle orecchie rosa. Quale immagine più tenera di questa? E invece no, il paparino è un misterioso ragazzo dalla imperscrutabili mire, imperscrutabili soprattutto allo spettatore che, tra salti temporali, bianco e nero, cambi di attori protagonisti con facce diverse, non ci capisce più niente. Il personaggio descritto, che si vorrebbe carismatico, ma machiavellico, appare quasi subito un confuso ragazzotto che compie scelte indecifrabili.
Gli propongono un avvenire in carriera radioso che coronerà la sua deliziosa famigliola con miglie incinta e bimbo conigliettofilo, e invece niente, se ne va per il mondo, cambiando altre partner e - dimostrando di avere un gran culo - finisce pure per essere un carismatico professore con alunni che pendono dalle labbra.
[+]
Il buon paparino legge al figlio prima di addormentarsi la storia del coniglietto tenero tenero dalle orecchie rosa. Quale immagine più tenera di questa? E invece no, il paparino è un misterioso ragazzo dalla imperscrutabili mire, imperscrutabili soprattutto allo spettatore che, tra salti temporali, bianco e nero, cambi di attori protagonisti con facce diverse, non ci capisce più niente. Il personaggio descritto, che si vorrebbe carismatico, ma machiavellico, appare quasi subito un confuso ragazzotto che compie scelte indecifrabili.
Gli propongono un avvenire in carriera radioso che coronerà la sua deliziosa famigliola con miglie incinta e bimbo conigliettofilo, e invece niente, se ne va per il mondo, cambiando altre partner e - dimostrando di avere un gran culo - finisce pure per essere un carismatico professore con alunni che pendono dalle labbra. Il tutto non torna proprio, non convince per nulla e alla fine ci pare di stare assitendo ad una commedia scipita che pretende di essere un dramma nobile. E la famosa fuga in Canada cosa c'entra col rifiuto antimilitarista? (Mi pare che venga scartato perché si finge gay, ho capito bene?) Appare del tutto disconnessa dalle altre scelte, anche questa non ben motivata. A me in sintesi è parso superficiale, pretenzioso e fasullo, oltre che confuso e confusionario.
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a astrea »
[ - ] lascia un commento a astrea »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
spione
|
martedì 21 gennaio 2025
|
non coinvolge
|
|
|
|
Peccato perché le premesse c'erano tutte: un regista che è una garanzia, due attori che non si discutono, un argomento promettente (la renitenza alla leva come unica soluzione al dilagare delle guerre dei potenti contro i deboli). Il film, però, secondo me non funziona e non coinvolge. È anche difficile da seguire, anche se la scelta di rendere poco chiari i vari collegamenti risponde alla necessità di dare l'idea del mischione indistinto di ricordi e deliri del protagonista. Ci vorrebbe uno schema per seguire tutto quello che succede e collocarlo nel periodo in cui succede. Ma non è tanto questo: è che proprio manca qualcosa a livello profondo per farne un film di quelli che esci dal cinema convinto di aver visto una cosa bella.
|
|
|
[+] lascia un commento a spione »
[ - ] lascia un commento a spione »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
sonia morabito
|
sabato 18 gennaio 2025
|
zero empatia, solo un fluire senza connessione
|
|
|
|
Di questo film mi ha convinto solo l'interpretazione dei due personaggi principali. Per il resto sono dell'idea che il tutto non scorra fluidamente ( capisco che proprio questa è l'intenzione del regista), creando una disconnessione di fondo che impedisce allo spettatore di provare alcuna risonanza emotiva
|
|
|
[+] lascia un commento a sonia morabito »
[ - ] lascia un commento a sonia morabito »
|
|
d'accordo? |
|
|
|