woody62
|
lunedì 1 gennaio 2024
|
de luigi ci riprova alla regia
|
|
|
|
Secondo film come regista per Fabio De Luigi, dopo il buon esordio nel 2016 con “Tiramisù”. Questa volta sceglie come coprotagonista Virginia Raffaele, comica e imitatrice talentuosa, con cui aveva già lavorato in altri film (“Una donna per amica” e “Come è bello far l'amore”). La trama è semplice. Marco e Giulia sono una coppia affiatata che vive benissimo senza figli. Anzi, il tragicomico esempio dei loro amici afflitti dalle infinite paturnie collegate al ruolo di genitori, rafforza ancor di più questa convinzione.
[+]
Secondo film come regista per Fabio De Luigi, dopo il buon esordio nel 2016 con “Tiramisù”. Questa volta sceglie come coprotagonista Virginia Raffaele, comica e imitatrice talentuosa, con cui aveva già lavorato in altri film (“Una donna per amica” e “Come è bello far l'amore”). La trama è semplice. Marco e Giulia sono una coppia affiatata che vive benissimo senza figli. Anzi, il tragicomico esempio dei loro amici afflitti dalle infinite paturnie collegate al ruolo di genitori, rafforza ancor di più questa convinzione. Quando poi per aiutare i loro amici, accettano la sfida di organizzare una festa di compleanno in un parco pieno di ragazzi, il risultato è catastrofico. Al punto che la mamma Anna, esasperata, lancia loro contro un anatema destinato ad avverarsi. L'indomani mattina infatti Giulia e Marco si ritrovano in casa tre bambini che li chiamano “mamma e papà”. Di qui inizierà un percorso, molto accidentato, che dal rifiuto totale passerà poi alla consapevolezza di un ruolo difficile e complicato, ma che sa dare soddisfazioni uniche e imperdibili. Fino al simpatico e sorprendente finale che qui non sveliamo. Commedia garbata e ironica con alcuni momenti davvero brillanti (vedi la festa nel parco e l'incontro a scuola dei genitori con lo psicologo “esperto”), nel pieno stile dell'attore-regista romagnolo, già apprezzato in Tiramisù. L'alchimia con Virginia Raffaele funziona benissimo e un plauso va anche ai tre ragazzi che interpretano Simeone, Sofia e Max, i figli terribili. Un film che si lascia guardare e che ha riscosso anche un buon successo di pubblico.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a woody62 »
[ - ] lascia un commento a woody62 »
|
|
d'accordo? |
|
andrenacci
|
venerdì 10 gennaio 2025
|
una pellicola che fa pensare genitori e non, senza mai perdere il sorriso!
|
|
|
|
Tre di troppo affronta con intelligenza e ironia una delle grandi contraddizioni della nostra epoca: il contrasto tra l'egoismo individualista e l'inettitudine di un modello genitoriale che spesso si annulla di fronte ai desideri dei figli.
Il film pone una domanda centrale: cosa significa davvero essere genitori?
Attraverso una narrazione brillante e situazioni al limite del paradosso, il film ci mostra che essere genitori non significa semplicemente sacrificarsi per assecondare ogni capriccio dei propri figli. ? un viaggio complesso, fatto di improvvisazione e di sfide inaspettate che mettono a dura prova le certezze su ci? che pensavamo di essere.
Il messaggio principale ? chiaro: fare i genitori implica la capacit? di accogliere l'altro, di mettere da parte il proprio narcisismo e di aprirsi a una dimensione relazionale pi? profonda.
[+]
Tre di troppo affronta con intelligenza e ironia una delle grandi contraddizioni della nostra epoca: il contrasto tra l'egoismo individualista e l'inettitudine di un modello genitoriale che spesso si annulla di fronte ai desideri dei figli.
Il film pone una domanda centrale: cosa significa davvero essere genitori?
Attraverso una narrazione brillante e situazioni al limite del paradosso, il film ci mostra che essere genitori non significa semplicemente sacrificarsi per assecondare ogni capriccio dei propri figli. ? un viaggio complesso, fatto di improvvisazione e di sfide inaspettate che mettono a dura prova le certezze su ci? che pensavamo di essere.
Il messaggio principale ? chiaro: fare i genitori implica la capacit? di accogliere l'altro, di mettere da parte il proprio narcisismo e di aprirsi a una dimensione relazionale pi? profonda. Ma Tre di troppo non cade nella trappola di proporre una visione moralistica o conservatrice. Il film trova un equilibrio sottile, evitando sia il nichilismo e l'egocentrismo della modernit? sia la retorica di un sacrificio totale dell'individuo in nome della famiglia.
Con il suo approccio ironico e riflessivo, il film riesce a parlare a un pubblico ampio, invitando chi ha figli a riflettere su cosa significhi davvero crescere come persone e come genitori. E per chi non ha figli, Tre di troppo offre comunque uno spunto prezioso per riflettere sul proprio ruolo all'interno della societ? e sul modo in cui ci si relaziona agli altri. Il film invita tutti, genitori o meno, a interrogarsi sull'importanza di superare l'individualismo per costruire legami pi? autentici e significativi.
Una pellicola che diverte e fa pensare, senza mai perdere il sorriso.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a andrenacci »
[ - ] lascia un commento a andrenacci »
|
|
d'accordo? |
|
|