dana scully
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domenica 11 agosto 2024
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noiosissimo
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Immagino che la colpa sia mia che non 'capito' il film e le intenzioni del regista. Una protagonista irritantemente monoespressione, trama francamente confusa (qualcuno mi spiega a cosa è servito l'omicidio nei termini della storia nel suo insieme? Sicuramente non a farti chiedere 'ma chi sarà mai stato??), ci ho messo sei/sette tentativi per guardarlo fino alla fine. Lo scambio di sms più ridicoli che inquietanti. Lewis sei tu o Chi sei, non sei Lewis, insomma non ne potevo più.
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lucascialo
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domenica 25 marzo 2018
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confusionario
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Drammatico? Paranormale? Thriller? Giallo? Questo film è tutto questo o forse niente di questo. Cerca di fondere più generi, finendo però per non essere nessuno di questi. La protagonista è Maureen, interpretata da una intensa Kristen Stewart, è la Personal shopper di una ricca mondana. Ma è anche una Medium, al punto che vuole mettersi in contatto col fratello gemello morto per una crisi cardiaca, dovuta ad una disfunzione congenita di cui anch'ella è affetta. Tuttavia, comincia ad essere perseguitata da strani sms inviati da uno sconosciuto, che la invitano a fare cose fino anche a minacciarla. Si tratta di uno spirito o di qualcuno che conosce? La parte migliore della pellicola restano proprio gli sms, che creano tensione e suspance nello spettatore.
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Drammatico? Paranormale? Thriller? Giallo? Questo film è tutto questo o forse niente di questo. Cerca di fondere più generi, finendo però per non essere nessuno di questi. La protagonista è Maureen, interpretata da una intensa Kristen Stewart, è la Personal shopper di una ricca mondana. Ma è anche una Medium, al punto che vuole mettersi in contatto col fratello gemello morto per una crisi cardiaca, dovuta ad una disfunzione congenita di cui anch'ella è affetta. Tuttavia, comincia ad essere perseguitata da strani sms inviati da uno sconosciuto, che la invitano a fare cose fino anche a minacciarla. Si tratta di uno spirito o di qualcuno che conosce? La parte migliore della pellicola restano proprio gli sms, che creano tensione e suspance nello spettatore. E anche Maureen che, col suo fisico scultorio, si prova i vestiti della sua assistita. Meno riuscita la parte paranormale, con l'apparizione di un fantasma che fa scadere il film in un banale horror. Così come il bicchiere mosso dal fratello. Da sottolineare l'interpretazione della Stewart, che fin dagli esordi ha messo da parte il suo charme estetico tutto appannaggio della bravura. Quasi inspiegabile il premio al Festival di Cannes. Un film che sfuma presto nei ricordi di chi lo ha visto, proprio come il fantasma visto dalla protagonista.
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lucascialo
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domenica 25 marzo 2018
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confusionario
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Drammatico? Paranormale? Thriller? Giallo? Questo film è tutto questo o forse niente di questo. Cerca di fondere più generi, finendo però per non essere nessuno di questi. La protagonista è Maureen, interpretata da una intensa Kristen Stewart, è la Personal shopper di una ricca mondana. Ma è anche una Medium, al punto che vuole mettersi in contatto col fratello gemello morto per una crisi cardiaca, dovuta ad una disfunzione congenita di cui anch'ella è affetta. Tuttavia, comincia ad essere perseguitata da strani sms inviati da uno sconosciuto, che la invitano a fare cose fino anche a minacciarla. Si tratta di uno spirito o di qualcuno che conosce? La parte migliore della pellicola restano proprio gli sms, che creano tensione e suspance nello spettatore.
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Drammatico? Paranormale? Thriller? Giallo? Questo film è tutto questo o forse niente di questo. Cerca di fondere più generi, finendo però per non essere nessuno di questi. La protagonista è Maureen, interpretata da una intensa Kristen Stewart, è la Personal shopper di una ricca mondana. Ma è anche una Medium, al punto che vuole mettersi in contatto col fratello gemello morto per una crisi cardiaca, dovuta ad una disfunzione congenita di cui anch'ella è affetta. Tuttavia, comincia ad essere perseguitata da strani sms inviati da uno sconosciuto, che la invitano a fare cose fino anche a minacciarla. Si tratta di uno spirito o di qualcuno che conosce? La parte migliore della pellicola restano proprio gli sms, che creano tensione e suspance nello spettatore. E anche Maureen che, col suo fisico scultorio, si prova i vestiti della sua assistita. Meno riuscita la parte paranormale, con l'apparizione di un fantasma che fa scadere il film in un banale horror. Così come il bicchiere mosso dal fratello. Da sottolineare l'interpretazione della Stewart, che fin dagli esordi ha messo da parte il suo charme estetico tutto appannaggio della bravura. Un film che sfuma presto nei ricordi di chi lo ha visto, proprio come il fantasma visto dalla protagonista.
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[+] ci si addormenta
(di marco)
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gianleo67
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martedì 6 febbraio 2018
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lewis, se ci sei, batti un colpo!
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Maureen fa la personal shopper per una celebrità del jet set, è dotata di facoltà medianiche ed ha perso da poco il fratello gemello per una malformazione congenita del cuore da cui lei stessa è affetta. Alla ricerca di un contatto con il congiunto defunto, rimanda il viaggio che le farà riabbracciare il fidanzato in trasferta di lavoro in Oman, fin quando gli strani messaggi di un interlocutore misterioso cominciano ad arrivarle sul cellulare e la donna per cui lavora viene barbaramente uccisa nel proprio appartamento. Scritto in fretta e furia per recuperare il tempo perduto con un progetto americano andato in fumo, Assayas cerca di ripetere lo schema precedente con una variazione sul tema che si sposta dalle riflessioni svizzere sul cortocircuito emotivo di una vita sospesa tra finzione e realtà a quelle parigine sul labile confine che separa il materialismo dei vivi dall'insostenibile leggerezza dei morti, spostando il baricentro dell'azione dalle vicissitudini di una ex primadonna che insegue il fantasma di una identità che non c'è più a quelle della sua paziente servetta alle prese con lo spettro assai più concreto di un fratello che non se n'è ancora andato.
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Maureen fa la personal shopper per una celebrità del jet set, è dotata di facoltà medianiche ed ha perso da poco il fratello gemello per una malformazione congenita del cuore da cui lei stessa è affetta. Alla ricerca di un contatto con il congiunto defunto, rimanda il viaggio che le farà riabbracciare il fidanzato in trasferta di lavoro in Oman, fin quando gli strani messaggi di un interlocutore misterioso cominciano ad arrivarle sul cellulare e la donna per cui lavora viene barbaramente uccisa nel proprio appartamento. Scritto in fretta e furia per recuperare il tempo perduto con un progetto americano andato in fumo, Assayas cerca di ripetere lo schema precedente con una variazione sul tema che si sposta dalle riflessioni svizzere sul cortocircuito emotivo di una vita sospesa tra finzione e realtà a quelle parigine sul labile confine che separa il materialismo dei vivi dall'insostenibile leggerezza dei morti, spostando il baricentro dell'azione dalle vicissitudini di una ex primadonna che insegue il fantasma di una identità che non c'è più a quelle della sua paziente servetta alle prese con lo spettro assai più concreto di un fratello che non se n'è ancora andato. Risultato di una contaminazione di registri che cerca nella leggerezza del realismo magico e negli escamotage del cinema di genere, la sintesi di un originale discorso cinematografico sul senso non banale di esistenze comuni messe di fronte al significato trascendente della propria esperienza di vita, finisce per incartarsi con il tracciato piatto di una messa in scena priva di sussulti ed l'involontario ridicolo di snodi narrativi da thriller metafisico d'autore, scimmiottando da un lato la volubilità dei rapporti umani del cinema di Truffaut e dall'altro le ambiguità di un gioco delatorio che rimanda dritto dritto al Cachè di Michael Haneke. Minuta galoppina della moda pret-a-porter, la Stewart fa la spola tra l'alta borghesia spendacciona e le fantasmatiche presenze al tempo dei social media. Elaborazione del lutto e precarietà esistenziale, in un pastiche pretenzioso e superficiale che prova a riflettere sulle marchiane contraddizioni tra materialismo e spiritualismo, in una dialettica del risibile che abita i comodi salotti e le dimore molto poco filosofali delle moderne metropoli occidentali. Dramma sovrannaturale dal ritmo anestetizzato e dal registro antispettacolare in cui una novella sorella gemella di un famigerato film di uno dei figli di Steno in trasferta milanese si ritrova alle prese con le origini esoteriche dell'arte astratta, la scrittura automatica delle faccine di WhatsApp ed i gravitoni sfuggenti di una dimensione parallela che manomettono a sproposito la rubinetteria di casa. Scene scult: il conato ectoplasmarico di un ectoplasma, i Gorilla gorilla incolpevolmente sotto contratto, il fidanzato informatico prigioniero professionale di un sultanato arabo nè più nè meno del Tom Hanks di A Hologram for the King ed il feticismo masturbatorio in un abito da sera esageratamente costoso. I fantasmi non sono per forza tutti cattivi come li dipingono le astrattiste di inizio secolo e quello di questo film è un novello detective che inquina a fin di bene le prove del reato, assicura alla giustizia amanti assassini e consolida le speranze ultraterrene di una sottopagata cultrice dell'haute couture. Addirittura ex aequo con il Cristian Mungiu di 'Un padre e una figlia' come miglior regia al Festival di Cannes 2016. Inveterato sciovinismo transalpino.
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venerdì 5 gennaio 2018
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film di merda
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veronica
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domenica 26 novembre 2017
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bah!
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Maureen è una personal shopper nonché medium, ma il fatto che sia interpretata da una attrice che in ogni suo film ha quell'espressione da “ la vita è una merda” il personaggio non poteva che trasmettere l'entusiasmo di un bradipo.
La sceneggiatura sembra esser stata scritta da una decina di persone che invece di trovare un filo logico comune hanno ben pensato di fare quel cavolo che volevano buttandoci dentro un po' di tutto :
“ Allora ragazzi io ci metto il fantasma del fratello morto così da creare un po' di brivido da film horror di serie B “
“ Io invece una bella scena erotica , magari lei che si masturba a casa della cliente per cui lavora perché fa figo”
“ Ok! Allora io voglio un omicidio, perché si sa! una donna nuda squartata fa sempre il suo effetto!!
“ Ragazzi io ci metto uno sconosciuto che la stalkera sul cellulare facendo credere a tutti che sia il fratello dall' aldilà !
“ Siiii che squadrone che siamo !
Invece a quanto pare è stato il regista Olivier Assayas a fare tutto da solo, magari auto motivandosi con un bel “ Sono un genio !”
Ma come è possibile che nessuno si sia accorto che non si capisce un cazzo in questo film??.
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Maureen è una personal shopper nonché medium, ma il fatto che sia interpretata da una attrice che in ogni suo film ha quell'espressione da “ la vita è una merda” il personaggio non poteva che trasmettere l'entusiasmo di un bradipo.
La sceneggiatura sembra esser stata scritta da una decina di persone che invece di trovare un filo logico comune hanno ben pensato di fare quel cavolo che volevano buttandoci dentro un po' di tutto :
“ Allora ragazzi io ci metto il fantasma del fratello morto così da creare un po' di brivido da film horror di serie B “
“ Io invece una bella scena erotica , magari lei che si masturba a casa della cliente per cui lavora perché fa figo”
“ Ok! Allora io voglio un omicidio, perché si sa! una donna nuda squartata fa sempre il suo effetto!!
“ Ragazzi io ci metto uno sconosciuto che la stalkera sul cellulare facendo credere a tutti che sia il fratello dall' aldilà !
“ Siiii che squadrone che siamo !
Invece a quanto pare è stato il regista Olivier Assayas a fare tutto da solo, magari auto motivandosi con un bel “ Sono un genio !”
Ma come è possibile che nessuno si sia accorto che non si capisce un cazzo in questo film??.
Ho letto qualche recensione “ film coinvolgente e struggente “ oppure “ concettuale e carico di riflessioni“ !
Io personalmente tutta questa geniale arte concettuale proprio non la vedo, anzi per me la confusione è plateale : un minestrone riscaldato che fatichi a mandare giu perché ha perso ogni tipo di sapore.
Essendo un milk-shake di generi e forma, il regista dalla personalità multipla non ha ovviamente avuto il tempo di definire gli avvenimenti, creando dubbi e perplessità ad ogni cambio di scena.
Così ho atteso speranzosa la fine, perché non credevo fosse possibile che qualcuno avesse potuto investire soldi e tempo per vendere il caos.
Invece la stramaledetta fine, logicamente insensata, ha innescato in me una bella idea alla Inception :che il video del matrimonio di mia cugina sia molto più interessante e ben fatto di questo noioso e insulso film.
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liuk!
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venerdì 3 novembre 2017
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ma non scherzate!
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Pellicola assolutamente controversa. Da un lato il thriller/horror dallo sviluppo lento e ripetitivo sembra comunque funzionare in quanto si crea effettivamente pathos. Dall'altro una continua ricerca di spiegazioni, in ambito pseudo filosofico, che dovrebbe dare maggiore spessore ma che piuttosto crea inutili aspettative. Il finale purtroppo è di libera interpretazione e non da quelle risposte che lo spettatore giustamente richiede. Siamo di fronte ad una copia di The Others? Del Sesto Senso? O di una stupidaggine clamorosa? Personalmente propendo per quest'ultima soluzione.
Salvo solo la protagonista, molto brava.
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kyotrix
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martedì 10 ottobre 2017
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a me non è piaciuto
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Leggendo i commenti su mymovies, sembra un film di qualità.
Personalmente, non mi è piaciuto. Film adatto a chi piace farsi dei viaggi mentali sulla psicologia. Ma questa unione del paranormale e introspettiva psicologica, l'ho trovata solo un miscuglio forzato, come un'opera d'arte astratta che in pochi apprezzeranno. Salvo solo il topless della kristen.
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emanuele1968
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lunedì 14 agosto 2017
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mah......
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Un film che personalmente incuriusisce, grande cast, inquadrature perfette, tutto bellissimo, favoloso, pero più che drammatico sembra un misto di triller, spiritismo, horror, bo? difficile definire cosè, alla fine del film sul viso della gente un chiaro punto di domanda, ma perche esistono questi film?
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astromelia
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domenica 25 giugno 2017
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troppa roba o troppo poca....
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thriller horror o fantascienza? carne al fuoco ma poco credibile mal spiegato e non concluso trattasi di un film dove le azioni non sono consone alle spiegazioni,il delitto resta inspiegato quasi non risolto e abbandonato, alla fine sembra che la stewart si sia fatta un trip da sola ,comunque già una medium di 27 anni nonchè personal shopper è poco veritiera......non so ma manca qualcosa
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