onufrio
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domenica 19 aprile 2020
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catene
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Tratto dall'omonimo romanzo di Sthephen King, dopo poco meno di 20 minuti avviene il primo colpo di scena, quello principale, a quel punto lo spettatore si domanda come possa mantenere acceso l'interesse per un'altra ora abbondante. Eppure il finale regala un ennesimo e piacevole colpo di scena. Merito della sceneggiatura ovviamente, e di un duo di attori ben amalgamato.
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johseph
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mercoledì 8 aprile 2020
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abbordabile
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Horror psicologico di seconda categoria. Trasposizione dall'omonimo romanzo di Strphen King, Geralds Game probabilmente non è l'opera meglio riuscita in termini di realizzazione da libro a film di King. Buona l'interpretazione della Flanagan, che insieme ad'un finale emblematico, lasciano un po di spazio all'immagine allo spettatore. Da vedere.
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dandy
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sabato 27 aprile 2019
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incatenata al suo passato.
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Flanagan conferma nuovamente la propria bravura,riuscendo nell'adattamento di uno dei romanzi più sadici e difficilmente adattabili di Stephen King.E restandogli cmplessivamente fedele.La scelta di visualizzare le voci nella testa di Jesse(sostituendo i personaggi immaginari del libro con Jesse,Gerald e il padre di Jesse)era un azzardo,ma funziona,evitando di scadere nel ridicolo.L'angoscia è assicurata.Bellissimi i flashback dove Jesse bambina subisce l'abuso dal padre,interpretato dall'ex Elliot di "ET" Henry Thomas.Perfetta la prova della Cugino.La sequenza in cui Jesse è costretta a un atto estremo pur di liberarsi non lascierà indifferenti anche gli spettatori induriti.
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Flanagan conferma nuovamente la propria bravura,riuscendo nell'adattamento di uno dei romanzi più sadici e difficilmente adattabili di Stephen King.E restandogli cmplessivamente fedele.La scelta di visualizzare le voci nella testa di Jesse(sostituendo i personaggi immaginari del libro con Jesse,Gerald e il padre di Jesse)era un azzardo,ma funziona,evitando di scadere nel ridicolo.L'angoscia è assicurata.Bellissimi i flashback dove Jesse bambina subisce l'abuso dal padre,interpretato dall'ex Elliot di "ET" Henry Thomas.Perfetta la prova della Cugino.La sequenza in cui Jesse è costretta a un atto estremo pur di liberarsi non lascierà indifferenti anche gli spettatori induriti....Forse Joubert poteva essere reso un pò più terrificante...Tra i riferimenti ad altre opere di King troviamo "Cuo" e "Dolores Claiborne".Uno dei migliori adattamenti di un libro del "Re" senza dubbio.Uscito su Netflix.
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ennio
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sabato 12 gennaio 2019
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crudele storia claustrofobica firmata stephen king
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Viene da chiedersi come mai il cinema arrivi così tardi a trasporre certi romanzi di Stephen King. Anche perchè il Nostro non è solo un maestro dell'orrore e del paranormale, ma anche un acuto analizzatore dell'animo umano, delle sue nefandezze e delle sue grandezze.
"il gioco di Gerald" è un puro thriller claustrofobico ad altissima tensione, senza intrusioni paranormali. Qualche fantasma c'è ma sono quelli della protagonista attanagliata in una situazione crudele ed inquietante. La versione cinematografica ha cercato con grande impegno di ricalcare la storia originale, e a mio avviso c'è riuscita, pur con tutti i limiti di una traduzione libro/film.
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Viene da chiedersi come mai il cinema arrivi così tardi a trasporre certi romanzi di Stephen King. Anche perchè il Nostro non è solo un maestro dell'orrore e del paranormale, ma anche un acuto analizzatore dell'animo umano, delle sue nefandezze e delle sue grandezze.
"il gioco di Gerald" è un puro thriller claustrofobico ad altissima tensione, senza intrusioni paranormali. Qualche fantasma c'è ma sono quelli della protagonista attanagliata in una situazione crudele ed inquietante. La versione cinematografica ha cercato con grande impegno di ricalcare la storia originale, e a mio avviso c'è riuscita, pur con tutti i limiti di una traduzione libro/film. Anche in certi dettagli davvero angoscianti come quelli del povero cane affamato.
La scenografìa ha fatto il possibile, gli attori anche, del resto non si possono avere sempre Kevin Spacey o Charlize Theron.
Attendo con ansia l'uscita di "la lunga marcia", altro soggetto decisamente filmico di un vecchio romanzo di S.K. quando si faceva chiamare Richard Bachman
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scrignomagico
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lunedì 9 ottobre 2017
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occasione gettata al vento
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Una buona idea di partenza, 15 minuti iniziali di film intriganti, per poi scivolare minuto dopo minuto in un degenerare nella noia, nel pressapochismo, nel ridicolo, fino a sprofondare in un finale sconclusionato e imbarazzante.
Da evitare.
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