nanni
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giovedì 7 luglio 2016
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tra la terra e il cielo
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L'India, con la sua crescita economica tumultuosa degli ultimi anni ha generato nelle giovani generazioni aspettative di cambiamento inimmaginabili fino a pochi decenni fa. Allo stesso tempo sottosviluppo e povertà sono ancora determinate , oltre che dalla vastità del territorio e dalla demografia esplosiva, soprattutto dal primato del binomio caste/induismo responsabili del delicato equilibrio sociale di stampo, diciamo così, medievale e della conseguente drammatica arretratezza culturale. E' dentro questa cornice e nella città più rappresentativa (Varanasi) delle insormontabili contradizioni tra l'esigenza di modernità delle giovani generazioni e la ferrea oppressione delle tradizioni che il bellissimo film di Neeraj Ghaywan narrandoci le tragiche storie d'amore di Devi e Deepak ci racconta le dure unicità di quel mondo.
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L'India, con la sua crescita economica tumultuosa degli ultimi anni ha generato nelle giovani generazioni aspettative di cambiamento inimmaginabili fino a pochi decenni fa. Allo stesso tempo sottosviluppo e povertà sono ancora determinate , oltre che dalla vastità del territorio e dalla demografia esplosiva, soprattutto dal primato del binomio caste/induismo responsabili del delicato equilibrio sociale di stampo, diciamo così, medievale e della conseguente drammatica arretratezza culturale. E' dentro questa cornice e nella città più rappresentativa (Varanasi) delle insormontabili contradizioni tra l'esigenza di modernità delle giovani generazioni e la ferrea oppressione delle tradizioni che il bellissimo film di Neeraj Ghaywan narrandoci le tragiche storie d'amore di Devi e Deepak ci racconta le dure unicità di quel mondo. Ci racconta di giovani in cammino dentro un percorso di emancipazione, complicatissimo, duro, spesso dagli esiti tragici, e soprattutto, con il bellissimo finale rivelatore dei misteri e delle magie della vita, non necessariamente in senso "illuministico/occidentale". Poetico, commovente, illuminante. Da vedere e............rivedere!!!!!ciao nanni
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carlo276
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martedì 14 giugno 2016
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incontro tra opposti e la legge del karma
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Un film poetico, che descrive le storie di due coppie opposte: l'una incentrata sull'amore che si manifesta attraverso i sensi, l'altra gioca sulla magia poetica della tenerezza. Entrambe queste coppie sono costituite da un personaggio forte e uno debole: nella prima storia lei appare sola, ma forte e determinata, lui invece, non ha il coraggio di affrontare la sua prova e gli effetti di quello che lui stesso ha prodotto e questo lo porta al suicidio; nella seconda storia lui, studioso, disciplinato e circondato da amici affettuosi, valori che gli danno forza e lei che, nonostante a parole voglia sfidare le leggi morali legate alle differenti caste, mostra in realtà più di una fragilità che la porta a non avere la forza di sfidare le convenzioni e il destino la fa soccombere.
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Un film poetico, che descrive le storie di due coppie opposte: l'una incentrata sull'amore che si manifesta attraverso i sensi, l'altra gioca sulla magia poetica della tenerezza. Entrambe queste coppie sono costituite da un personaggio forte e uno debole: nella prima storia lei appare sola, ma forte e determinata, lui invece, non ha il coraggio di affrontare la sua prova e gli effetti di quello che lui stesso ha prodotto e questo lo porta al suicidio; nella seconda storia lui, studioso, disciplinato e circondato da amici affettuosi, valori che gli danno forza e lei che, nonostante a parole voglia sfidare le leggi morali legate alle differenti caste, mostra in realtà più di una fragilità che la porta a non avere la forza di sfidare le convenzioni e il destino la fa soccombere.
I due protagonisti, quindi, vivono fino in fondo un'effimera felicità, ma soprattutto la sofferenza delle scelte fatte.
Il grande protagonista di questo film è il Karma, sempre presente anche in un'India che mostra un aspetto più moderno, rispetto a quello tradizionale che siamo abituati a vedere e crea i ponti tra le due storie, fino a portare i due protagonisti ad incontrarsi nell'ultima scena.
Il film avrà anche delle imperfezioni, ma i contenuti regalano importanti lezioni. Gli opposti, oltre ad attrarsi, si alternano nel corso del film: vita e morte, giorno e notte, gioia e dolore, solitudine e compagnia, sensualità e tenerezza, coraggio e codardia, solo per citarne alcuni.
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flyanto
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venerdì 10 giugno 2016
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la possibilità di una seconda chance
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Film indiano, "Tra la Terra e il Cielo", ma lontano dall'impostazione delle pellicole di Bollywood costruite con trame più semplici e con danze e canti che si frammezzano ai dialoghi, risulta un'opera altamente poetica e suggestiva. La vicenda, ambientata nella città indiana sacra di Benares, racconta due storie parallele che coinvolgono quattro personaggi. Da una parte c'è una giovane e bella donna che viene catturata ed accusata di prostituzione dalla Polizia locale in quanto sorpresa essersi appartata un pomeriggio in una camera d'albergo con uno studente laureando, conosciuto in rete, il quale per la vergogna arriverà a suicidarsi tagliandosi le vene dei polsi, dall'altra vi è un giovane di umili origini, appena laureato brillantemente in ingegneria, che si innamora, ricambiato, di una ragazza che però appartiene ad una casta sociale molto più elevata della sua.
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Film indiano, "Tra la Terra e il Cielo", ma lontano dall'impostazione delle pellicole di Bollywood costruite con trame più semplici e con danze e canti che si frammezzano ai dialoghi, risulta un'opera altamente poetica e suggestiva. La vicenda, ambientata nella città indiana sacra di Benares, racconta due storie parallele che coinvolgono quattro personaggi. Da una parte c'è una giovane e bella donna che viene catturata ed accusata di prostituzione dalla Polizia locale in quanto sorpresa essersi appartata un pomeriggio in una camera d'albergo con uno studente laureando, conosciuto in rete, il quale per la vergogna arriverà a suicidarsi tagliandosi le vene dei polsi, dall'altra vi è un giovane di umili origini, appena laureato brillantemente in ingegneria, che si innamora, ricambiato, di una ragazza che però appartiene ad una casta sociale molto più elevata della sua. Mentre la prima protagonista, dopo essere stata rimessa in libertà, vive la propria esistenza col rimorso per la morte del suo compagno nonchè oppressa e dedita, insieme al modesto padre, ad estinguere l'oneroso debito che ha contratto col funzionario corrotto della Polizia al fine di non venire pubblicamente denunciata, il secondo protagonista nel frattempo vive la propria storia d'amore felicemente sino al giorno in cui casualmente apprende della morte della sua amata per un incidente stradale. Da questo momento in poi i suddetti personaggi vivranno i loro giorni lottando contro un destino avverso fino a quando, incontratisi per caso, per loro non si aprirà un barlume di speranza per un'esistenza, forse, insieme e migliore.....
Quello che maggiormente costituisce il valore di questo film è sicuramente la regia che, nitida e precisa, affronta delle tematiche contemporanee in maniera quanto mai realistica e delicata allo stesso tempo. L'India è un paese ancor oggi molto legato alle tradizioni, alle superstizioni e nello stesso tempo si sta evolvendo grazie all'operosità ed alla buona volontà di giovani che sempre più accrescono il proprio livello culturale, ciò nonostante, il regista Neeraj Ghaywan mette in evidenza quanto ad una certa modernità di pensiero si contrapponga fortemente la tradizione interferendo, regolando e influenzando in maniera preponderante la vita dei singoli individui. I giovani protagonisti di "Tra la Terra e il Cielo" sono, infatti, dei giovani moderni, colti e con un'immensa voglia di riscatto sia sociale che culturale, ma vengono allo stesso tempo invischiati e condizionati dalle tradizioni, da leggi "superiori" che sempre hanno governato il paese sia a livello politico-sociale che propriamente di fatto. Solo grazie alla forte e quanto mai determinata volontà delle generazioni contemporanee, che però non sono esimiate da dover sopportare anche dei grossi sacrifici, sembrerebbe possibile un netto "affrancamento" da un contesto di regole ormai più che superate.
Interessante e pertanto consigliabile.
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zarar
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mercoledì 15 giugno 2016
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come è difficile passare il fiume
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In India passato e presente, tradizione e modernità coesistono e si sovrappongono senza nessuna reale integrazione, con esiti spesso drammatici, soprattutto per i giovani disperatamente e naturalmente proiettati verso il futuro. Sullo sfondo di un paese a metà tra immenso caravanserraglio e Inferno dantesco, l’India dei roghi mortuari sulla riva del Gange, delle abitazioni e degli ufficetti miserevoli, dei luna-park tutti luci sgargianti e cartapesta, in cui l’unico segno di modernità sembra il mondo virtuale degli smart phones, dei computer, dei social networks, si snodano le storie parallele di Devi (Richa Chadda) e Deepak (Vicky Kaushal): Devi, una ragazza insieme singolarmente matura e singolarmente sprovveduta, decide di avere la sua prima esperienza di sesso con ragazzo conosciuto in rete, Deepak si innamora pazzamente di una ragazza di casta superiore.
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In India passato e presente, tradizione e modernità coesistono e si sovrappongono senza nessuna reale integrazione, con esiti spesso drammatici, soprattutto per i giovani disperatamente e naturalmente proiettati verso il futuro. Sullo sfondo di un paese a metà tra immenso caravanserraglio e Inferno dantesco, l’India dei roghi mortuari sulla riva del Gange, delle abitazioni e degli ufficetti miserevoli, dei luna-park tutti luci sgargianti e cartapesta, in cui l’unico segno di modernità sembra il mondo virtuale degli smart phones, dei computer, dei social networks, si snodano le storie parallele di Devi (Richa Chadda) e Deepak (Vicky Kaushal): Devi, una ragazza insieme singolarmente matura e singolarmente sprovveduta, decide di avere la sua prima esperienza di sesso con ragazzo conosciuto in rete, Deepak si innamora pazzamente di una ragazza di casta superiore. Due scelte ugualmente destinate al disastro: la prima sfocia nel suicidio del partner e in un ignobile ricatto da parte di un poliziotto corrotto, che rischiano di rovinare Devi e suo padre; la seconda, prima ancora di scontrarsi inevitabilmente contro secoli di barriere sociali ancora tutte vive, è stroncata da un incidente mortale. Sulla pelle dei due ragazzi si scontano duramente le contraddizioni del mondo in cui vivono, ma non tutto è perduto. Nell’ultima scena, fortemente simbolica, Devi e Deepack si incontrano casualmente alla fine sulle rive del Gange, il fiume sacro del passaggio all’altra vita e della rigenerazione. L’uno e l’altra sono lì a chiudere con il passato. Si guardano e si riconoscono senza parlare nella comune infelicità e nella volontà di uscirne. Decidono di traghettare insieme all’altra riva, dove li aspetta, grazie al cielo, non la morte, ma, si spera, una vita nuova e migliore. Il film è originale soprattutto nel cogliere e rappresentare il disagio di giovani che vorrebbero un mondo diverso, e non solo hanno tutto contro, ma loro stessi procedono a tentoni, in atti di ribellione anche insensati e pur testardamente rivendicati, come Devi, o persi nel sogno, come Deepak, crudeli anche con i loro cari nella ricerca ancora incerta di modi e strumenti per rompere schemi secolari. Questo approccio e una sua buona interpretazione da parte dei due attori principali dà verità psicologica a quella che potrebbe essere una parabola dai trasparenti significati e dai facili simboli. C’è poi la luce calda e intensa delle scene, la velocità dell’azione, la maestria degli scorci. Più schematici i personaggi di contorno, superflui alcuni inserti didascalici.
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aldofabrizio
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lunedì 13 giugno 2016
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angoscia con happy end finale.
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Il film inizia con immagini forti che proprio non ti aspetti da un film indiano, e subito è angoscia per la prima coppia. Ancora di più quando si materializza la disonestà della polizia. Fortunatamente a spezzare queste emozioni interviene una seconda storia che mostra i turbamenti di un'altra tenera giovane coppia. Il film procede di pari passo tra angoscia e tenerezza. Finchè una seconda disgrazia colpisce anche i teneri fidanzatini. Ma la vita deve andare necessariamente avanti e, in barba alle tradizioni medievali, si forma alla fine una nuova coppia che obbligatoriamente fa pensare al cambiamento e apertura a una nuova vita libera da usanze millenarie.
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fabiofeli
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mercoledì 22 giugno 2016
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tra caste e social network
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Due storie si intrecciano tra loro nell’ India odierna. Nella prima Devi (Richa Chadda), una giovane donna, cerca un po’ di intimità in un albergo con un coetaneo. Le coppie non spostate per le leggi vigenti in quel paese sono colpevoli di reato se vengono sorprese in un atto sessuale. L’irruzione della polizia nella loro stanza provoca la tragedia: il ragazzo per la paura delle conseguenze della sua azione si chiude nel bagno e si uccide; la vita della ragazza è sconvolta ed irrimediabilmente rovinata, perché viene accusata di istigazione al suicidio. Il padre della ragazza (Sanjai Mishra), in passato insegnante di sanscrito e ormai dedito al piccolo commercio sulle rive del Gange, viene ricattato da un poliziotto corrotto: dovrà sborsare una cifra enorme per salvare la figlia dal carcere.
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Due storie si intrecciano tra loro nell’ India odierna. Nella prima Devi (Richa Chadda), una giovane donna, cerca un po’ di intimità in un albergo con un coetaneo. Le coppie non spostate per le leggi vigenti in quel paese sono colpevoli di reato se vengono sorprese in un atto sessuale. L’irruzione della polizia nella loro stanza provoca la tragedia: il ragazzo per la paura delle conseguenze della sua azione si chiude nel bagno e si uccide; la vita della ragazza è sconvolta ed irrimediabilmente rovinata, perché viene accusata di istigazione al suicidio. Il padre della ragazza (Sanjai Mishra), in passato insegnante di sanscrito e ormai dedito al piccolo commercio sulle rive del Gange, viene ricattato da un poliziotto corrotto: dovrà sborsare una cifra enorme per salvare la figlia dal carcere. Comincia un lungo calvario per pagare la somma e l’uomo prosciugati i suoi risparmi cerca di procurarsi il denaro necessario scommettendo con alterna fortuna sulla abilità dei bambini che recuperano monete nel fiume. Nella seconda storia Deepak (Vicky Kaushal) si innamora di una ragazza vedendola passare per le strade di Benares durante lo “struscio” e riesce a sapere il suo nome grazie alla foto rintracciata su un popolare social network; la conoscenza tra i due infine avviene e nasce una storia d’amore. Deeepak studia ingegneria e sta per laurearsi anche se sarà difficile per lui trovare lavoro e fare una scalata sociale: purtroppo il giovane fa parte della casta che crema i cadaveri, mentre la sua ragazza è di alto rango. La loro unione è impossibile, perché Deepak non verrebbe mai accettato dalla famiglia di lei. La ragazza durante una gita muore in un incidente e il destino si incarica di far incontrare Deepak e Devi …
Il racconto di un Paese contraddittorio, diviso tra valori tradizionali e modernità, tra sacro e profano, si sviluppa con toni delicati. La società indiana ancora strutturata in caste rigidamente separate si scontra con l’egualitarismo generato dall’osmosi e dalla contaminazione culturale provocate dallo sviluppo della comunicazione informatica. Il film oscilla tra la camicia di forza di una realtà che sembra immutabile ed un ingenuo sogno fiabesco nel quale è possibile trovare la felicità grazie a un destino che mette insieme una serie di accadimenti inattesi come i tasselli di un “puzzle”. Leggi e tradizioni superate, impregnate di un puritanesimo soffocante, imprigionano soprattutto la donna in un ruolo subordinato all’uomo, ma ormai non riescono più a fermare l’altra metà del cielo ancorandola alla terra: questo messaggio ottimistico dà valore alla ipellicola. Il film, presentato a Cannes nel 2015, è da vedere.
Valutazione ***
FabioFeli
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anamorfo
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mercoledì 8 giugno 2016
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due film che non dovevano stare in uno
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Due film che non dovevano stare in uno. O rinunciare a qualcosa, se si voleva salvare il finale. Il montaggio alternato tra due storie che devono per forza convergere tra loro è una pessima soluzione narrativa che fa dimenticare e svilisce una buona direzione degli attori e una potente macchina cinematografica. Peccato. Il risultato è un film mediocre perché. L'errore è nella sceneggiatura, una sceneggiatura che non crede nel cinema. Non sono un conoscitore del cinema indiamo, ma temo che questo sia un problema di tutta l'industria cinematografica indiana. Sembra essere ancora legata alle tradizioni popolari della letteratura e dello spettacolo.
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