God's Not Dead - Dio non è morto

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martedì 27 luglio 2021
qualcosa di sbagliato Valutazione 0 stelle su cinque
0%
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0%

I newsboys non sono cattolici ma evangelici battisti come anche il protagonista. I film è ispirato ad una storia veramente accaduta.

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celso sabato 4 luglio 2020
sottotitoli Valutazione 0 stelle su cinque
0%
No
0%

Mi piace molto questo film. Dov'e posso trovare il sottotitoli. ho già cercato in google e non ho trovato. Puoi aiutarmi?

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woland sabato 21 marzo 2020
propaganda cristiana dozzinale Valutazione 1 stelle su cinque
75%
No
25%

Compendio di propaganda cristiana made in USA, infarcito di banalità e mostruosamente di parte. Disdicevole la superficialità con la quale si liquidano grandi pensatori atei (quindi irrevocabilmente dannati) dei secoli scorsi e di questo. Infantile e tragicamente comica la netta distinzione tra il bene (leggi: cristiani conclamati o sospetti) e il male (tutto il resto dell'universo, pardon della Creazione). Uno di quei film che richiederebbero divieti di visione, in quanto spiritualmente e socialmente pericoloso. Volendolo vedere da un altro punto di vista, questo capolavoro alla rovescia è un degnissimo concorrente per il titolo del peggior film mai visto, assieme al mitico "The Room"; attendiamo dunque il corrispondente de "The Disaster Artist" per delle sane e meritatissime (per chi riesce ad arrivare alla fine di questo pastone) risate.

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sergio mercoledì 1 maggio 2019
film veramente ben realizzato Valutazione 0 stelle su cinque
0%
No
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Un film bello ed emozionante.
Ha saputo parlare in modo sereno di un argomento spesso controverso ed ha saputo inviare un messaggio di speranza per tutti.
Inoltre, ha saputo inserire tale dibattito all'interno del racconto di alcune vite, giovani e non, rendendo la storia molto gradevole e non scontata

Infine, un film tecnicamente ben realizzato. Segnalo in particolare l'ottima scelta di luce per le riprese e la bella colonna sonora. Fatto veramente bene

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lorenzoferraro martedì 7 febbraio 2017
2 ore propaganda cattolica e niente più Valutazione 1 stelle su cinque
57%
No
43%

La trama ci poteva anche stare. Fine dei meriti. Mi è sembrato uno di quei film parrocchiali, dove il fine ultimo non è il piacere nel vedere il film, quanto l'indottrinamento. Due ore di propaganda e niente altro, dove gli autori prendono le parti dei cattolici "buoni", contro i "cattivi" atei (rappresentati dall'oltremodo arrogante professore universitario). Citazioni filosofiche tirate a casaccio in un'aula universitaria di filosofia, recitazione mediocre degli attori, sceneggature oltremodo parziale. Ma l'apice dell'orrido, secondo il mio punto di vista, è stato raggiunto nel messaggio finale, che esorta gli spettatori a mandare ai propri contatti della rubrica del telefono, un messaggio con scritto "God's not dead". [+]

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g.regonelli giovedì 30 giugno 2016
imbarazzante Valutazione 1 stelle su cinque
40%
No
60%

Il complesso tema della fede viene banalizzato in una finzione che sembra la parodia di sè stessa. I personaggi non hanno spessore psicologico e vengono trattati come macchiette da cabaret. Da una parte ci sono gli atei o appartenenti ad altre religioni tratteggiati como autoritari, cinici, egoisti, violenti, dall'altra troviamo invece i cristiani che portano entusismo, giustizia, speranza e fermezza morale. Il plot narrativo è estremamente prevedibile e si basa su ingredienti particolarmente forti per tenere vivo l'interesse del pubblico come le conversioni in punto di morte, la fine di relazioni sentimentali o le diagnosi di tumore che cambiano la visione del mondo per chi ne è afflitto. Il tema più interessante che dovrebbe essere da traino al film, ovvero il rapporto tra il docente di filosofia ateo e lo studente credente, fa emergere unicamente la piccolezza dell'insegnante che si dimostra unicamente autoritario, vendicativo, tronfio di sè e non adatto all'insegnamento. [+]

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beezart555 giovedì 2 giugno 2016
tema importante ricoperto di banalità Valutazione 1 stelle su cinque
57%
No
43%

L'intero arco narrativo si basa sulla dissertazione che uno studente, Josh Wheaton, interpretato da Shane Harper, declama per confutare la tesi del professor Radisson, interpretato da Kevin Sorbo: Dio è morto. Il professore, dall'alto della sua autorità ha obbligato tutti i suoi studenti a scrivere su un foglio di carta questa frase, l'unico a ribellarsi è stato appunto Josh. Ha avuto dunque il compito di parlare alla classe e dimostrare con tesi dimostrative l'esistenza di Dio. Ora, il problema del film non è il principio della libertà di pensiero, insidacabile, non è il principio che l'università deve essere un luogo libero da ogni tipo di dogma, altrettanto insindacabile. [+]

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quipo martedì 24 maggio 2016
irritante e banale Valutazione 1 stelle su cinque
100%
No
0%

Un catechismo da quattro soldi, superficiale oltre il limite della sopportazione, con personaggi ridotti a didascalie bidimensionali. Imbarazzante e "americano" nel senso peggiore del termine.

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mauro.m martedì 29 marzo 2016
politicamente scorretto (consigliato!) Valutazione 4 stelle su cinque
50%
No
50%

Premessa: per vedere questo film ho dovuto cercarlo con attenzione e spostarmi di molti chilometri (non è un film che molti gestori di sale vogliono proiettare).
I titoli di coda del film dettagliano decine di cause legali basate su fatti analoghi. È evidente quindi come esista un movimento forte anticristiano, che spesso sfrutta anche situazioni di potere per esercitare la propria pressione.
Il merito principale di questo film è proprio quello di mettere in luce queste pressioni
. Inevitabile quindi che i seguaci del pensiero unico, “politicamente corretto” e anticristiano, abbiano reagito con rabbia, cercando di screditare il film e imponendone il boicottaggio nelle sale. [+]

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gne92 domenica 13 marzo 2016
personaggi "cattivi" poco credibili Valutazione 2 stelle su cinque
65%
No
35%

Un film che vuole promulgare il pensiero critico e la libertà di pensiero non può contrapporre, come due categorie assolute, i "buoni" che, osservando eventi della vita quotidiana e pensando alle loro esperienze di vita, si mettono in continuazione in discussione, a volte con dei dubbi, ma convinti della loro buon fede, ai "cattivi" che sostengono pregiudizialmente delle "idee" senza mai mettersi in discussione nè avere dubbi.
E che poi un professore di filosofia cada in un tranello del genere, e soprattutto basi la sua convinzione su un evento emotivo...

I personaggi che credono nel cristianesimo in questo film ci sono, sono interessanti, ma a loro si contrappongono degli individui senza alcuno spessore, non interessanti: ci sono atei (e credenti di altre religioni) che potrebbero argomentare le loro idee molto meglio di quanto fanno coloro da cui vengono rappresentati in questo film. [+]

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