The Canyons |
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Un film di Paul Schrader.
Con Lindsay Lohan, James Deen, Nolan Gerard Funk, Tenille Houston, Amanda Brooks.
continua»
Thriller,
Ratings: Kids+16,
durata 99 min.
- USA 2013.
- Adler Entertainment
uscita giovedì 14 novembre 2013.
MYMONETRO
The Canyons
valutazione media:
1,94
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Canynons hollyw07di brian77Feedback: 9251 | altri commenti e recensioni di brian77 |
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mercoledì 20 novembre 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Per motivi che ignoro, leggo solo l'inizio del tuo intervento, ma se clicco sul più mi sparisce tutto. Quindi non riesco a leggerti. Preciso così "alla cieca" quanto detto nell'altro intervento, sperando di chiarire. A me va benissimo qualunque opinione di spettatore diciamo così "puro", e quindi mi va bene se uno vede "Canyons" e dice questo film mi annoia, non mi ha interessato, è presuntuoso ecc. Ciascuno paga il biglietto e vede il film a proprio modo. Mi ribello invece se un film così complesso viene liquidato come scadente, commerciale, dozzinale e così via. A parte che quasi tutto il grande cinema classico è commerciale, quindi per me commerciale non è e non sarà mai un insulto. Il cinema hollywoodiano classico ha fatto un'infinità di capolavori "commerciali", mentre il cinema americano indipendente degli ultimi trent'anni non ha prodotto quasi nulla di interessante o che regga nel tempo, a parte chi al Sundance c'è finito quasi per caso come i Coen, Tarantino, Gray o Sean Penn, che non hanno nulla a che spartire con quell'estetica. Ma questo riguarda tutta una cultura che io ritengo superficiale e di derivazione pubblicitaria per cui si contrappongono "creativo" o "artistico" a "commerciale", tipica contrapposizione dei pubblicitari e di chi fa marketing e vuole concetti rozzi per vendere, mentre per me il termine raccapricciante è proprio "creativo", non "commerciale". Comunque, il film di Schrader può essere accusato di essere troppo concettuale, troppo di testa, non certo di essere un film banale. Poi a me ha entusiasmato perché è tutto sul filo della regia, ogni immagine, ogni sequenza è piacere di cinema, anche se un cinema che vuole porsi "dopo la catastrofe", davanti a un immaginario che non è più quello cinematografico classico ma quello vacuo da soap. Secondo me, inoltre, tra chi considera Canyons un film dozzinale e commerciale poi magari c'è chi s'incanta davanti a roba veramente scadente, ruffiana, mediocre e mentalmente volgare come, che so, "Quasi amici", o tanti filmetti inglesi che arrivano nel circuito del sedicente essai. Sospetto insomma che dietro molta opposizione a Canyons ci sia solo un perbenismo che chiede solo filmettini ammodo, una volontà di prodotto medio di quella che si definisce "qualità", del finto essai che in realtà è solo un non-cinema per professoresse. Ma questo è solo un sospetto, eh.
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