La prova del serpente

Thriller drammatico scritto e diretto da Dan Madison Savage e Britt Poulton ambientato in una sperduta valle dell’Ohio dai suggestivi paesaggi autunnali, immortalati nella bellissima fotografia di Jutkiewicz, con il premio Oscar inglese Olivia Colman nella parte di Hope Slaughter, nome forse affibbiatole dalla setta dal momento che si può tradurre con Speranza del martirio, a primeggiare in un cast formato da giovani e promettenti attori americani. La complicata e tragica storia d’amore tra la figlia del pastore invasato, Walton Goggins, ed il figlio della fervente seguace Hope rimane ai margini del plot non riuscendo a conquistare il centro dell’attenzione occupato dal rito dello snake handling praticato dalla piccola comunità rurale dei monti Appalachi, probabilmente appartenente alla Chiesa di Dio con i Segni che seguono, in cui i fedeli grazie all’aiuto dello Spiro Santo maneggiano i serpenti, incarnazione del demonio, senza essere azzannati o comunque senza rimanere uccisi dall’eventuale morso velenoso. [+]

Thriller drammatico scritto e diretto da Dan Madison Savage e Britt Poulton ambientato in una sperduta valle dell’Ohio dai suggestivi paesaggi autunnali, immortalati nella bellissima fotografia di Jutkiewicz, con il premio Oscar inglese Olivia Colman nella parte di Hope Slaughter, nome forse affibbiatole dalla setta dal momento che si può tradurre con Speranza del martirio, a primeggiare in un cast formato da giovani e promettenti attori americani. La complicata e tragica storia d’amore tra la figlia del pastore invasato, Walton Goggins, ed il figlio della fervente seguace Hope rimane ai margini del plot non riuscendo a conquistare il centro dell’attenzione occupato dal rito dello snake handling praticato dalla piccola comunità rurale dei monti Appalachi, probabilmente appartenente alla Chiesa di Dio con i Segni che seguono, in cui i fedeli grazie all’aiuto dello Spiro Santo maneggiano i serpenti, incarnazione del demonio, senza essere azzannati o comunque senza rimanere uccisi dall’eventuale morso velenoso. Le prime sequenze generano l’attesa di qualcosa di terribile che dovrà accadere ma purtroppo poco o nulla, se non un evento largamente prevedibile, accade e la suspense si dissolve lentamente per terminare in un finale a tarallucci e vino, anche se con qualche ferito. Interessante per il fenomeno religioso della manipolazione dei serpenti, poco conosciuto, ma sarebbe stato meglio allora divulgarlo con un documentario se questo è il risultato. [-]