samanta
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martedì 13 settembre 2022
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il ritorno nel passato ...
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Dany Colllins (Al Pacino) divo rock degli anni '70 40 anni dopo continua una vita dissoluta: alcol, droga, donne una giovane compagna Sophie (Katarina Cas) che lo tradisce con un giovane palestrato. Il suo manager e vecchio amico Frank (Cristopher Plummer) oltre ad avvertirlo che le sue finanze si stanno prosciugando gli consegna una vecchia lettera d'incoraggiamento scritta tanti anni prima da John Lennon. L'uomo decide di cambiare vita e incontra il figlio Tom avuto da una relazione casuale con una donna poi morta e che ha abbandonato appena nato, Tom vive con la moglie Samantha (Jennifer Garner) e il figlio Henry di 7 anni affetto da una disfunzione neurologica. Danny incontra l'ostilità del figlio e della nuora, ma nonostante questo si trasferisce in un Hotel vicino, iscrive il nipote in una costosa scuola speciale, scopre che il figlio ha una grave forma di leucemia ereditata geneticamente dalla madre e lo assiste nelle cure, nel frattempo corteggia Mary bella direttirce dell'albergo (Annette Bening), malgrado ripetuti scontri con il figlio Danny riprende i tour musicali ma scontento della sua prestazione riprende a drogarsi suscitando la contrarietà di Tom e Mary.
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Dany Colllins (Al Pacino) divo rock degli anni '70 40 anni dopo continua una vita dissoluta: alcol, droga, donne una giovane compagna Sophie (Katarina Cas) che lo tradisce con un giovane palestrato. Il suo manager e vecchio amico Frank (Cristopher Plummer) oltre ad avvertirlo che le sue finanze si stanno prosciugando gli consegna una vecchia lettera d'incoraggiamento scritta tanti anni prima da John Lennon. L'uomo decide di cambiare vita e incontra il figlio Tom avuto da una relazione casuale con una donna poi morta e che ha abbandonato appena nato, Tom vive con la moglie Samantha (Jennifer Garner) e il figlio Henry di 7 anni affetto da una disfunzione neurologica. Danny incontra l'ostilità del figlio e della nuora, ma nonostante questo si trasferisce in un Hotel vicino, iscrive il nipote in una costosa scuola speciale, scopre che il figlio ha una grave forma di leucemia ereditata geneticamente dalla madre e lo assiste nelle cure, nel frattempo corteggia Mary bella direttirce dell'albergo (Annette Bening), malgrado ripetuti scontri con il figlio Danny riprende i tour musicali ma scontento della sua prestazione riprende a drogarsi suscitando la contrarietà di Tom e Mary. Ma tutto si ricompone, Tom e Danny aspettano trepidanti dal medico l'esito della terapia e Danny incoraggia il figlio ad essere ottimista: tutto andrà bene.
Il film uscito nel 2014 prende lo spunto da un fatto reale: un musicista che dopo 40 anni gli viene recapitata una lettera di John Lennon, la sceneggiatura e la regia è di Don Gogelman sceneggiatore americano di film noti (Crazy Stupid Love; Last Vegas), qui al suo esordio nella regia (successivamente diresse La vita in un attimo). La pellicola che appartiene al genere della commedia sentimentale ha ha alla base un soggetto originale un divo rock che passati i 60 anni continua a comportarsi come un ragazzo scanzonato che non prende nulla sul serio e continua a mantenre i suoi vizi: droga, alcol e donne. La trama è buona, agile i dialoghi sono simpatici e intelligenti inquadrando bene il personaggio di Danny Collins che grazie alla lettera matura (ma non troppo ...) scoprendo l'importanza degli affetti stabili e la necessità di piantare in qualche modo delle radici stabili sentimentali (con Mary) e di vita. In questo Al Pacino riesce a dare un'interpretazione godibile, senza "gigioneggiare", raffigurando con efficacia una star rock che pur nella terza età piace vivere sopra le righe. Lo affiancano 2 fuoriclasse: Annette Benning una della migliori e versatili attrici americane: Attacco al potere, American Beauty, Terra di confine) e l'impareggiabile Cristopher Plummer veterano del cinema (Tutti insieme appassionatamente, Beautiful Mind, Oscar per Beginners).
Il film si avvale di un'ottima colonna sonora, di bravi comprimari e di una regia efficace che racconta con disinvoltura una storia non banale che fa sorridere e anche commuovere.
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tiziana
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martedì 12 luglio 2022
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al pacino straordinario ****
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Mi è piaciuto molto qs film, ma devo dire che quasi tutta la riuscita si basa sulla straordinaria interpretazione di Al Pacino, che qui davvero supera se stesso. Magnifico attore, in qs film tiene incollati allo schermo con la sua bravura la sua ironia la sua realistica performance. Qui Al Pacino è il film.. Da Oscar
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florentin
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domenica 13 novembre 2016
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al pacino tiene in piedi il film.
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Jennifer Garner era più pimpante in Alias, ma il tempo passa per tutte/i. E poi non è mai stata Rita Hayworth-Gilda, comunque.
Lui, Pacino, è grandioso (anche se con qualche ritocchino): ogni parte lui faccia sembra non recitare- in pochi lo sanno fare. E lei la Benning gli sta a fianco bene, ma se la tira non accettando l'invito a cena di lui. Ma è il copione e lei ci scherza sopra. Plummer riempie ancora lo schermo e non dà tristezza come i suoi due colleghi quasi coetanei in Youth, per dire.
La vicenda è semplice. E finisce bene, come doveva finire. Anche il sarto/costumista di Al è da citare.
Certe volte la tv ti regala qualche piccolo gioiello, specialmente se senza spot pubblicitari pur dovendone pagare l'assenza.
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Jennifer Garner era più pimpante in Alias, ma il tempo passa per tutte/i. E poi non è mai stata Rita Hayworth-Gilda, comunque.
Lui, Pacino, è grandioso (anche se con qualche ritocchino): ogni parte lui faccia sembra non recitare- in pochi lo sanno fare. E lei la Benning gli sta a fianco bene, ma se la tira non accettando l'invito a cena di lui. Ma è il copione e lei ci scherza sopra. Plummer riempie ancora lo schermo e non dà tristezza come i suoi due colleghi quasi coetanei in Youth, per dire.
La vicenda è semplice. E finisce bene, come doveva finire. Anche il sarto/costumista di Al è da citare.
Certe volte la tv ti regala qualche piccolo gioiello, specialmente se senza spot pubblicitari pur dovendone pagare l'assenza....a parte qualche product placement, ormai tuttavia (purtroppo) funzionale al cinema (l'auto coupé rossa da sballo regalata compulsivamente al valletto del parcheggio nemmeno fosse un toy-boy è però bellissima: il modello d'antan da cui deriva lo chiamavano 'Ali di gabbiano').
Infine, sentito con l'attuale doppiaggio un po' spiazzante rispetto al passato uno si chiede perché Giancarlo Giannini non abbia proseguito nel dare lui la voce a Pacino.
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nalipa
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lunedì 16 maggio 2016
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ogni parte per lui é sempre un po' ... stretta!
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Certo la vicenda narrata nel film é ispirata ad una storia vera, ma non narra nulla di particolarmente nuovo ( un genitore inesistente per molto tempo che in preda a sensi di colpa e ad una certa ispirazione decide di conoscere il figlio nato per caso molti anni prima) però ho avuto l'impressione che gli atttori e su tutti ....naturalmente l'immenso Pacino....erano troppo bravi per un film con una sceneggiatura....non saprei.....un pochino debole?
La storia della lettera ricevuta in ritardo............forse avrei puntato di più su questo punto......?
Peccato! Con un cast di tale imponenza conseguire un risultato appena discreto.
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Certo la vicenda narrata nel film é ispirata ad una storia vera, ma non narra nulla di particolarmente nuovo ( un genitore inesistente per molto tempo che in preda a sensi di colpa e ad una certa ispirazione decide di conoscere il figlio nato per caso molti anni prima) però ho avuto l'impressione che gli atttori e su tutti ....naturalmente l'immenso Pacino....erano troppo bravi per un film con una sceneggiatura....non saprei.....un pochino debole?
La storia della lettera ricevuta in ritardo............forse avrei puntato di più su questo punto......?
Peccato! Con un cast di tale imponenza conseguire un risultato appena discreto.
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giordano 87
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giovedì 10 marzo 2016
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al pacino da oscar
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Il film in se per se non è niente di nuovo, la forza di Danny Collins sta proprio nella performance di Al pacino che dimostra subito che lui è come il vino... più invecchia e più diventa buono! brillante proprio alla Pacino,gesticola e si muove come solo lui sa fare... davvero un peccato che L'academy non si sia accorta di lui in questo film. Grande interpretazione.
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no_data
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martedì 9 febbraio 2016
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molto bello !
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Un Al Pacino da Oscar......come anche la Annette Bening....da non perdere !!
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