st7no
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giovedì 13 luglio 2017
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caotico
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da un lato un idea, carina, che si doveva pero' sviluppare molto meglio, dall' altro lato un caos di cose... leggenda o realta'? bullismo? umiliazioni? mostri? demoni? insomma un pentolone, tanti ingredienti con il risultato che ne e' uscito un gran casino.
Adesso io pero' voglio capire una cosa.... ma tutti questi film, dove c'e' uno psicopatico che ammazza tutti, ma porca miseria mi chiedo io, perche' renderlo demenziale oltre che ridicolo? Esplode il camion, e lui se ne esce e si aggira per i boschi, carbonizzato a completare il suo piano di morte. Se fosse stato un demone, vabbe' ci si appiglia all immortalita', ma se parliamo di un umano.
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da un lato un idea, carina, che si doveva pero' sviluppare molto meglio, dall' altro lato un caos di cose... leggenda o realta'? bullismo? umiliazioni? mostri? demoni? insomma un pentolone, tanti ingredienti con il risultato che ne e' uscito un gran casino.
Adesso io pero' voglio capire una cosa.... ma tutti questi film, dove c'e' uno psicopatico che ammazza tutti, ma porca miseria mi chiedo io, perche' renderlo demenziale oltre che ridicolo? Esplode il camion, e lui se ne esce e si aggira per i boschi, carbonizzato a completare il suo piano di morte. Se fosse stato un demone, vabbe' ci si appiglia all immortalita', ma se parliamo di un umano... suvvia, eh.... almeno 3 4 mesi di ospedale se li deve fare eh se proprio non volete farlo morire! Ecco questi finali, sono la rovina del genere horror.
Paura non significa questo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! I registi di oggi hanno avuto la fortuna di vedere, L esorcista da una parte, dario argento dall' altra e nel mezzo un Hitchcock che con temi e modi totalmente diversi hanno costruito un genere potente, davvero mastodontico... e invece di imparare qualcosa, cio' che avete capito dal passato, e' far si che uno che salta in aria carbonizzato dentro un camion in fiamme, puo' tornare a scorazzare libero e felice senza essere nemmeno passato in farmacia?! RIDICOLI!
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levelout
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domenica 3 maggio 2015
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ad essere generosi...
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Ho preso il DVD appena uscito, con molta curiosità. Ad essere generosi una votazione forse di due stelle... non crea la tensione giusta sebbene ci siano gli spunti. I due capi maschi sono abbastanza ben descritti, la ragazza è lì solo per essere sacrificata! Per il resto la sceneggiatura è modesta e prevedibile. Il bosco poteva offrire molti più spunti. I bambini sono bravi ma sono certo che avrebbero potuto essere molto più inquietanti se diretti bene e magari se non lasciati morire come topi. Bravo il personaggio principale.
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giu/da(g)
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domenica 5 aprile 2015
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promettente, ma poco sviluppato
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Campo Scout nei pressi di una fabbrica abbandonata, nei boschi attorno si celano strane presenze. Chiunque abbia fatto scout sa bene di cosa si tratta. Dormire per la prima volta in tenda o nel buio di un bosco porta naturalmente all'autosuggestione; di più, le foreste e le montagne silenziose diventano ambientazioni perfette per alimentare la paura con storie e racconti. Cub sicuramente coglie questi e molti altri aspetti della vita scoutistica, seri e semiseri, permettendosi anche di semplificarli o stereotiparli, ma comunque dotandoli di una loro efficacia (sicuramente Sam, il ragazzino problematico è un personaggio ben riuscito). Il problema emerge quando queste intuizioni - abbastanza buone - vengono sparpagliate in una storia sconclusionata: finiscono col perdersi, sflilacciarsi lasciando allo spettatore un sacco di situazioni irrisolte e molti interrogativi.
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Campo Scout nei pressi di una fabbrica abbandonata, nei boschi attorno si celano strane presenze. Chiunque abbia fatto scout sa bene di cosa si tratta. Dormire per la prima volta in tenda o nel buio di un bosco porta naturalmente all'autosuggestione; di più, le foreste e le montagne silenziose diventano ambientazioni perfette per alimentare la paura con storie e racconti. Cub sicuramente coglie questi e molti altri aspetti della vita scoutistica, seri e semiseri, permettendosi anche di semplificarli o stereotiparli, ma comunque dotandoli di una loro efficacia (sicuramente Sam, il ragazzino problematico è un personaggio ben riuscito). Il problema emerge quando queste intuizioni - abbastanza buone - vengono sparpagliate in una storia sconclusionata: finiscono col perdersi, sflilacciarsi lasciando allo spettatore un sacco di situazioni irrisolte e molti interrogativi. Un peccato, perché il film lascia le sue promesse per esaltare soltanto delle belle scene gore, che però navigano purtroppo in un prodotto che non riesce a trovare una propria chiara identità: troppe idee poco chiare e contrastanti, il resto è già visto.
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valedark89
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venerdì 3 aprile 2015
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film non originale ma che gira fluido con qualche
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Vedendo il trailer cub piccole prede.. mi sono incuriosito vedendo il film dici che anche il film ha delle parti intriganti anche se il contesto non è certo originale.. cub è un buon film buona interpretazione del protagonista bambino Sam e discrete scene horror musica ben orchestrata per l atmosfera cub scorre fluido per tutto il film per un finale non certo sorprendente ma neanche scontato.
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cohle
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domenica 15 marzo 2015
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nulla è spiegato
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Forse avevano fretta di finire il film
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fravagna
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mercoledì 3 dicembre 2014
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orrore...cinematografico
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I film horror si suddividono in due categorie: ci sono quelli belli, psicologici, oscuri, che fanno leva sulle paure ancestrali e che accompagnano lo spettatore nel profondo anche molto tempo dopo la visone. C'è poi l'altra categoria, quella dei film che rinunciano a queste componenti per un puro e semplice gusto del raccapriccio e del sangue, donando allo spettatore qualche ora di divertimento e sfogo. La nota peculiare di questo film è che potenzialmente sarebbe potuto essere entrambi i generi, ma non è riuscito ad essere nè l'uno nè l'altro. La trama non è certo delle più originali, pur essendo sempre efficace a creare tensione: rimanere isolati in un bosco in compagnia di una creatura assetata di sangue credo sia una paura comune a tutti.
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I film horror si suddividono in due categorie: ci sono quelli belli, psicologici, oscuri, che fanno leva sulle paure ancestrali e che accompagnano lo spettatore nel profondo anche molto tempo dopo la visone. C'è poi l'altra categoria, quella dei film che rinunciano a queste componenti per un puro e semplice gusto del raccapriccio e del sangue, donando allo spettatore qualche ora di divertimento e sfogo. La nota peculiare di questo film è che potenzialmente sarebbe potuto essere entrambi i generi, ma non è riuscito ad essere nè l'uno nè l'altro. La trama non è certo delle più originali, pur essendo sempre efficace a creare tensione: rimanere isolati in un bosco in compagnia di una creatura assetata di sangue credo sia una paura comune a tutti. Anche la scelta di affidare il ruoli principali a dei bambini e in particolare ad un protagonista molto giovane con un passato oscuro e violento poteva essere un ottimo strumento per creare pathos. Se a questo si aggiungono scene tipiche del cinema splatter, sarebbe venuto fuori un ottimo horror. Purtroppo niente di tutto questo è realizzato: il bosco, con il suo mistero e la sua oscurità è sfruttato malissimo e non suscita nessuna tensione, le personalità sono appena delineate e rimangono molti punti interrogativi che il film non scioglie, donandoci personaggi talmente superficiali ed odiosi che già dai primi minuti si spera in una mattanza generale. Ma il film non soddisfa neanche in questo: le morti sono poche e talmente assurde da richiamare ( e far rimpiangere) le rocambolesche trappole di Willy il Coyote ai danni di Beep-Beep. È un peccato, poiché il film si presenta nei suoi primissimi minuti con una scena agghiacciante, ma si perde immediatamente in episodi scontati e al limite del ridicolo. In conclusione, l'idea ispiratrice è originale ed inquietante, ma la realizzazione è talmente vacua che il film si dimentica appena usciti dalla sala ( ed essendo un horror, è grave).
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francesco ionadi
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domenica 30 novembre 2014
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un discreto film horror...
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Comincio subito col dire che la prima parte della pellicola non mi è piaciuta: trama confusa; personaggi che compiono azioni incomprensibili; tensione al minimo. Ho apprezzato maggiormente la seconda parte: cresce la tensione; le sequenze orrorifiche sono ben congegnate. Le musiche mi sono piaciute e creano suspense. Forse la recitazione lascia un pò a desiderare. Il finale mi ha ricordato Inception. Voto: 3.
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adelio
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venerdì 28 novembre 2014
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quando il bullismo sfocia nell’orrore
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Se pensate di recarvi a vedere comodamente in poltrona una pellicola dal vago sentore cultural-social-psicologico sullo spirito di affermazione di giovani virgulti ancorchè in divisa da giovani lupetti …..dimenticatelo!...Preparatevi piuttosto ad affrontare una tensione angosciante dall’inizio alla fine della proiezione all’interno di un impalcato tipicamente da film “horror” con tutti i cambi di scena al loro posto, le situazioni di paura, i respiri vuoti nel buio del nulla, il sangue, le morti truculente…financo le “resurrezioni” dei cattivi ammazzati.
Beh..! questa potrebbe, in estrema sintesi, essere la visione di un film come tanti altri….
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Se pensate di recarvi a vedere comodamente in poltrona una pellicola dal vago sentore cultural-social-psicologico sullo spirito di affermazione di giovani virgulti ancorchè in divisa da giovani lupetti …..dimenticatelo!...Preparatevi piuttosto ad affrontare una tensione angosciante dall’inizio alla fine della proiezione all’interno di un impalcato tipicamente da film “horror” con tutti i cambi di scena al loro posto, le situazioni di paura, i respiri vuoti nel buio del nulla, il sangue, le morti truculente…financo le “resurrezioni” dei cattivi ammazzati.
Beh..! questa potrebbe, in estrema sintesi, essere la visione di un film come tanti altri….in realtà si ha l’impressione che il regista belga tenti di esplorare il mondo interiore che ogni persona si porta dentro e nella fattispecie ogni bambino ha in sé ….mediato dall’esperienza del vissuto.
Così posta la questione si può capire o quantomeno tentare di mettere in fila alcuni passaggi della storia proposta.
Sam il piccolo boy scout protagonista è come se vivesse combattuto tra il mondo sociale, luminoso, delle regole ed il mondo selvaggio, buio, dell’istinto animale. Quando il gruppo di ragazzi varca il limite del bosco entra idealmente in quella parte di coscienza che l’uomo possiede ma cerca di cancellare, di nascondere o comunque di superare con l’ausilio della mente, con la socialità, con l’affettività.
In questo percorso il piccolo Sam si impegna con volontà a sopportare la stupidità umana, in tutti i suoi aspetti, che non è quella delle regole del gruppo (parola di scout!), ma è il continuo istinto di prevaricazione, di dominazione, dell’animale uomo e… di “bullismo” del soggetto sociale, dotato di una “identità” e generalmente vestito (sempre uniformato, in divisa, sia essa una volgare e dozzinale tuta da ginnastica, o la stretta tenuta di un grasso poliziotto o la stessa divisa degli scout, peraltro indossata con tutti i dettagli d’ordinanza e in perfetta cura solo da Sam) …. e Sam sopporta .. sopporta .. sopporta tutte queste forme di “bullismo” ma capisce che tutto ciò è contrapposto all’anonimato e alla nudità di Cai, il terribile e violento fauno del bosco oscuro, ma il solidale amico d’istinto, il compagno vero, l’entità a suo modo morale benché si renda conto sia l’emanazione di un potere esercitato dal Male assoluto.
Certo stiamo parlando del Male rappresentato dal Mostro (l’uomo escluso dalla società) che si ribella attingendo al peggio del suo atavico passato animale, quello primordiale della violenza, passando attraverso tribali tecniche di caccia/uccisione sino a quelle tecnologicamente più evolute e degenerate tecniche di annientamento/eliminazione.
Povero Sam ….lui prova a fuggire da tutto questo e…. quando riesce a sconfiggere il Male, che c’è in Lui, non trova supporto nel mondo sociale, nel mondo del Bene, che dovrebbe accoglierlo, capirlo …..così si farà sopraffare dal mostro e come unica forma di reazione verso la cattiveria sociale umana metterà in atto l’unica arma a sua disposizione…. la cattiveria selvaggia dell’animale.
Il “bullismo” frutto di un istinto animale, mediato dal sociale, produce un’orribile reazione altrettanto animale ma di origine tribale che ha come risultato l’orrore……la distruzione dell’identità e di quel poco di cultura che nell’uomo ancora, ma sempre più a fatica, resistono.
Un film piuttosto truculento…ottimo dal punto di vista dell’Horror, difficile ma dignitoso sul piano comunicativo.
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