Frantz

Acquista su Ibs.it   Dvd Frantz   Blu-Ray Frantz  
   
   
   
lbavassano domenica 25 settembre 2016
obiettivo, alto, pienamente centrato Valutazione 4 stelle su cinque
48%
No
52%

Punta molto in alto l'ultimo film di Ozon, con scelte stilistiche e narrative che mi hanno ricordato innanzitutto Truffaut, i suoi amori folli ed impossibili, ma anche Hitchcock ("La donna che visse due volte", specificamente per le scene al museo e le atmosfere sonore, ma non solo), ed ancora Haneke, in certi primi piani implacabilmente fissati dal rigore del bianco e nero ("Il nastro bianco"). Punta molto in alto uscendo dalla dimensione esclusivamente privata e dalle tempeste in un bicchier d'acqua di troppi suoi film (ma forse sarebbe più appropriato parlare di tempeste in un calice di champagne, considerato lo status sociale usualmente privilegiato dal regista. [+]

[+] lascia un commento a lbavassano »
d'accordo?
vanessa zarastro sabato 8 ottobre 2016
approfondire particolarmente la fotografia perché Valutazione 4 stelle su cinque
49%
No
51%

Frantz è un bel film, apparentemente delicato, che tratta temi importanti come l’amore, la guerra e la morte. Ma parla anche di bugie, di tradimenti, di sensi di colpa e di egocentrismi.
Siamo agli inizi degli anni ‘20 in Sassonia a Quedlinburg, una cittadina di circa 20.000 abitanti alla fine della Prima Guerra Mondiale. Gli uomini e le donne piangono i propri giovani morti al fronte e soffrono per la guerra persa. La famiglia del dott. Hoffmeister è ancora in lutto per Frantz, il figlio ventiquattrenne morto in battaglia. Il padre, la madre e la fidanzata Anna (la bellissima e brava Paula Beer) non escono più da casa se non per andare a portare i fiori al cimitero su una tomba “simbolica” perché il corpo di Frantz non è stato ritrovato. [+]

[+] lascia un commento a vanessa zarastro »
d'accordo?
giulio n. martedì 6 dicembre 2016
in risposta a aldo marchioni Valutazione 0 stelle su cinque
0%
No
100%

 Il cinema postmoderno è interamente stipato di citazioni ed intriso di elementi del passato. Come hai giustamente scritto, Caro Aldo, Il Cielo sopra Berlino di Wenders ne è un valido esempio ma ne potremmo fare altri anche più vecchi, solo per dirne due: Il mago di Oz di Victor Fleming del 1939 e Scala al paradiso di Michael Powell e Emeric Pressburger del 1946 (al quale lo stesso Wenders per il film sopracitato si è molto ispirato). Sono d'accordo quando dici che ci sono dei “Maestri” che inventano tecniche a cui altri si ispirano, l'intero Manierismo italiano riprendeva e si rifaceva a tecniche ed elementi cari ai grandi artisti del passato. [+]

[+] lascia un commento a giulio n. »
d'accordo?
francesco2 mercoledì 15 marzo 2017
per un amico in più Valutazione 0 stelle su cinque
0%
No
100%

Ozon è tornato, a dirla male, sul tema del doppio (cos'è, poi?) A dirla, speriamo, meglio,
concentra la propria attenzione sulla coesistenza di due livelli di lettura: quello tra finzione
e realtà era già stato esplorato in "Swimming Pool", ma ha trovato un compimento 
definitivo nel bellissimo "Nella casa". Ma, pensandoci bene, questi erano tentativi più 
espliciti -sic-, : in "Giovane e bella", per esempio,  -la ragazza recitava un ruolo un poco di 
fronte a tutti, forse persino nei confronti di sé stessa.
Senza svelare troppo su questo ultimo lavoro,  "chi mente a chi",è tutt'altro che una 
domanda oziosa. [+]

[+] lascia un commento a francesco2 »
d'accordo?
domenico astuti martedì 11 ottobre 2016
un remake che merita Valutazione 4 stelle su cinque
44%
No
56%

Regista non ancora cinquantenne e assai prolifico con i suoi quindici tra corti e mediometraggi e ben sedici film all’attivo.   Nella sua ricerca di temi e di stili è passato dalla Trilogia del Lutto a vari generi cinematografici come il grottesco, la commedia, il giallo, il musical fino al melodramma; passando dall’ambientazione da inizi Novecento, agli Anni Settanta, all’attualità. Scrivendo sceneggiature originali ma anche traendo da romanzi e pièce teatrali i suoi script. Bisogna dire che è un regista apprezzabile per bisogno di ricerca, che spazia i suoi interessi e curiosità da storie di bambini che osservano gli adulti a quelle di fragili identità sessuali, dall’amore dichiarato a quello equivoco, da storie di donne incinte a ragazze che si prostituiscono, a fatti criminali. [+]

[+] bella critica (di ralphscott)
[+] lascia un commento a domenico astuti »
d'accordo?
alirusso sabato 5 novembre 2016
non gradito Valutazione 0 stelle su cinque
11%
No
89%

Io non consiglio questo film innanzitutto per il motivo della riproduzione in bianco e nero, solo pochissime scene sono state girate a colori . La storia è molto complessa e in certi punti anche noiosa . Per esperienza personale sconsiglio vivamente questo film al pubblico più giovane, poiché i miei due figli, già abituati a film abbastanza complessi si sono parecchio annoiati . Un altro motivo per cui sconsiglio la visione di questo film è il frequente cambio di lingua che mi ha confuso notevolmente . Inoltre gli attori sono di capacità mediocre e secondo me non sono stati in grado di ricoprire il ruolo del personaggio che dovevano rappresentare. Il film è anche stato eccessivamente lungo e pesante. [+]

[+] lascia un commento a alirusso »
d'accordo?
gpistoia39 sabato 1 ottobre 2016
a volte meglio la menzogna Valutazione 4 stelle su cinque
0%
No
100%

Un film quasi struggente e intrigante, molto bello che non lascia spazio al sentimentalismo o al lieto fine. Così è proprio come nella vita, non tutto ciò che vogliamo o desideriamo si avvera. La tristezza per Anna resta tale, Adrien ha già trovato una soluzione alla sua vita: bella residenza, madre ricca, fidanzata che lo accetta. Lui aveva solo bisogno di scaricare un po' di senso di colpa, e lo vuol fare proprio mettendo addosso ai genitori di Franz ulteriore angoscia, l'angoscia della certezza del come e dove e per mano di chi il loro figlio è morto. Ha ragione Anna ad impedire che Adrien racconti tutto ai genitori di Franz, meglio la menzogna, la millantata amicizia parigina prima della guerra. [+]

[+] lascia un commento a gpistoia39 »
d'accordo?
flyanto lunedì 26 settembre 2016
un'assenza sempre presente Valutazione 4 stelle su cinque
24%
No
76%

Francois Ozon ritorna in questi giorni nelle sale cinematografiche con "Frantz", una pellicola la cui storia si svolge agli inizi del XX secolo e, precisamente nel 1919, appena terminata la Prima Guerra Mondiale. Frantz è il nome del giovane soldato tedesco ucciso nel corso del conflitto dai francesi e nel cui ricordo ormai vivono sia i genitori che la giovane ragazza sua promessa sposa. Questa, rimasta al mondo senza più alcun legame affettivo, in pratica stata è stata "adottata" come una figlia dai suoi mancati suoceri e tutti i giorni si reca sulla tomba del defunto sposo a portargli dei fiori. Qui, nel corso delle giornate, ella incontra un giovane francese che parrebbe aver conosciuto il suddetto Frantz in vita e che anch'egli ormai vive nel dolore e nel ricordo dell'amico scomparso tragicamente. [+]

[+] lascia un commento a flyanto »
d'accordo?
jack38 sabato 1 ottobre 2016
ondeggia tra bugie e perdono Valutazione 3 stelle su cinque
0%
No
100%

Saranno contenti i sostenitori del perdono da una parte e delle bugie a fin di bene dall'altra. Il film è un'alternanza tra le contraddizioni dell'essere umano, la cui moralità è sorretta da un sottile equilibrio pronto a spezzarsi quando la realtà dei sentimenti e della quotidianeità prende il sopravvento. L'uomo che tende a serbare rancore nei confronti dei nemici è pronto ad assumersi le responsabilità delle proprie azioni quando l'analisi diventa cruda e nuda. Tende a dimenticare il dolore e a voltare pagina, anzi a costruire la prorpia serenità nel percorso di superamento della sofferenza. Il film di Ozon stimola la riflessione dello spettatore e in fondo lascia un messaggio di speranza, fratellanza, di buoni sentimenti. [+]

[+] lascia un commento a jack38 »
d'accordo?
domenico astuti martedì 27 settembre 2016
un film delicato e accurato ma non un capolavoro Valutazione 3 stelle su cinque
0%
No
100%

Abbiamo visto “ Frantz “ regia di François Ozon. Regista non ancora cinquantenne e assai prolifico con i suoi quindici tra corti e mediometraggi e ben sedici film all’attivo. Nella sua ricerca di temi e di stili è passato dalla Trilogia del Lutto a vari generi cinematografici come il grottesco, la commedia, il giallo, il musical fino al melodramma; passando dall’ambientazione da inizi Novecento, agli Anni Settanta, all’attualità. Scrivendo sceneggiature originali ma anche traendo da romanzi e pièce teatrali i suoi script. Bisogna dire che è un regista apprezzabile per bisogno di ricerca, che spazia i suoi interessi e curiosità da storie di bambini che osservano gli adulti a quelle di fragili identità sessuali, dall’amore dichiarato a quello equivoco, da storie di donne incinte a ragazze che si prostituiscono, a fatti criminali. [+]

[+] lascia un commento a domenico astuti »
d'accordo?
pagina: « 1 2 3 »
Frantz | Indice

Recensioni & Opinionisti Premi
Multimedia Shop & Showtime
MYmovies
Marzia Gandolfi
Pubblico (per gradimento)
  1° | writer58
  2° | kimkiduk
  3° | nalipa
  4° | figliounico
  5° | rampante
  6° | angelo umana
  7° | robert1948
  8° | fabiofeli
  9° | tavololaici
10° | francesco2
11° | vanessa zarastro
12° | giulio n.
13° | alex2044
14° | lbavassano
15° | domenico astuti
16° | alirusso
17° | gpistoia39
18° | jack38
19° | flyanto
20° | domenico astuti
21° | domenico astuti
22° | giulio n.
23° | maurizio d
Festival di Venezia (1)
European Film Awards (3)
Cesar (11)


Articoli & News
Link esterni
Shop
DVD
Uscita nelle sale
giovedì 22 settembre 2016
Scheda | Cast | News | Trailer | Poster | Foto | Frasi | Rassegna Stampa | Pubblico | Forum | Shop |
prossimamente al cinema Film al cinema Novità in dvd Film in tv
Altri prossimamente » Altri film al cinema » Altri film in dvd » Altri film in tv »
home | cinema | database | film | uscite | dvd | tv | box office | prossimamente | colonne sonore | Accedi | trailer | TROVASTREAMING |
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies® // Mo-Net All rights reserved. P.IVA: 05056400483 - Licenza Siae n. 2792/I/2742 - credits | contatti | redazione@mymovies.it
Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso
pubblicità