The Invitation

Horror di buona fattura della giovane regista americana Jessica Thompson con un soggetto tuttavia talmente simile a quello di Scappa – Get out di Jordan Peele da sembrarne, almeno per gran parte del film, un rifacimento non dichiarato declinato al femminile. La protagonista, una giovane donna di colore, lascia l’amica del cuore, anche lei afroamericana, a New York e parte per l’Inghilterra per partecipare a una riunione familiare in cui non conosce nessuno, tranne un uomo che le si presenta come suo cugino, ovviamente un bianco. L’amica la mette in guardia in modo scherzoso dai pericoli che potrebbero celarsi dietro quell’inaspettato invito ma la ragazza è entusiasta di conoscere i suoi nuovi altolocati parenti. [+]

Horror di buona fattura della giovane regista americana Jessica Thompson con un soggetto tuttavia talmente simile a quello di Scappa – Get out di Jordan Peele da sembrarne, almeno per gran parte del film, un rifacimento non dichiarato declinato al femminile. La protagonista, una giovane donna di colore, lascia l’amica del cuore, anche lei afroamericana, a New York e parte per l’Inghilterra per partecipare a una riunione familiare in cui non conosce nessuno, tranne un uomo che le si presenta come suo cugino, ovviamente un bianco. L’amica la mette in guardia in modo scherzoso dai pericoli che potrebbero celarsi dietro quell’inaspettato invito ma la ragazza è entusiasta di conoscere i suoi nuovi altolocati parenti. Fin qui tutto uguale al capolavoro di Peele, poi la Thompson vira improvvisamente verso il filone vampiresco ispirandosi per l’ambientazione e per il personaggio del novello Nosferatu ai primi adattamenti cinematografici del romanzo di Stoker piuttosto che alla nuova generazione degli immortali succhiasangue della serie di Twilight. Il soggetto è identico ma il significato implicito tra le due opere è differente, pur essendo originate entrambe dalla questione razziale. Mentre il sottotesto presente in Get Out è la paura che gli afroamericani possano perdere la propria identità culturale, sostituita dal potere dei bianchi, attraverso un simbolico trapianto del cervello, con la loro visione del mondo, in The Invitation, per la diversa prospettiva di una regista bianca rispetto al nero Peele, sottotraccia ci sono i sensi di colpa atavici dei bianchi per aver sfruttato per secoli, con il colonialismo e lo schiavismo, gli uomini di colore ovvero per aver loro, metaforicamente, succhiato il sangue. [-]