zoom e controzoom
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mercoledì 21 maggio 2014
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minimalismo e complesità
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Mentre sugli schermi italiani e non proseguono le proiezioni di film con titoli di coda chilometrici che raccontano quante energie (più o meno proficuamente) si sono sprecate per raggiungere qualche risultato (a volte pessimo), questo film croato, si presenta talmente tanto minimalista da sembrare, a confronto dei fratelli, un film tristemente povero. Sbagliato. Il surrealismo (che inizialmente potrebbe far pensare ad una scelta parallela e pur dissimile da quello che ci ha abituato Kusturiza) con ambientazioni scenografiche scabre ed ambientali di una semplicità lontana dall'opulenza patinata dell'ovest, si va a sposare con delle tematiche estremamente impegnative che altrove avrebbero trovato soluzioni meno geniali di questa.
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Mentre sugli schermi italiani e non proseguono le proiezioni di film con titoli di coda chilometrici che raccontano quante energie (più o meno proficuamente) si sono sprecate per raggiungere qualche risultato (a volte pessimo), questo film croato, si presenta talmente tanto minimalista da sembrare, a confronto dei fratelli, un film tristemente povero. Sbagliato. Il surrealismo (che inizialmente potrebbe far pensare ad una scelta parallela e pur dissimile da quello che ci ha abituato Kusturiza) con ambientazioni scenografiche scabre ed ambientali di una semplicità lontana dall'opulenza patinata dell'ovest, si va a sposare con delle tematiche estremamente impegnative che altrove avrebbero trovato soluzioni meno geniali di questa. La narrazione è pulita e si srotola in un crescendo di complicazioni che persegue una logica nella sua imprevedibilità. Il giovane prete, autore della trovata per aumentare le nascite, non trascende mai oltre un equilibrio difficile da raggiungere, che sta tra la realtà possibile e l'ammissibile surrealità del fatto. Il testo, la sua espressività, le situazioni, restano per tutta la durata del racconto, all'interno di questo equilibrio. Gli attori minori, seguono questo filone dando allo spettacolo la possibilità di essere non solo godibilissimo, ma di prendere contatto con delle scabrose tematiche, già altrove trattate, ma con tale pomposità da creare la solita esecrazione che subito fa dimenticare le cose (tanto noi non possiamo farci niente). Qui invece, nel prosieguo del film, la drammaticità impalpabilmente aumenta per scoppiare tutto in pochi momenti finali calando come una mannaia che lascia rabbia addosso. Di diverso, nella complessità numerica e sostanziale dei problemi che vengono a galla, c'è quel grido d'allarme che toglie ogni patina dalla cronaca : guardiamoci dalle situazioni più banali perchè sono quelle che sembrano ormai luoghi comuni - e non ci crediamo più abbassando la guardia - sono quelle le situazioni che continuano a creare l'humus per ciò che poi diventa dannoso. Sono quelle situazioni che non sono mai state risolte alla radice, e il regista lo spiega con estrema semplicità e chiarezza, con l'ingenuità e la sprovvedutezza del prete giovane. Unica perplessità : lo stile. Lo stile nell'ultima parte del racconto, non cedendo ne alla realtà, ne al surrealismo, ottiene sì la consistenza della drammaticità, ma perde in parte la coerenza con il taglio col quale inizialmente si era stati introdotti nel film per altro molto godibile ed interessante.
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veritasxxx
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lunedì 19 maggio 2014
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"basta che non si tratti di minori..."
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È un'idea geniale quella del nuovo prete di un isoletta della Croazia, con l'obiettivo di incrementare il tasso di natalità. Dal trailer sembra una commedia leggera, ma non lasciatevi ingannare: la violenza delle guerre balcaniche, con il loro odio razziale, l'uso indiscriminato di armi, le loro barbare abitudini (rapire una ragazza incinta per farla partorire perchè madre del figlio morto, che orrore!!!) è espressa chiaramente in ogni passaggio del film con una leggerezza sorprendente. Come se da noi facessero un film sulla mafia con il protagonista che va tranquillamente a scogliere qualcuno nell'acido, in fondo fa parte delle sua routine quotidiana! Il tentativo finirà in tragedia; nasceranno figli non desiderati e alcune cattive abitudini dei nostri amici in tunica verrano rivelate.
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È un'idea geniale quella del nuovo prete di un isoletta della Croazia, con l'obiettivo di incrementare il tasso di natalità. Dal trailer sembra una commedia leggera, ma non lasciatevi ingannare: la violenza delle guerre balcaniche, con il loro odio razziale, l'uso indiscriminato di armi, le loro barbare abitudini (rapire una ragazza incinta per farla partorire perchè madre del figlio morto, che orrore!!!) è espressa chiaramente in ogni passaggio del film con una leggerezza sorprendente. Come se da noi facessero un film sulla mafia con il protagonista che va tranquillamente a scogliere qualcuno nell'acido, in fondo fa parte delle sua routine quotidiana! Il tentativo finirà in tragedia; nasceranno figli non desiderati e alcune cattive abitudini dei nostri amici in tunica verrano rivelate. Sconcertante il dialogo tra il vescovo e il prete che si confessa riguardo all'uso dei preservativi bucati: "Ahhh e che problema c'é? Basta che non si tratti di minorenni, o dovrò farla trasferire". Se riuscite a trattenere il vomito, è il film per voi. Vacanze economiche in Croazia? No thanks.
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(di pressa catozzo)
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flyanto
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lunedì 19 maggio 2014
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quando un'eccessiva ingerenza non produce i risult
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Film in cui si racconta di un prete che, dopo essere approdato in un'isoletta della Dalmazia ed aver conseguentemente constatato quanto sia numericamente basso il numero delle nascite, decide di incrementare la popolazione boicottando tutti i mezzi contraccettivi a cui fanno abitualmente ricorso gli abitanti. Egli così con la complicità dell'edicolante e del farmacista del luogo arriva a bucare le confezioni dei preservativi ed a prescrivere all'insaputa degli interessati delle vitamine al posto della pillola anticoncezionale. Ciò porterà ovviamente a molteplici nascite inaspettate e non sempre desiderate ed a conseguenti matrimoni riparatori di breve e comunque negativo esito: insomma ad un caos generale, nonchè a vari accadimenti spiacevoli che sveleranno anche numerosi lati oscuri e non sempre encomiabili da parte di alcuni esponenti del luogo.
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Film in cui si racconta di un prete che, dopo essere approdato in un'isoletta della Dalmazia ed aver conseguentemente constatato quanto sia numericamente basso il numero delle nascite, decide di incrementare la popolazione boicottando tutti i mezzi contraccettivi a cui fanno abitualmente ricorso gli abitanti. Egli così con la complicità dell'edicolante e del farmacista del luogo arriva a bucare le confezioni dei preservativi ed a prescrivere all'insaputa degli interessati delle vitamine al posto della pillola anticoncezionale. Ciò porterà ovviamente a molteplici nascite inaspettate e non sempre desiderate ed a conseguenti matrimoni riparatori di breve e comunque negativo esito: insomma ad un caos generale, nonchè a vari accadimenti spiacevoli che sveleranno anche numerosi lati oscuri e non sempre encomiabili da parte di alcuni esponenti del luogo. Al povero ed un poco presuntuoso prete non rimarrà che arrendersi di fronte all'evidenza e ad un insieme di meccanismi più grandi di lui.
Questa pellicola costituisce l'adattamento di un'opera teatrale di un autore croato e come adattamento cinematografico risulta essere stata girata dal regista Vinko Bresan con molto garbo e con la totale assenza di qualsiasi accenno di volgarità, pericolo in cui incorrere visto l'argomento particolare trattato e la quanto mai evidente polemica nei confronti principalmente della Chiesa cattolica. Bresan, infatti, dietro un'ironia sottile e ben calibrata conduce per tutto il film numerose accuse nei confronti delle istituzioni ecclesiastiche: la mentalità ristretta nel bandire qualsiasi metodo contraccettivo, l'ingerenza eccessiva della Chiesa nelle esistenze e nelle scelte dei propri fedeli e la pedofilia dilagante, ormai purtroppo costume quasi corrente nell'ambiente ecclesiastico. E l'unica soluzione plausibile per il regista al fine di porre termine alla vicenda parrebbe, come nell'ormai lontano film "La Messa è finita" di Nanni Moretti, sia pure con motivazioni differenti, quello di lasciare perdere tutto e distaccarsene definitivamente. Insomma dietro una comicità, che risulta però alquanto amara e dolente, vi è tutto un'insieme di situazioni che portano lo spettatore a riflettere a fondo.
I personaggi del film sono impersonati da attori croati a noi poco conosciuti ma perfettamente adeguati ai propri ruoli e quanto mai espressivi nella loro recitazione e pertanto anche sotto questo aspetto vige un equilibrio ed una sintonia perfetta che contribuisce sicuramente al successo della pellicola.
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melvin ii
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domenica 18 maggio 2014
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speriamo che in vaticano lo guardino
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Il biglietto d’acquistare per “Padre Vostro “ è : 4)Ridotto
“Padre Vostro” è un film di Vinko Bresan. Con Kresimir Mikic, Niksa Butijer, Drazen Kuhn, Marija Skaricic, Jadranka Djokic.
Esistono ancora dei tabù nel nostro Paese? La Chiesa, il Papa e i preti possono essere oggetti di critica? Siamo ufficialmente un paese cattolico e perbenista, ma siamo soprattutto un popolo d’ipocriti. Il divorzio, l’aborto, il preservativo, il sesso prematrimoniale, la comunione per i divorziati, la pedofilia e i gay sono argomenti molto scomodi per il Vaticano.
L’ascesa di Papa Francesco alla sedia di Pietro ha accesso tante speranze nei credenti e non, perchè finalmente la Chiesa cambi almeno in parte le sue regole e prenda atto che il mondo è cambiato radicalmente.
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Il biglietto d’acquistare per “Padre Vostro “ è : 4)Ridotto
“Padre Vostro” è un film di Vinko Bresan. Con Kresimir Mikic, Niksa Butijer, Drazen Kuhn, Marija Skaricic, Jadranka Djokic.
Esistono ancora dei tabù nel nostro Paese? La Chiesa, il Papa e i preti possono essere oggetti di critica? Siamo ufficialmente un paese cattolico e perbenista, ma siamo soprattutto un popolo d’ipocriti. Il divorzio, l’aborto, il preservativo, il sesso prematrimoniale, la comunione per i divorziati, la pedofilia e i gay sono argomenti molto scomodi per il Vaticano.
L’ascesa di Papa Francesco alla sedia di Pietro ha accesso tante speranze nei credenti e non, perchè finalmente la Chiesa cambi almeno in parte le sue regole e prenda atto che il mondo è cambiato radicalmente.
Eppure il mondo della cultura italiana seppure ufficialmente “laico” è molto timido per non dire timoroso nel raccontare il Vaticano e affini.
Vediamo in TV solo fiction elogiativi di Papi e di Santi, senza voler mettere le mani “nel fango” e mostrare il lato oscuro del Vaticano.
Da credente non praticante e da uomo di destra credo comunque d’avere un approccio “liberal” sull’argomento e spero sempre di trovare artisti liberi d’esprimersi senza paura.
Questo è il caso di “Padre Vostro” del regista croato Bresan, presentato con intelligenza come una commedia almeno nei trailer, dove scopriamo che un giovane prete Don Fabijan (Mikic), assegnato a una piccola comunità in un isola della Dalmazia, per ottenere visibilità e prestigio ai danni del vecchio prete, decide di combattere a modo suo la bassa natività, bucando i preservativi con l’aiuto di alcuni amici.
Il film parte con una tema divertente e originale per poi svilupparsi come sottile, ma ferocia critica alla Chesa di Roma e ai suoi dogmi dottrinali.
La Croazia paese ultra cattolico è l’emblema delle contraddizioni del mondo cattolico.
Il sesso e l’uso degli anticoncezionali sono la punta dell’iceberg di una visione perbenista che il film fa a pezzi con ironia e toni surreali che divertono lo spettatore. Don Fabijan ben presto si renderà conto come modificare e sfidare il Destino e il “volere di Dio” possa essere complicato e pericoloso.
Bresan non risparmia nulla allo spettatore, mostrando le debolezze umane dei preti e le loro colpe.
La sceneggiatura è originale e ben scritta. I dialoghi sono divertenti e ben costruiti.
Molto pregevole e intensa la fotografia.
Non conoscevo il regista fino a ieri, ma si dimostra di talento e creativo nel raccontare e coinvolgere lo spettatore, dando al film un buon ritmo nella prima parte, perdendo di freschezza e vivacità nella seconda parte, ma probabilmente preparatorio per il finale.
L’intero cast è degno di menzione per la qualità e intensità interpretativa. Ogni personaggio diverso dall’altro ci racconta in maniera credibile le sfumature e ipocrisie del cattolico d’oggi
Il finale spiazzante è un pugno allo stomaco, mescola con sapienza dramma, decadenza morale e soprattutto lancia angosciose domande sul ruolo della Chiesa moderna.
“ Padre Vostro” non è un anatema contro la fede anzi è l’augurio che ci possa essere un vero cambiamento perche in un mondo cosi complesso, c’è bisogno di una guida spirituale salda e soprattutto sana e pura.
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becky75
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mercoledì 23 ottobre 2013
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divertente e tragico
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Un film irriverente e poetico allo stesso tempo. E il regista è abile nel cambiare i registri passando costantemente da commedia a tragedia e viceversa. Qui la sua video-intervista
www.facebook.com/ThePriestsChildren
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