Nel giro di qualche isolato di un quartiere degradato di New Orleans si incrociano le azioni ed i destini di una serie di personaggi. L'adolescente Cory si reca al vicino emporio per comperare le medicine per il fratellino; il corriere Alexa deve consegnare con urgenza un pacco importante; l'italo-americano Dom sta sfuggendo ad una banda di criminali; gli ambigui Marti e Clyde sono sulle tracce nientemeno che della “Sacra Sindone” trafugata a Torino; Doke e Brown sono due barboni che bazzicano la zona in cerca di qualcosa da mangiare tra i rifiuti. La storia si sviluppa così su più livelli narrativi, disgiunti e collegati tra loro allo stesso tempo. Diverse prospettive di uno stesso lasso di tempo, che implicano la consequenzialità del singolo e dell'ambiente circostante in quel rapporto karmico di causa-effetto che risulta da ogni singola azione o omissione da essa.
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Nel giro di qualche isolato di un quartiere degradato di New Orleans si incrociano le azioni ed i destini di una serie di personaggi. L'adolescente Cory si reca al vicino emporio per comperare le medicine per il fratellino; il corriere Alexa deve consegnare con urgenza un pacco importante; l'italo-americano Dom sta sfuggendo ad una banda di criminali; gli ambigui Marti e Clyde sono sulle tracce nientemeno che della “Sacra Sindone” trafugata a Torino; Doke e Brown sono due barboni che bazzicano la zona in cerca di qualcosa da mangiare tra i rifiuti. La storia si sviluppa così su più livelli narrativi, disgiunti e collegati tra loro allo stesso tempo. Diverse prospettive di uno stesso lasso di tempo, che implicano la consequenzialità del singolo e dell'ambiente circostante in quel rapporto karmico di causa-effetto che risulta da ogni singola azione o omissione da essa. Filosofia a parte, ne esce fuori un thriller accattivante che ribalta se stesso e le convinzioni nello spettatore.
“The Power of Few” è l'ultimo esperimento di quella cinematografia indipendente che bada più al costrutto e all'innovazione rispetto ad una Hollywood sempre più “ingessata” nel suo status autoreferenziale. A partire già dalla pre-produzione si è voluto instaurare un rapporto interattivo con lo spettatore, coinvolgendolo come parte attiva alla creazione del film attraverso il proprio sito internet. Così gli stessi fruitori del prodotto finale hanno potuto esprimersi e votare la location, il casting, il trucco e i costumi, lo svolgimento delle scene ed il montaggio. Insomma, un progetto finalizzato a rappresentare idee e aspettative di chi alla fine decreta o meno il successo di un film.
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