Le vite di noi tutti si intrecciano tra loro, questo si sa, e non occorre scomodare il Tolstoj di "Guerra e Pace" per essere consapevoli che il destino altro non è che l'effetto degli intrecci delle nostre vite: da quelle moltitudini di cause/effetti discendono situazioni che ci trascendono e, in quanto troppo più grandi di noi, inesorabilmente ci spingono verso un futuro che in parte sembra già scritto. Non occorre essere un indovino per intuire il futuro, basta l'applicazione dei processi logici, avendo però attenzione a dare il giusto valore alle variabili delle situazioni inaspettate, quelle improbabilità capaci di cambiare ciò che appare ineluttabile e farlo deragliare verso uno sviluppo nuovo.
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Le vite di noi tutti si intrecciano tra loro, questo si sa, e non occorre scomodare il Tolstoj di "Guerra e Pace" per essere consapevoli che il destino altro non è che l'effetto degli intrecci delle nostre vite: da quelle moltitudini di cause/effetti discendono situazioni che ci trascendono e, in quanto troppo più grandi di noi, inesorabilmente ci spingono verso un futuro che in parte sembra già scritto. Non occorre essere un indovino per intuire il futuro, basta l'applicazione dei processi logici, avendo però attenzione a dare il giusto valore alle variabili delle situazioni inaspettate, quelle improbabilità capaci di cambiare ciò che appare ineluttabile e farlo deragliare verso uno sviluppo nuovo.
"Storie di spiriti amanti" è talmente preciso nella sua scrittura e narrazione, che ricostruisce quasi come con un algoritmo le vite di un'assicuratrice trascurata dal marito, di suo marito imprenditore alla ricerca di un nuovo amore, di un solitario allevatore montanaro che convive con i suoi incubi, di una ricca e annoiata parigina che non disdegna i rapporti con persone del proprio sesso, di una giovane e appassionata cameriera di provincia, di un ragazzo che vive in Costa d'Avorio e vuol diventare ricco, della sua ex fidanzata adesso amante di un ricco francese e di un avido santone africano.
Nonostante questi mondi possano apparire irrimediabilmente lontani tra loro e incapaci di incontrarsi, eppure le variabili inaspettate della vita li intrecciano e dal reciproco contatto nascono amori, delusioni cocenti e soprattutto un omicidio.
Ma nulla è ciò che sembra in "Storie di spiriti amanti": per quanto la logica spinga verso una spiegazione semplice, la realtà invece esige un ragionamento molto più complesso; per quanto il giallo paia richiedere una soluzione agevole, l'intreccio man mano che si sviluppa azzera tutte le certezze e costringe a ricominciare pazientemente da capo.
Già Inarritu con "Babel" aveva collegato cose e persone divise tra loro da interi continenti e aveva spiegato che il tempo e lo spazio sono barriere sorprendentemente e facilmente superabili, Dominik Moll riprende la filosofia di Inarritu e la rende ancora più comprensibile: la vicende della profonda provincia francese ricoperta dalla neve incideranno irreversibilmente sulle vite dei giovani che vivono nell'assolata e caotica Abdijan, in Costa d'Avorio, e le vicende della torrida Abdijan cambieranno per sempre le vite di chi si troverà a vivere e transitare nella ghiacciata profonda provincia francese.
Migliaia e migliaia di chilometri distanti, neve e afa, bianchi e neri, poveri e ricchi, nulla che li leghi, tranne il destino.
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