Si pronunciava come un film molto promettente il nuovo dramma famigliare firmato Araki, che tratta della misteriosa sparizione di una madre (Eva Green) e dell'impatto che questo evento ha nella vita della figlia dolescente Kat (Shailene Woodley). Purtroppo però la pellicola si perde sin da subito, risultando più un teen movie dal debole impatto emotivo e visivo, incentrato quasi esclusivamente sul personaggio di Kat, attorno al quale viene tessa la trama (abbastanza inconsisente) di questa pellicola.
Lo stesso personaggio di Kat risulta abbastanza antipatico sin dalle prime scene dove attraverso dei flashback ci introduce il personaggio della madre; una fragile e solitaria donna la quale e' costretta ad assistere allo sgretolarsi di tutta la sua vita e aspettative, una dopo l'altra, appena sposata.
Incatenata al lavoro domestico-casalingo, la donna vedeva trascorrere le giornate come un vero calvario. Stufa del marito e del lavoro domestico Eva, inizia ad avere un rapporto teso anche con la figlia adolescente, la quale si sente di più soffocata dalla presenza di una madre amorevole ma altrettanto oppressiva. Kat si sente costanteente giudicata in tutti i suoi passi: la scelta delle amiche, il ragazzo, i vestiti e il look, i voti a scuola. Sentendosi sempre piu' in competizione con la madre, che nonostante l'asfissiante monotonia della sua vita non si arrende al passare del tempo e cerca sempre di curare la sua immagine fisica, Kat si sente sollevata dalla misteriosa scomparsa di quest'ultima.
Partendo dunque da questo momento critico che colpisce la famiglia Connors, il film si rivela decisamente debole nel tentativo di proporsi come dramma famigliare misto a dramma adolescenziale, seguendo le classiche tappe della diciasettene Kat, decisamente più preoccupata ad espandere le proprie esperienze sessuali ed emotive piuttosto che affliggersi della scomparsa della madre. Lei stessa resta firmemente convinta che la madre se ne sia andata volontariamente, allontanandosi da una vita asfissiante e opprimente, specialmente lasciando alle spalle il marito poco presente e poco interessato alle sorti di moglie e figlia.
La scomparsa della madre, tuttavia, nonostante l'apparente fredezza e disinteresse mostrato da Kat, si rivela essere un vuoto in costante aumento nella vita, nella psiche e nel cuore della protagonista. Un vuoto che matura parallelemente alla maturazione psico-somatica della stessa, nonchè prende la forma di sogni ricorrenti e rivelatori. Eva, in altre parole, torna a vivere poco a poco, proprio dal momento in cui scompare fisicamente dalla vita della figlia e del marito. Una donna incompresa, trascurata, la cui esistenza veniva ricordata solo durante il pranzo e la cena perchè era lei che se ne curava. Una donna estremamente fragile e bisognosa di affetto e comunicazione che non riceve da nessuno; non dal marito, non dalla figlia, non dai vicini e nemmeno dal ragazzo di Kat sul quale possibilmente cerca di fare colpo, per avere una boccata di autostima in più.
Ma se sino adesso ho dato l'impressione di un dramma esistenziale potente e notevole, in realta' assistendo al film si nota solo un abbozzo della psicologia dei personaggi secondari alla protagonista principale. Si cerca soltanto di tentare di dare l'idea di una vita vuota, vacua e monotona mentre si punta il tutto sulla vera colla che tiene in piedi la pellicola intera, Shailene Woodley.
Senza di lei, questo progetto sarebbe sicuramente passato inosservato dal grande pubblico, sia per la tematica poco originale, sia per il modo di rappresentazione che manca di una vera e propria identità che sappia dare un tocco o un taglio originale alla storia.
Degno di nota, resta indubbiamente il colpo di scena finale, che spiega e risolve anche per lo spettatore il mistero della scomparsa della donna, riscattando in parte i minuti precedenti abbastanza insipidi.
Regia indecisa e ambigua che vorebbe essere tanto ma risulta poco convincente in tutti i suoi passaggi narrativi. Sceneggiatura scorrevole ma poco originale, di certo poco lodevole. Il risultato finale sembra più che altro un teen movie a sfumature drammatiche, per via del background generale, nel quale si muove.
Shailene si riconferma una promessa del panorama cinematografico tutt'altro che trascurabile. Versatile e convincente riesce perfettamente a immedesimarsi nel ruolo di adolescente irrequieta che tra tutto il resto cerca di ri-appacificarsi col passato e con la madre defunta.
Sicuramente Araki poteva ottenere di più e di meglio, sia dagli attori impegnati che dalla regia-sceneggiatura in generale mentre il risultato finale non rende possibilmente giustizia al film in questione. Film poco incisivo e originale, che presto verrà dimenticato tra i vasti titoli del genere "drammatico-sociale" nel quale si muove.
Ottime, come sempre, Shailene ed Eva. Forse dopotutto, il film merita solo per le due attrici presenti.
Mediocre.
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