Da Grandi

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Un film di Fausto Brizzi. Con Enrico Brignano, Ilenia Pastorelli, Luca Bizzarri, Paolo Kessisoglu.
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Commedia, Ratings: Kids+13, durata 104 min. - Italia 2023. - Eagle Pictures uscita sabato 29 aprile 2023. MYMONETRO Da Grandi * 1/2 - - - valutazione media: 1,86 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
fabrizio friuli sabato 20 gennaio 2024
sono cresciuti troppo in fretta Valutazione 2 stelle su cinque
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Quattro amici che frequentano la scuola elementare, dovendo convivere con i problemi che le loro famiglie possono legittimamente avere, desiderano di diventare subito grandi, senza avere l' esperienza necessaria per affrontare la vita delle persone grandi, quindi, I quattro amici finiscono nei guai anche con le autorità,  perché I bambini,  ritenuti scomparsi,  vengono cercati della autorità e le autorità pensano che i quattro adulti trasformati siano dei rapitori.

Da Grandi è una commedia del regista Fausto Brizzi che, non ha i mezzi necessari per essere reputata una valida commedia : la sinossi è piuttosto ridicola e le scene che dovrebbero essere divertenti non farebbero ridere nemmeno casualmente, tuttavia, ci sono alcune componenti decenti che costituiscono la commedia brizziana: Quando uno dei personaggi principali scopre in maniera vaga di essere omosessuale,  inizia a frequentare il preside della sua scuola elementare ed anche il personaggio minoritario è omosessuale e fortunatamente,  nessuno dei due personaggi omosessuali ( specialmente il personaggio del preside ) incarna il tipico stereotipo dell' omosessuale che era onnipresente in quasi tutte le commedie italiane, i quattro bambini hanno delle storie verosimili: uno di loro proviene da una famiglia non disagiata,  ma il padre è la madre sono in crisi, un altro bambino vive con i suoi nonni ( senza sapere che i suoi genitori sono morti a causa di un incidente stradale  ), il terzo bambino ( quello che scopre l' omosessualità  ) ha una madre giovane e piacente che frequenta un individuo poco gradito dal bambino stesso e la bambina ha un padre che le impone di essere una tennista ( non essendo riuscito lui stesso a diventare un asso di quella disciplina sportiva ) e sono queste le uniche parti funzionali del film che è come una nave mal assemblata. [+]

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felicity domenica 17 settembre 2023
solo gag e siparietti Valutazione 1 stelle su cinque
100%
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In Da grandi tutto risulta ideato per qualcosa che resta in superficie, creando quindi un cortocircuito generale. Rivedere il film culto di Franco Amurri sotto forma di remake poteva essere una buona idea, se l'idea stessa fosse stata supportata da un linguaggio intelligente e da una maggior coesione che mantenesse saldamenti legati i tre fattori principali quando si parla di commedia: regia, sceneggiatura, interpreti.
Tutto si limita a gag e siparietti nel remake diretto da Fausto Brizzi, che non riesce ad essere né un film nuovo né un vero omaggio al film cult di Franco Amurri.
Il film, minuto dopo minuto, si dimostra nei fatti un grande riciclo dei modelli di riferimento, in primis il proprio antenato anni ’80 dal cui repertorio attinge in continuazione, perdendo tutta la genuinità presente in precedenza. [+]

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m. giambrone lunedì 3 luglio 2023
un convincente omaggio Valutazione 4 stelle su cinque
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Ho amato molto il film “Da grande” e non mi piacciono i remake, per cui all’inizio ero molto scettico e le scene e i dialoghi identici all’originale mi infastidivano. Poi ho capito a poco a poco che l’intento era proprio quello di far rivivere la bella storia creata da Amurri e Sudriè nell’87 e quindi la sceneggiatura non poteva subire grossi scossoni, per una forma di deferenza verso l’originale. Così come dimostra anche il titolo.
Allora anche il nostro giudizio non può che essere più generoso.
L’unica vera novità nella trama è che i “grandi” sono diventati quattro. Ciò consente di dare alla narrazione una diversa vivacità, tanto nelle situazioni che nei dialoghi.
L’assenza di un unico protagonista evita peraltro il confronto con la bravura di Pozzetto, così come la compresenza di genitori a loro volta tanti e diversi, ognuno con la propria storia, fa soprassedere sul paragone con le impeccabili interpretazioni di Ottavia Piccolo e Alessandro Haber. [+]

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lizzy venerdì 30 giugno 2023
improponibile. impensabile. inguardabile. Valutazione 1 stelle su cinque
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No
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Onestamente?
Non avevo fatto molto caso al titolo vedendo il cast e il regista del film, ma, subito subito alle prime battute mi son detta: "O mio Dio, non può essere un clone spiaccicato del film con Pozzetto".
E invece...
(Censura per le parolacce)

Invece non solo si tratta di un riporto "paro paro" con l'originale (certe scene sarebbero anche fotocopia: manca esclusivamente il pranzo col fratello banchiere per la richiesta del prestito, invero: dimenticanza o scelta ben precisa?), ma addirittura qua i "cresciutelli" sono 4 e non 1!
Ma, e chiariamo bene le cose, Brignano non è Pozzetto, la "maestrina" Bilello non è la Boschi, Angeletti e la Potenza non sono Haber e la Piccolo. [+]

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mauro@lanari giovedì 29 giugno 2023
umile, garbato aggiornamento d'un evergreen Valutazione 3 stelle su cinque
33%
No
67%

Forse la mia prima sufficienza a Brizzi. Ho un debole per chi affronta la problematicità di Chronos schivando filosofemi privi di proposte costruttiv'e con umiltà si limit'a mostrare il devastante caos che provoca in noi soggetti desideranti. Il reboot del film d'Amurri, qui a 64 anni al fianco del regista in fase di scrittura, dimostra quant'una sceneggiatura di ferro sia difficile da rovinare: la storia di Marco Marinelli è un evergreen che necessitava d'essere svecchiato dal surrealismo pozzettiano, perciò vengono aggiunti 3 coetanei, unica significativa differenza con l'originale, e il cast d'insieme trasmette bene lo scarto fra gl'aneliti e la loro realizzazione che non produce l'auspicato soddisfacimento, al che tanto vale tornare al punto di partenza in attesa d'idee più concret'e sensate. [+]

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riccardo rezza mercoledì 28 giugno 2023
sulle ali della nostalgia Valutazione 3 stelle su cinque
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No
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Il film è divertente, come nelle classiche commedie situazionali, dove ridi non tanto per la battuta quanto per il siparietto che si viene a creare. Purtroppo per lui, questo film si inanella in un periodo storico sfavorevole, e invece della splendida favola che era il film anni 80' con la magnifica colonna sonora di Pino Massara, si trasforma in un film che risulta credibile solo se si ha ben chiaro l'originale. Gli attori abbastanza in parte, nei limiti di quello che il cinema italiano dispone. Pozzetto era un personaggio perennemente sulle nuvole e quel film era scritto su misura per lui. Ci diventano difficili questi quattro. Tra i bambini ci riesce meglio Brignano anche se tutti si sono impegnati. [+]

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