davide
|
venerdì 22 aprile 2016
|
una strage di lupi
|
|
|
|
Questo film non mi è piaciuto per nulla, è lento e noioso.
Le uniche note positive sono il meraviglioso paesaggio con le varie inquadrature mozzafiato e il carattere selvatico del lupetto che nonostante tutto rimane sempre fedela alla sua natura.
Per il resto il film non riesce a decollare, la storia d'amore è scialba come l'amicizia tra i due giovani e per tutto il film, dall'inizio alla fine, c'è solo lo sterminio dei lupi.
|
|
[+] lascia un commento a davide »
[ - ] lascia un commento a davide »
|
|
d'accordo? |
|
davide
|
venerdì 22 aprile 2016
|
una mattanza di lupi
|
|
|
|
Questo film, per me è decisamente noioso e lento, posso capire l'amicizia che lega il ragazzo al lupo, anche se il cucciolo è stato catturato, l'ambientazione e il riferimento storico, il progresso che deve avanzare, ma il film non prende mai il decollo, la storia d'amore è lasciata ai margini così come l'amicizia tra i due giovani, si nota solo la caccia e l'uccisione dei lupi dal primo all'ultimo dall'inizio alla fine del film, non ho trovato altro.
|
|
[+] lascia un commento a davide »
[ - ] lascia un commento a davide »
|
|
d'accordo? |
|
massimo 49
|
giovedì 18 febbraio 2016
|
tornano i silenzi dell'immensità
|
|
|
|
InIn un mondo ormai stravolto in luna park, eccoci immersi a contatto con la nostra cara madre Terra. Tornano i silenzi dell'immensità, il soffio del vento, la paura ancestrale dei predatori: i lupi. Il loro ululato è ben poca cosa rispetto alla cattiveria dell'uomo che pianifica stragi, carestie, violenze contro innocenti, lavaggi dei cervelli, annientamenti di civiltà. Eccoci finalmente davanti al lupo che ci fissa negli occhi, come per leggere la nostra anima. Un animale che incute terrore ma che è tenero con i suoi simili... Che Iddio ci dia la forza di conservare la Natura. Finchè questa non sarà completamente annientata, c'è speranza. L'uomo può redimersi ed ogni specie troverà il suo posto nel mondo, nell'equilibrio divino e per dar conforto all'uomo stesso nella sua disperazione di vivere sopraffatto dall'ingiustizia.
[+]
InIn un mondo ormai stravolto in luna park, eccoci immersi a contatto con la nostra cara madre Terra. Tornano i silenzi dell'immensità, il soffio del vento, la paura ancestrale dei predatori: i lupi. Il loro ululato è ben poca cosa rispetto alla cattiveria dell'uomo che pianifica stragi, carestie, violenze contro innocenti, lavaggi dei cervelli, annientamenti di civiltà. Eccoci finalmente davanti al lupo che ci fissa negli occhi, come per leggere la nostra anima. Un animale che incute terrore ma che è tenero con i suoi simili... Che Iddio ci dia la forza di conservare la Natura. Finchè questa non sarà completamente annientata, c'è speranza. L'uomo può redimersi ed ogni specie troverà il suo posto nel mondo, nell'equilibrio divino e per dar conforto all'uomo stesso nella sua disperazione di vivere sopraffatto dall'ingiustizia. Uno splendido film, da proiettare nelle scuole.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a massimo 49 »
[ - ] lascia un commento a massimo 49 »
|
|
d'accordo? |
|
savross85
|
giovedì 22 ottobre 2015
|
bello ma non il migliore di arnaud
|
|
|
|
Non è a mio avviso il miglior Arnaud, del quale ho preferito altri film (L'orso e Il nome della rosa su tutti). In realtà forse sono stato influenzato anche dalla lettura preventiva del romanzo, un vero e proprio capolavoro. Tuttavia trattasi sempre di un film che merita e deve essere visto. La fotografia e, soprattutto la scenografia, meritano davvero, così come i lupi. Il regista dimostra di avere ancora tanto da dire, il 3D esalta i paesaggi e gli animali (ma anche visto in DVD sul piccolo schermo la pellicola merita). Una storia che dimostra come l'armonia e gli equilibri della natura non vanno rotti. In sostanza forse il messaggio passa migliore (ma anche la trama, così come le emozioni) tra le pagine del libro, anche se questa trasposizione cinematografica non è affatto da buttar via.
[+]
Non è a mio avviso il miglior Arnaud, del quale ho preferito altri film (L'orso e Il nome della rosa su tutti). In realtà forse sono stato influenzato anche dalla lettura preventiva del romanzo, un vero e proprio capolavoro. Tuttavia trattasi sempre di un film che merita e deve essere visto. La fotografia e, soprattutto la scenografia, meritano davvero, così come i lupi. Il regista dimostra di avere ancora tanto da dire, il 3D esalta i paesaggi e gli animali (ma anche visto in DVD sul piccolo schermo la pellicola merita). Una storia che dimostra come l'armonia e gli equilibri della natura non vanno rotti. In sostanza forse il messaggio passa migliore (ma anche la trama, così come le emozioni) tra le pagine del libro, anche se questa trasposizione cinematografica non è affatto da buttar via.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a savross85 »
[ - ] lascia un commento a savross85 »
|
|
d'accordo? |
|
liuk!
|
sabato 19 settembre 2015
|
splendido
|
|
|
|
L'infinita guerra tra l'uomo ed il lupo rivissuta tra i panorami mozzafiato della steppa mongola. Un film duro ma pieno di emozioni.
Semplicemente meraviglioso.
|
|
[+] lascia un commento a liuk! »
[ - ] lascia un commento a liuk! »
|
|
d'accordo? |
|
ashfaq1993
|
martedì 25 agosto 2015
|
bello e interessante
|
|
|
|
premessa che non ho letto il libro e non ero a conoscenza della sua esistenza, ma mi astengo e valuto esclusivamente il film.
Un ottimo lavoro, il titolo è molto attraente, ipnotizzante e costringe a vederlo. attori bravi e i principali protagonisti sono davvero impeccabili:i lupi.
L'ambiente e quasi fantasioso talmente è bello. consiglio vivamente a tutti di vederlo.
|
|
[+] lascia un commento a ashfaq1993 »
[ - ] lascia un commento a ashfaq1993 »
|
|
d'accordo? |
|
alexander 1986
|
martedì 14 luglio 2015
|
un buon lupo cinese
|
|
|
|
Cina, 1967. È tempo di Rivoluzione culturale e molti studenti, rigorosamente gioiosi, salutano le famiglie per andare a vivere una sana vita di stenti nelle campagne della Cina più profonda. Fra questi Chen Zhen, smanioso di unirsi agli allevatori seminomadi della Mongolia interna. Grazie alla guida di uno stereotipato vecchio saggio alla Confucio, il ragazzo imparerà a conoscere una realtà ignota e più profonda della sua "superficiale" istruzione universitaria. Apprenderà in particolare la vera natura dei lupi, non assassini spietati bensì nobili custodi di ciò che esiste.
Tratto da un romanzo di Jian Rong, a quanto sembra il maggior bestseller in Cina dopo il 'Libretto rosso' di Mao (dato ovviamente da prendere con i guanti).
[+]
Cina, 1967. È tempo di Rivoluzione culturale e molti studenti, rigorosamente gioiosi, salutano le famiglie per andare a vivere una sana vita di stenti nelle campagne della Cina più profonda. Fra questi Chen Zhen, smanioso di unirsi agli allevatori seminomadi della Mongolia interna. Grazie alla guida di uno stereotipato vecchio saggio alla Confucio, il ragazzo imparerà a conoscere una realtà ignota e più profonda della sua "superficiale" istruzione universitaria. Apprenderà in particolare la vera natura dei lupi, non assassini spietati bensì nobili custodi di ciò che esiste.
Tratto da un romanzo di Jian Rong, a quanto sembra il maggior bestseller in Cina dopo il 'Libretto rosso' di Mao (dato ovviamente da prendere con i guanti). Dopo 'L'orso' (1988) e 'Due fratelli' (2004), Annaud torna alla sua innata fascinazione per il mondo naturale e in particolare degli animali. Anche se in quest'ultima pellicola si respira anche l'altra sua inclinazione, ovvero quella spirituale trasposta nel famosissimo 'Sette anni in Tibet' (1997). Fra tutti questi, 'L'ultimo lupo' appare il meno riuscito nonostante i quattro anni di lavorazione. E non perché qui, rispetto agli esempi precedenti, la magica antropomorfizzazione degli amici a quattro zampe appaia meno riuscita. A pesare è soprattutto la produzione cinese, con il vincolo che essa comporta: non far passare mai il Partito in cattiva luce. La Rivoluzione culturale diventa quindi una gita fuori porta, la saggezza campagnola supera quella cittadina occidentalizzata, i funzionari locali sono notoriamente str***i - nessuno l'ha mai nascosto - ma fanno quel che ritengono giusto e comunque sono 'corretti' dall'Alto. Lo spazio narrativo a disposizione di Annaud si riduce a uno spiraglio utilizzato alla meno peggio ossia con una garbata favoletta sull'amicizia tra un giovane e un lupetto. Racconto di formazione classico, al termine del quale Chen diventa un buon uomo cinese e il lupo un buon lupo mongolo. Tutto confluisce nella Natura e nella politica di regime.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a alexander 1986 »
[ - ] lascia un commento a alexander 1986 »
|
|
d'accordo? |
|
delfinoocchiblu
|
domenica 3 maggio 2015
|
emozione
|
|
|
|
Bella storia ma lascia un amaro in bocca per molti giorni per chi ha avuto in casa un lupo...non è facile accettare certe scelte
|
|
[+] lascia un commento a delfinoocchiblu »
[ - ] lascia un commento a delfinoocchiblu »
|
|
d'accordo? |
|
f.palazzi
|
sabato 25 aprile 2015
|
insignificante,diseducativo,brutta idea di annaud
|
|
|
|
Film violento e insignificante.Il tutto ruota su macabre tradizioni nomadi e scene atroci che fanno di questo film un film orrendo,per di più noioso.Annaud , ci ha voluto presentare in questo film una società in cui far del male agli animali è una cultura (poveri animali,quando ho visto certe scene mi sono dispiaciuto troppo...).Film con contesti paesaggistici e animali come questo, dovrebbero inviare al pubblico un messaggio educativo,ma questo film di educativo non ha assolutamente nulla.Della vera storia del film (ovvero il rapporto uomo-lupo) non n'è rimasto poi molto ,se non lo svenevole finale,che forse è l'unico che si salva,per pochi secondi non di più.
[+]
Film violento e insignificante.Il tutto ruota su macabre tradizioni nomadi e scene atroci che fanno di questo film un film orrendo,per di più noioso.Annaud , ci ha voluto presentare in questo film una società in cui far del male agli animali è una cultura (poveri animali,quando ho visto certe scene mi sono dispiaciuto troppo...).Film con contesti paesaggistici e animali come questo, dovrebbero inviare al pubblico un messaggio educativo,ma questo film di educativo non ha assolutamente nulla.Della vera storia del film (ovvero il rapporto uomo-lupo) non n'è rimasto poi molto ,se non lo svenevole finale,che forse è l'unico che si salva,per pochi secondi non di più. Ciò che mi ha fatto odiare cosi tanto questo film sono state le atroci abitudini degli uomini del luogo che uccidendo quei poveri animali fanno ben capire che non hanno il minimo senso della sensibilità.Del resto il film va avanti a colpi di scena e sobbalzi di volume,con qualche bel tratto fotografico,ma sembra un lungo documentario splatther ornato da soundtracks altamente mielosi.
Annaud non si è manco fermato un momento a pensare che il suo film (evitabilissimo) avrebbe potuto nuocere ai più sensibili.L'ultimo lupo è un film prodotto esclusivamente a uso commerciale,senza un messaggio ben preciso,ed è anche poco interessante.Diseducativo. Sconsiglio a tutti di vedere questo film spazzatura,che vi farà rimanere con l'amaro in bocca.Brutto film. Giusto perchè i paesaggi sono belli metto un voto ,ma non meriterebbe neanche quello.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a f.palazzi »
[ - ] lascia un commento a f.palazzi »
|
|
d'accordo? |
|
sabatux
|
domenica 19 aprile 2015
|
un libro grandioso, un film mediocre
|
|
|
|
Ho letto e amato il libro da cui è tratto il film, ho comunque cercato di andare al cinema con la mente libera dal confronto. Casualmente il film perde il filo e il significato proprio quando comincia (guidato anche da una vena buonista) a distaccarsi dall'originale cartaceo e questo è stato notato anche dalle persone che erano con me che non avevano letto "il Totem del lupo".
So perfettamente che cinema e letteratura parlano due lingue diverse ed infatti ho apprezzato il primo tempo: registicamente curato, perfetto nel ritmo e una giusta sintesi di avvenimenti importanti.
Ho trovato forzata la storia d'amore, piazzata lì come a dire che non si possa fare un film oggi senza mettercene una anche solo sullo sfondo.
[+]
Ho letto e amato il libro da cui è tratto il film, ho comunque cercato di andare al cinema con la mente libera dal confronto. Casualmente il film perde il filo e il significato proprio quando comincia (guidato anche da una vena buonista) a distaccarsi dall'originale cartaceo e questo è stato notato anche dalle persone che erano con me che non avevano letto "il Totem del lupo".
So perfettamente che cinema e letteratura parlano due lingue diverse ed infatti ho apprezzato il primo tempo: registicamente curato, perfetto nel ritmo e una giusta sintesi di avvenimenti importanti.
Ho trovato forzata la storia d'amore, piazzata lì come a dire che non si possa fare un film oggi senza mettercene una anche solo sullo sfondo.
Il finale, al quale si arriva dopo una parte non completamente coinvolgente e povera di ritmo, è frettoloso e tradisce totalmente l'anima della storia: in questo credo abbia pesato anche che il film sia prodotto in parte dalla cina, e l'immagine del governo cinese che ne esce non è negativa come dovrebbe ma riabilitata da una sfumatura buonista. Sembra quasi che sul finale il regista abbia perso il coraggio con il quale aveva raffigurato gli avvenimenti nella prima parte del film.
I paesaggi, musiche e la bravura degli attori e di Annaud nel riprendere natura ed animali portano un film inconcludente ad una sufficenza scarsa presa proprio grazie a questi fattori.
Mi è dispiaciuto molto e il film ha il sapore amaro di occasione e potenziale sprecati.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a sabatux »
[ - ] lascia un commento a sabatux »
|
|
d'accordo? |
|
|