willywillywilly
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lunedì 6 novembre 2017
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la leggerezza del vivere
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L'estate addosso parla di adolescenza, turbamenti, gesti forti, ricerca di identità, perdita di se stessi, amore ed amicizia. E' un film che soffia come il vento sullo spettatore. Lo fa tornare adolescente, maturando, libero da inibizioni, nostalgicamente 18 enne.
E' un film che racchiude tante emozioni, forti e leggere, che affronta tematiche attualissime come l'omossessualità e lo fa in modo naturale e delicato, intelligente ed originale.
TUtto si svolge nell'arco di una vacanza, il calssico viaggio post maturità, che normalmente e foriero di illuminazioni e slanci di maturità.
L'incontro casuale tra due compagni di classe in aereo, con la medesima destinazione, San Francisco, e la medesima casa, quella di due giovani omosessuali, poterà tantissime novità e getterà le basi per l'età adulta ormai alle porta, più consapevole e determinata.
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L'estate addosso parla di adolescenza, turbamenti, gesti forti, ricerca di identità, perdita di se stessi, amore ed amicizia. E' un film che soffia come il vento sullo spettatore. Lo fa tornare adolescente, maturando, libero da inibizioni, nostalgicamente 18 enne.
E' un film che racchiude tante emozioni, forti e leggere, che affronta tematiche attualissime come l'omossessualità e lo fa in modo naturale e delicato, intelligente ed originale.
TUtto si svolge nell'arco di una vacanza, il calssico viaggio post maturità, che normalmente e foriero di illuminazioni e slanci di maturità.
L'incontro casuale tra due compagni di classe in aereo, con la medesima destinazione, San Francisco, e la medesima casa, quella di due giovani omosessuali, poterà tantissime novità e getterà le basi per l'età adulta ormai alle porta, più consapevole e determinata.
Nelle tre settimane i protagonisti si conosceranno meglio, non solo tra loro ma anche con chi li osputa: le loro vite si amalgameranno, diventanto a tratti una cosa sola: verranno fuori istinti, sessualità repressa, e sogni irrealizzabili. Il tutto scandito dalle dolci note de L'estate Addosso di Giovanotti, mai canzone più appropriata.
Il film scorre via come la leggerezza dell'estate dei diciotto anni...nulla più e nulla di meno.
E lo spettatore dovrebbe vederlo, gustarlo e viverlo con lo stesso approccio di un diciottenne che per la prima volta fa un viaggio da solo dall'altra parte del mondo.
E' un buon film anche se diversi aspetti rimangono soltanto abbozzati: come la protagonista femminile, la quale subisce una trasformazione decisamente anomala, tanto da sembrare forzata, artificiosa, non del tutto naturale.
La parte che mi rimarrà meglio impressa è la storia dei due regazzi omosessuali: mai credo di aver visto una storia omossessuale racocntata con tanta delicatezza, questa si è forse la cosa meglio riuscita di tutto il film.
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vins79
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lunedì 19 febbraio 2018
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svolta indie (poco compresa) di muccino
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Interessantissima struttura narrativa di questo film. Si parte con i due giovani protagonisti italiani che vanno in vacanza a S. Francisco a casa di amici di amici. Poi, come solo in certi film degli anni 70 poteva succedere, quelle che erano le comparse (appunto, gli amici di amici) diventano protagonisti, attraverso un lunghissimo flashback. Poi, da S. Francisco si va a Cuba. Dopo, si lascia la West Coast, si abbandono S. Francisco, per volare a New York, dove si inserisce un altro personaggio e le vicende precipitano. Tutto è caotico, sfilacciato, vorticoso. Non fai in tempo a affezionarti a un personaggio a una location che la situazione e i fili da seguire cambiano bruscamente. Una scelta molto azzardata, quella di Muccino, e forse un'operazione non completamente riuscita.
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Interessantissima struttura narrativa di questo film. Si parte con i due giovani protagonisti italiani che vanno in vacanza a S. Francisco a casa di amici di amici. Poi, come solo in certi film degli anni 70 poteva succedere, quelle che erano le comparse (appunto, gli amici di amici) diventano protagonisti, attraverso un lunghissimo flashback. Poi, da S. Francisco si va a Cuba. Dopo, si lascia la West Coast, si abbandono S. Francisco, per volare a New York, dove si inserisce un altro personaggio e le vicende precipitano. Tutto è caotico, sfilacciato, vorticoso. Non fai in tempo a affezionarti a un personaggio a una location che la situazione e i fili da seguire cambiano bruscamente. Una scelta molto azzardata, quella di Muccino, e forse un'operazione non completamente riuscita. Rimane comunque il coraggio di averci provato, l'audacia di fare "il solito filmetto estivo di due ragazzi diciottenni che crescono" ma con una formula narrativa inaspettata, confusionaria ma comunque magmatica, pulsante. Tutta la carica emotiva del film si rivela nel finale, attraverso una serie di inquadrature davvero interessanti dei due (co)-protagonisti all'aeroporto, anche grazie alla complicità dei due giovani e bravissimi attori.
Un film che molti criticano perché, oramai, Muccino va criticato a prescindere e che invece io ho trovato davvero molto interessante. Questa non è affatto una pellicola "minore" e, sono certo, prima o poi verrà riscoperta.
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enrico
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giovedì 9 settembre 2021
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non male, ma troppi stereotipi.
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Compitino del regista romano Gabriele Muccino, che riporta al cinema i temi dei suoi film degli esordi, l'adolescenza o l'immediatezza subito dopo la fine dell'adolescenza, le gelosie e i primi amori adulti.
Peccato che questa volta si limiti a tirare su un'infinità di luoghi comuni e stereotipi; del resto il film si potrebbe riassumere cosi, coppia di ragazzi romani per una serie di fortunati eventi si ritrova a poter passare un mese a San Fransisco, nella casa di una coppia di ragazzi omosessuali, che non è proprio l'estate di tutti gli adolescenti o neo diciottenni italiani; cosi mentre la trama è più uno stratagemma per poter dare al film un respiro più internazionali, il che non ci sarebbe niente di male, i problemi del film arrivano in seguito.
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Compitino del regista romano Gabriele Muccino, che riporta al cinema i temi dei suoi film degli esordi, l'adolescenza o l'immediatezza subito dopo la fine dell'adolescenza, le gelosie e i primi amori adulti.
Peccato che questa volta si limiti a tirare su un'infinità di luoghi comuni e stereotipi; del resto il film si potrebbe riassumere cosi, coppia di ragazzi romani per una serie di fortunati eventi si ritrova a poter passare un mese a San Fransisco, nella casa di una coppia di ragazzi omosessuali, che non è proprio l'estate di tutti gli adolescenti o neo diciottenni italiani; cosi mentre la trama è più uno stratagemma per poter dare al film un respiro più internazionali, il che non ci sarebbe niente di male, i problemi del film arrivano in seguito.
Infatti, la caratterizzazione dei personaggi è la cosa meno riuscita, la ragazza è la classica tipa antipatica, noiosa e distacca, ma ovviamente molto carina, che in questo viaggio scoprirà, di non essere cosi antipatica e noiosa, lui è il tipo di diciottenne da "film", pieno di domande esistenziali sul suo futuro, che sarà anche la voce narrante del film stesso.
Mentre i personaggi statunitensi, cioè la coppia di omosessuali, paradossalmente sarebbero la parte più interessante del film, soprattutto la loro "sotto-trama" di come si sono incontrati, peccato che questa sotto-trama duri poco e non sia approfondita meglio, dico paradossalmente perché in realtà sono il classico stereotipo della coppa liberal e omosessuale statunitense, vista in molti altri film o prodotti televisivi.
Alla fine questo film rimane la classica opera scritta per un pubblico molto giovanile, che riesce a far leva sui classici temi già visti e rivisti, come l'abbandono dell'età adolescenziale per l'età adulta e i rimpianti per quello che si lascia alle spalle, infatti, spesso questi temi sono contestualizzati con la fine del periodo estivo, che per gli adolescenti e giovanissimi è un periodo interminabile e di spensieratezza; ma il tutto probabilmente risulta un po' banalotto per un pubblico più adulto.
Comunque il film in se non è neanche malissimo, fatto da uno dei migliori registi italiani in circolazione e anche uno dei meno provinciali, tanto che la scelta di usare praticamente per tutto il film la lingua inglese, con i sottotitoli in italiano, l'ho trovata una scelta coraggiosa, visto i mal di pancia che ancora molti italiani anche giovani si fanno venire quando devono leggere i sottotitoli, ma danno al film di certo una maggiore internalizzazione.
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dannymilan22
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giovedì 15 settembre 2016
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buon road movie estivo con alcuni buchi narrativi
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Quello di Muccino è un film che desidera dare nuova verve al cinema italiano. La produzione italo-americana si vede eccome. Interessante il fatto di aver mantenuto la lingua inglese per quasi tutta la durata del film. Questo deve farci capire che il film è destinato ai giovani italiani, che nel 2016 devono essere in grado di comprendere l'inglese. A parte questo il film si avvale di un ottimo cast, comprendente buoni attori americani, compreso Scott Bakula.
La narrazione iniziale parte bene e il film sembra quasi una delle classiche fiction italiane. Quando però,compare la coppia gay che ospita i due protagonisti, cambia tutto quanto e la storia assume un altro contesto, diventando molto più seria.
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Quello di Muccino è un film che desidera dare nuova verve al cinema italiano. La produzione italo-americana si vede eccome. Interessante il fatto di aver mantenuto la lingua inglese per quasi tutta la durata del film. Questo deve farci capire che il film è destinato ai giovani italiani, che nel 2016 devono essere in grado di comprendere l'inglese. A parte questo il film si avvale di un ottimo cast, comprendente buoni attori americani, compreso Scott Bakula.
La narrazione iniziale parte bene e il film sembra quasi una delle classiche fiction italiane. Quando però,compare la coppia gay che ospita i due protagonisti, cambia tutto quanto e la storia assume un altro contesto, diventando molto più seria. Viene spiegata la storia della coppia e già questo sconvolge completamente l'andamento della narrazione, facendoci capire che l'Estate addosso non è il solito teen-movie. Vengono affrontate tematiche ancora molto discusse in Italia, quali l'essere gay e l'omofobia(quest'ultima attraverso il personaggio di Maria). In un mese la ragazza cambia completamente il suo carattere e si lascia trasportare dalle emozioni, anche quelle che non aveva mai provato.
Il film è pieni di buchi narrativi e il tempo sembra sospeso. Quello che doveva essere un soggiorno di quattro giorni a S. Francisco diventa un mese in America. Tra S. Francisco, New Orleans, Cuba e New York i giovani protagonisti vivranno un'estate indimenticabile, che non dimenticheranno mai. Un fatto strano è che i protagonisti non vadano neanche a trovare Vulcano, il ragazzo strafumato che li aveva inviati. Questo a dimostrazione del fatto che il film sia più incentrato sui quattro personaggi. Le scene in cui Marco vive le sue personali esperienze sessuali ci fa capire che il target del film sia quello dei giovani adulti(over 16). L'estate addosso è un viaggio surreale con buone idee che poteva essere sviluppato meglio, magari introducendo altri personaggi per rendere la storia più divertente, magari sfruttando il personaggio di Vulcano. Come gli ultimi film americani anche l'Estate addosso non presenta l'happy ending, forse perchè le cose provate da Marco e Maria sono troppo uniche per durare nella vita reale.
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