elgatoloco
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martedì 7 dicembre 2021
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sergio sanchez muy bien, autor de verdad
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"Marrowbone"(Sergio Sanchez, 2017(narra la storia di una famiglia dal passato terribile, che si traferisce dalla"vecchia Europa"(England)a quello che un tempo si chiamva"new World-nuovo mondo"; sfuggendo al padre, un vero crininale, si trovano a dover seppellire la madre, vera"Mater Matuta"della famiglia che lascerà, come ovvio, un ricordo indelebile, sancendo in qualche modo solennemente il passaggio, Ma le sofferenze non sono finite: da un lato c'è un minaccioso avvocato, dall'altro, però, nsideie ben peggiori che risalgono al"rimosso"e al suo ritorno, in fomra fantasmatica. Decisamente u un film di livello, dove l'unica noche si sarebbe portuta evitare è il finale che parla di psichiatria(non anticipo nulla), ma il resto, nella connessione armonico-disaromioca(felicemente e intelligemente)tra"realtà"e "mondo parallelo-fantastico"procede con notevolissima intelligenza.
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"Marrowbone"(Sergio Sanchez, 2017(narra la storia di una famiglia dal passato terribile, che si traferisce dalla"vecchia Europa"(England)a quello che un tempo si chiamva"new World-nuovo mondo"; sfuggendo al padre, un vero crininale, si trovano a dover seppellire la madre, vera"Mater Matuta"della famiglia che lascerà, come ovvio, un ricordo indelebile, sancendo in qualche modo solennemente il passaggio, Ma le sofferenze non sono finite: da un lato c'è un minaccioso avvocato, dall'altro, però, nsideie ben peggiori che risalgono al"rimosso"e al suo ritorno, in fomra fantasmatica. Decisamente u un film di livello, dove l'unica noche si sarebbe portuta evitare è il finale che parla di psichiatria(non anticipo nulla), ma il resto, nella connessione armonico-disaromioca(felicemente e intelligemente)tra"realtà"e "mondo parallelo-fantastico"procede con notevolissima intelligenza. Difficile trovare di meglio, negli ultimi anni, in questo genere filmico, che rasenta sempre, da un lato, il meglio e diremmo meglio, l'"essenza"del fantasma filmico e dall'altro , invece(ma qui appunto il rischio viene evitato in ogni modo, con una rara misura filmica, che certamente si avvale di un montaggio molto notevole, ma già in sede di sceneggiatura e poi di regia riesce a dare il meglio di sè).. Film spagnolo totalmente e dir realizzazione ispanica, si avvale di interpreti angloamericani, con quella formula pproduttiba che negli ultimi vent'anni circa ha prodotto risultati notevolissimi, semrpre che(come in questo caso)il regista-autore, come appunto qui Sanchez, sappia attingere i livelli più elevati.Il "family polt"(nessun riferimento all'onomino ultimo film di Sir Alfred Hitchock)è in qualche modo fondamentale, ma d'altra parte serve anche per introdurre ad altro, a quella "sintesi"che contempla vari altri livelli di lettura,a per cui siamo realmente in presenza di un'oper"polisemica", nell'accezione piena del termine. George Mc Kay e Anya Taylor-Joy sono, a livello attorale, le presenza più singificative in qiuanto espresisone della famiglia "Marrowbone", ma non solo gli unici intepreti, in quanto anche Kyle Soller, nella prte di Tom Porter"e gli altri/le altre fanno egregiamente parte di un team attoale felicissimo, che rende in pieno una dlele più intriganti(ma in modo intelligente, che sa interogare lo spettatore)storie"horror"dell'ultimo decennio, quantoneno. UN plauso alle musiche di Feranando Velàquez s'impone El Gato
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carloalberto
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venerdì 30 ottobre 2020
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cerebrale, ma gli attori salvano il film
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Film ibrido che attinge a vari generi in modo confusionario ed in cui si mescolano, senza armonizzarsi, i classici stereotipi del thriller, con il padre persecutore e serial killer, sparuti elementi soprannaturali, con l’apparizione di un fantasma vecchio stile col lenzuolo bianco, ed eventi drammatici, con la fuga della famiglia dall’Inghilterra in America e la morte della madre.
Scritto e diretto da Sergio Sánchez, Marrowbone ha un plot estremamente semplice, complicato, tuttavia, artificiosamente in fase di montaggio, a tal punto da renderlo, soprattutto nel finale, di difficile comprensione, per cui la visione, già poco coinvolgente dal punto di vista emotivo, diventa del tutto cerebrale e simile alla ricostruzione di un puzzle in movimento, a cui tuttavia mancherà sempre qualche pezzo, perché sottratto sin dall’inizio in fase di scrittura della sceneggiatura.
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Film ibrido che attinge a vari generi in modo confusionario ed in cui si mescolano, senza armonizzarsi, i classici stereotipi del thriller, con il padre persecutore e serial killer, sparuti elementi soprannaturali, con l’apparizione di un fantasma vecchio stile col lenzuolo bianco, ed eventi drammatici, con la fuga della famiglia dall’Inghilterra in America e la morte della madre.
Scritto e diretto da Sergio Sánchez, Marrowbone ha un plot estremamente semplice, complicato, tuttavia, artificiosamente in fase di montaggio, a tal punto da renderlo, soprattutto nel finale, di difficile comprensione, per cui la visione, già poco coinvolgente dal punto di vista emotivo, diventa del tutto cerebrale e simile alla ricostruzione di un puzzle in movimento, a cui tuttavia mancherà sempre qualche pezzo, perché sottratto sin dall’inizio in fase di scrittura della sceneggiatura.
Il film, a parte qualche bella immagine di paesaggi di campagna e suggestive inquadrature di marine in lontananza, fallito il maldestro tentativo di mimare in qualche modo il bellissimo The Others di Amenabar, si regge tutto sull’ottima performance e sull’espressività dei volti di quattro giovani attori che non arrivano ai trent’anni, George MacKay, Anya Taylor-Joy, Mia Goth e Charlie Heaton.
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