Pope Garcia lavora per una compagnia militare privata specializzata nel combattere il traffico di stupefacenti in Colombia. Grazie ad un'informatrice di nome Yovanna e in cambio di un pass per uscire dal paese per lei e suo fratello, riesce ad ottenere informazioni su dove si nasconde il signore della droga Lorea, protetto da un vero e proprio esercito privato in piena giungla. Avendo inoltre scoperto che nella sua fortezza il gangster nasconde i profitti dei suoi crimini (75 milioni di dollari), decide di reclutare vecchi compagni d'armi per organizzare una mission impossible e rubare l'ingente somma. L'agente immobiliare Tom "Redfly" Davis, in crisi economico/familiare, i fratelli William (motivatore di nuove reclute dell'esercito) e Ben Miller (combattente) e il pilota Francisco Morales fanno parte della squadra.
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Pope Garcia lavora per una compagnia militare privata specializzata nel combattere il traffico di stupefacenti in Colombia. Grazie ad un'informatrice di nome Yovanna e in cambio di un pass per uscire dal paese per lei e suo fratello, riesce ad ottenere informazioni su dove si nasconde il signore della droga Lorea, protetto da un vero e proprio esercito privato in piena giungla. Avendo inoltre scoperto che nella sua fortezza il gangster nasconde i profitti dei suoi crimini (75 milioni di dollari), decide di reclutare vecchi compagni d'armi per organizzare una mission impossible e rubare l'ingente somma. L'agente immobiliare Tom "Redfly" Davis, in crisi economico/familiare, i fratelli William (motivatore di nuove reclute dell'esercito) e Ben Miller (combattente) e il pilota Francisco Morales fanno parte della squadra. Un progetto lunghissimo che non è mai andato a buon fine, con numerose star entrate ed uscite nel cast e stanze di comando (Hanks, Depp e Bigelow), forse perché l’ambiziosa storia, una serie di paesaggi maestosi e naturali ed un gruppo di stelle in piena ascesa, non sarebbero comunque riuscite a diversificare una trama da blockbuster-action-thriller vista e rivista: e così è stato, nonostante la produzione originale di Netflix!! Isaac, Pascal, Affleck, Hunman, Hedlund in rigoroso ordine meritocratico e soprattutto un grande direttore e sceneggiatore di nicchia come Chandor (Margin Call, All is Lost, A most violent year) danno l’anima per “originalizzare” un prodotto che non arriva allo scopo conclusivo anche a causa di un racconto banale e di un finale improbabile! Il soggetto ed i dialoghi strizzano l’occhio ai mainstream hollywoodiani col regista e scrittore che preferisce dar credito a sguardi ammiccanti e frasi da duri per i tre belloni lasciando ai due ispanici il compito di far trasparire sofferenza, fatica e senso di gruppo ed umanità uniti ai dubbi amletici tra l’etica sociale e l’egoismo economico. L’azione c’è indubbiamente, e su più fronti, idem il ritmo, frenetico già dallo start fino agli epiloghi con numerose schermaglie con armi da fuoco, lanciagranate, appostamenti dietro le rocce, percorsi improbi con muli a portare il malloppo su inquietanti dirupi e picchi scoscesi ed inseguimenti perdifiato. Il tutto aiutato da strepitose location sudamericane grazie alle quali i molteplici colpi di scena legati al senso di fratellanza militare coinvolgono lo spettatore. Triple Frontier però non racconta nulla di nuovo; la sceneggiatura piena di sbavature forza all’inverosimile gli spunti morali sulla cupidigia e per colpa di un imbarazzante e buonista parte finale si dimenticano le avvincenti e magnetiche dinamiche d’azione che confermano Chandor come regista top anche del genere muscolare.
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