Notevole, sentita, riuscita opera del miglior Ozon. Il tributo a Fassbinder non necessita di uscire dalla routine di una stanza, anzi se ne compiace. Sotto l'occhio statico della macchina da presa, cambiano le piante - smaccatamente finte - che aggettano sulla vetrata, al cambiare delle stagioni. Lo strepitoso Denis Ménochet, con il suo Peter, accoglie ospiti fissi, come il servile, muto Karl, ed occasionali, come la travolgente Sidonie di una eternamente giovane Adjani. Questa, moderna Swanson di un tramonto che forse non vide mai alba, ci diverte ed abbozza con dignità agli insulti del grande regista che l'ha creata. Il delirio cieco di uomo ferito, tuttavia, non risparmia nessuno; anche la madre - Schygulla - é travolta dall'inarginabile Peter.
[+]
Notevole, sentita, riuscita opera del miglior Ozon. Il tributo a Fassbinder non necessita di uscire dalla routine di una stanza, anzi se ne compiace. Sotto l'occhio statico della macchina da presa, cambiano le piante - smaccatamente finte - che aggettano sulla vetrata, al cambiare delle stagioni. Lo strepitoso Denis Ménochet, con il suo Peter, accoglie ospiti fissi, come il servile, muto Karl, ed occasionali, come la travolgente Sidonie di una eternamente giovane Adjani. Questa, moderna Swanson di un tramonto che forse non vide mai alba, ci diverte ed abbozza con dignità agli insulti del grande regista che l'ha creata. Il delirio cieco di uomo ferito, tuttavia, non risparmia nessuno; anche la madre - Schygulla - é travolta dall'inarginabile Peter. E pure la figlia - Gabrielle - non fa eccezione. Questa, per acconciatura ed abbigliamento, appare identica ad Ellen Burstyn ne L'esorcista. Fotografia, scenografia, musiche : tutto di gran livello. Un gioiello di film.
[-]
|
|