Absolution

Il soggetto abusato del gangster al tramonto della sua carriera criminale che tenta in extremis la strada della redenzione e del riscatto morale e una lunga serie di luoghi comuni ampiamente sfruttati dagli sceneggiatori di drammatici di questo tipo, come il cattivo rapporto del protagonista con la figlia abbandonata quando era piccola, non giovano al film, diretto dal norvegese Hans Petter Molland, come del resto stona parecchio il finale scontato che ricalca quello magnifico di Taxi Driver, irriproponibile senza che si generino imbarazzanti paragoni.
Considerato che la storia, a dir poco prevedibile, non risulta interessante e non avvince e i tempi lenti con cui avanza il plot sono intervallati per giunta da pause, che sembrano eterne rompendo peraltro quel poco di ritmo e di azione che residua, con la cinepresa fissa a riprendere il bel paesaggio marino incorniciato dalla finestra della casa del protagonista, non resta che godersi la performance attoriale di Liam Neeson e Ron Perlman, due mostri sacri del cinema contemporaneo purtroppo sprecati in una pellicola che annoia e non coinvolge mai emotivamente, sebbene sia proprio quello lo scopo evidente che si prefigge il regista. [+]

Il soggetto abusato del gangster al tramonto della sua carriera criminale che tenta in extremis la strada della redenzione e del riscatto morale e una lunga serie di luoghi comuni ampiamente sfruttati dagli sceneggiatori di drammatici di questo tipo, come il cattivo rapporto del protagonista con la figlia abbandonata quando era piccola, non giovano al film, diretto dal norvegese Hans Petter Molland, come del resto stona parecchio il finale scontato che ricalca quello magnifico di Taxi Driver, irriproponibile senza che si generino imbarazzanti paragoni.
Considerato che la storia, a dir poco prevedibile, non risulta interessante e non avvince e i tempi lenti con cui avanza il plot sono intervallati per giunta da pause, che sembrano eterne rompendo peraltro quel poco di ritmo e di azione che residua, con la cinepresa fissa a riprendere il bel paesaggio marino incorniciato dalla finestra della casa del protagonista, non resta che godersi la performance attoriale di Liam Neeson e Ron Perlman, due mostri sacri del cinema contemporaneo purtroppo sprecati in una pellicola che annoia e non coinvolge mai emotivamente, sebbene sia proprio quello lo scopo evidente che si prefigge il regista.
Con Neeson come attore protagonista non poteva ovviamente mancare una sequenza dedicata alla vendetta, questa volta personale e non familiare, che si ispira a quel genere cinematografico, il revenge movie, nel quale viene utilizzato con successo da qualche tempo, almeno da quando ebbe inizio la fortunata serie dei Taken. [-]