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fabio57
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martedė 8 settembre 2015
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originale
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Originale film che riporta una Napoli attuale, anche se in versione grottesca.Mescolanza perfetta tra poliziesco, comico e satirico,il film è divertente e politicamente corretto.Parodia e giallo,bella fusion.
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beppe baiocchi
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venerdė 29 maggio 2015
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e voi che aspettate cuoricini?
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Paco Stillo, poliziotto raccomandato (con rammarico), pianista da conservatorio, napoletano con genitori napoletani ma critico verso la città e la napoletanità in generale, verrà tolto dal suo lavoro di scrivania per scovare un violento e feroce latitante.Ciro Serracane, detto "o' fantasma" Per fare questo Paco dovrà infiltrarsi nel gruppo del neomelodico Lollo Love, napoletano verace e bravo ragazzo, che suonerà al matrimonio della figlia di un camorrista dove sarà presente il latitante.
Basta solo la parola Lollo Love per farmi gridare al genio.
Un B movie. Una commedia di stampo poliziottesco rivisitato in salsa moderna, dove napoli e la napoletanità è il punto focale.
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Paco Stillo, poliziotto raccomandato (con rammarico), pianista da conservatorio, napoletano con genitori napoletani ma critico verso la città e la napoletanità in generale, verrà tolto dal suo lavoro di scrivania per scovare un violento e feroce latitante.Ciro Serracane, detto "o' fantasma" Per fare questo Paco dovrà infiltrarsi nel gruppo del neomelodico Lollo Love, napoletano verace e bravo ragazzo, che suonerà al matrimonio della figlia di un camorrista dove sarà presente il latitante.
Basta solo la parola Lollo Love per farmi gridare al genio.
Un B movie. Una commedia di stampo poliziottesco rivisitato in salsa moderna, dove napoli e la napoletanità è il punto focale. Un film ironico, movimentato, e ritmato con spazi anche per una storiella d'amore. Un cast di bravi attori, magari non troppo conosciuti, ma molto simpatici e capaci. Alessandro Roja, (romano) lo conosciamo soprattutto per il Dandy nella serie romanzo criminale, Giampaolo Morelli (l'ispettore Coliandro) qui interpretà Lollo Love, ed è lui ad aver scritto il geniale soggetto su cui si basa la vicenda. Poi tra tutti i comprimari segnalo la presenza del sempre ottimo Buccirosso e del buon Sassanelli.
Ai Manetti Bros piacciono i film di genere, e anche tanto. Certo non saranno Tarantino, ma il loro onesto lavoro lo fanno e qui ricreano una Napoli esilarante e movimentata, rendono omaggio al polizziotesco degli anni 70', fanno un po' di critica al mondo dei neomelodici, e fanno tanto, tanto ridere.
Va detto che è un film sopra le righe, quindi se tutto sembra esagerato non vi lamentate.I personaggi sono molto caratterizzati,le inquadrature movimentate,la fotografia è sgranata, e la musica... diciamo che non è Rachmaninov.
Una divertente scoperta,un piccolo cult che vi terrà incollati alla sedia.
Non sarà il film che riporterà in auge un nuovo filone polizziottesco, ma che sicuramente ci farà ricordare che i film di genere noi Italiani li sappiamo fare (e pure bene!)
E voi che aspettate cuoricini?
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davidino.k.b.
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domenica 24 maggio 2015
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simpatico
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film leggero, che per aspetti ricora commedia poliziesca stile anni 70
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alda78
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mercoledė 27 agosto 2014
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ando_89
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sabato 31 maggio 2014
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uuaaaa
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Finalmente un bel film dei Manetti Bros! Divertente, coinvolgente e tecnicamente ammirabile. C'è anche spazio per la riflessione civico-sociale e l'omaggio ai polizieschi nostrani anni '70. Tarantino battuto sul tempo.
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pressa catozzo
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martedė 20 maggio 2014
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canto napoli o sono di napoli?
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Tra ottimo e capolavoro. Fotografia sanguigna, montaggio veloce musiche e quantaltro di alto livello. Solo Napule ce a po fa . Del crimine bestiale una parodia e Napoli non è una fogna ma una città con i suoi pro e i suoi contro. Il cinema e questi due fratelli hanno realizzato una opera denuncia che solo un attento spettatore senza pregiudizi ne apprezza le qualità. Questa volta non vedi Napoli e poi muori, ma vai a Napoli e vivi la sua gioia. Un film è sempre un film. La realtà tuttaltracosa.
W IL CINEMA SEMPRE anche se non ha la nebbia.
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pepito1948
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domenica 11 maggio 2014
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napoli, sorrisi e canzoni
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I fratelli Manetti compongono un personale mosaico della napoletanità, attingendo in parte al filone italo-poliziesco, ormai divenuto multietnico, in parte alla cinematografia ruspante ed asciutta di “Into Paradiso” e dintorni; la risultante rivela forse una più contenuta tinta grottesca, una più marcata tendenza al rosso rispetto al rosa, ma resta il sapore speziato di un’ironia di fondo che sottolinea l’essenza della realtà partenopea nei suoi risvolti più nazional-popolari (il neo-melodico), le sue miserie (molte le scene girate tra vicoli di periferia e muri imbrattati e scrostati), le sue caratteristiche iconografiche (il Vesuvio che talvolta si intravede, apparentemente tranquillo ma con il cappuccio di nuvole che sembra adombrare possibili minacce), la sua diffusa illegalità (la ferocia della camorra), i suoi (e non solo suoi) vizi (anche per entrare in Polizia occorre la raccomandazione di qualche politico) e le sue passioni (la vita vissuta comunque al massimo delle possibilità, nonostante tutto).
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I fratelli Manetti compongono un personale mosaico della napoletanità, attingendo in parte al filone italo-poliziesco, ormai divenuto multietnico, in parte alla cinematografia ruspante ed asciutta di “Into Paradiso” e dintorni; la risultante rivela forse una più contenuta tinta grottesca, una più marcata tendenza al rosso rispetto al rosa, ma resta il sapore speziato di un’ironia di fondo che sottolinea l’essenza della realtà partenopea nei suoi risvolti più nazional-popolari (il neo-melodico), le sue miserie (molte le scene girate tra vicoli di periferia e muri imbrattati e scrostati), le sue caratteristiche iconografiche (il Vesuvio che talvolta si intravede, apparentemente tranquillo ma con il cappuccio di nuvole che sembra adombrare possibili minacce), la sua diffusa illegalità (la ferocia della camorra), i suoi (e non solo suoi) vizi (anche per entrare in Polizia occorre la raccomandazione di qualche politico) e le sue passioni (la vita vissuta comunque al massimo delle possibilità, nonostante tutto).
Date le premesse, non sorprende che il poliziotto cui è affidata la missione più delicata sia un imboscato ed un imbranato refrattario alle armi da fuoco, ma, nello stesso tempo, proprio per questa sua verginità –e per il fatto di essere un ottimo musicista e quindi infiltrabile in un gruppo musicale che deve esibirsi ad un matrimonio organizzato per la ingenua figlia da un camorrista) riuscirà nel doppio intento di mettere fuori combattimento l’inafferrabile criminale di turno e di salvare (e cambiare) la vita ad un nuovo amico. Il clichè dell’ingenuo vincente è qui calato in un contesto duro e violento di cui la malavita tiene saldamente nelle proprie mani il bastone (anzi la mazza ferrata…) del comando, ma, grazie al tocco attento ed equilibrato dei registi ed all’uso calibrato della suspance, il racconto scivola agevolmente senza percepibili rotture di tono, tra sorrisi e canzoni. Infatti la colonna sonora è fortemente parte del film, sia per rimarcare la propensione della napoletanità verace ai suoi miti musicali forse meno nobili ma più popolari ed aggreganti, sia perché la sceneggiatura gira intorno alla figura del divo che, con canzonette lievi e sdolcinate che parlano di amorazzi, spopola nei vicoli e nei locali trash, sia ancora perché il personaggio di tale idolo è interpretato da Giampaolo Morelli, attore, cantante e coautore già presente in altre opere dei Manetti Bros.
I dialoghi sono brillanti, all’altezza il cast, dove, a fianco di attori di seconda linea o presi dalla strada, recitano figure del calibro ed esperienza di Buccirosso e P. Servillo, i cui cammei aprono e chiudono il film. L’esilarante incipit del Questore di Buccirosso è poi una spassosissima summa della napoletanità –pardon, dell’italianità- di oggi. Insomma un film gradevole che onora il nostro rinato cinema indipendente.
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flyanto
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venerdė 9 maggio 2014
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la delicata operazione per incastrare un grosso bo
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Film interamente ambientato a Napoli dove un pianista regolarmente diplomato al Conservatorio, non riuscendo a trovare lavoro, viene assunto nel corpo di Polizia. Proprio per il fatto che egli sa ben leggere la musica viene dai suoi superiori incaricato di prendere parte ad un'operazione alquanto complessa e, forse, anche pericolosa al fine di arrestare un potente boss della camorra locale, praticamente imprendibile. Grazie alla sua copertura come tastierista di una band locale e dopo svariati avvenimenti, egli riuscirà con successo nel suo compito riuscendo persino a trovare l'amore.
Questa pellicola dei fratelli Manetti, benchè leggera, si rivela assai divertente e ben girata.
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Film interamente ambientato a Napoli dove un pianista regolarmente diplomato al Conservatorio, non riuscendo a trovare lavoro, viene assunto nel corpo di Polizia. Proprio per il fatto che egli sa ben leggere la musica viene dai suoi superiori incaricato di prendere parte ad un'operazione alquanto complessa e, forse, anche pericolosa al fine di arrestare un potente boss della camorra locale, praticamente imprendibile. Grazie alla sua copertura come tastierista di una band locale e dopo svariati avvenimenti, egli riuscirà con successo nel suo compito riuscendo persino a trovare l'amore.
Questa pellicola dei fratelli Manetti, benchè leggera, si rivela assai divertente e ben girata. Essa contiene tutte le caratteristiche tipiche della commedia napoletana e cioè la trama semplice ma con numerosi accadimenti, la comicità e le battute esilaranti ed efficaci in dialetto verace, le canzoni melodiose, proprie del genere neomelodico napoletano, che si alternano ai dialoghi, la tipologia dei personaggi divisa nettamente in due parti: quella dei "cattivi" e cioè dei malfattori e disonesti e quella delle persone "buone" cioè per bene ed onesti lavoratori.
Quasi la maggior parte degli attori, inoltre, proviene dalle molteplicio produzioni cinematografiche locali e dunque fa sì che essi si trovino pienamente a proprio agio e risultino quanto mai efficaci nei loro ruoli più o meno singolari.
Insomma, un film da non sottovalutare e soprattutto da ritenersi ideale al fine di trascorrere un paio d'ore in assoluta spensieratezza.
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siebenzwerg
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lunedė 5 maggio 2014
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sang' 'e napule
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Ben fatto e soprattutto divertente, per me è una delle migliori commedie italiane di questi ultimi tempi. Una commedia poliziesca, dove si ride ed è presente anche la violenza vera della camorra, è insolita nel panorama del nostro cinema, semmai sembrerebbe un genere hollywwodiano. Eppure la trama, il ritmo e l'ambientazione risultano perfetti per una commedia "d'azione" in una Napoli ridondante, che trasuda e frastorna come sa fare. Devo dire che l'interpretazione di Alessandro Raja protagonista nel ruolo del poliziotto imbranato mi è sembrata troppo bloccata nel personaggio, sempre a disagio dovunque lo mettono. Invece gustosissimi tutti gli altri comprimari, Giampaolo Morelli, Serena Rossi, Paolo Sassanelli (tutti da citare) e anche i personaggi laterali come Beppe Servillo e un Carlo Buccirosso qui davvero stratosferico.
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Ben fatto e soprattutto divertente, per me è una delle migliori commedie italiane di questi ultimi tempi. Una commedia poliziesca, dove si ride ed è presente anche la violenza vera della camorra, è insolita nel panorama del nostro cinema, semmai sembrerebbe un genere hollywwodiano. Eppure la trama, il ritmo e l'ambientazione risultano perfetti per una commedia "d'azione" in una Napoli ridondante, che trasuda e frastorna come sa fare. Devo dire che l'interpretazione di Alessandro Raja protagonista nel ruolo del poliziotto imbranato mi è sembrata troppo bloccata nel personaggio, sempre a disagio dovunque lo mettono. Invece gustosissimi tutti gli altri comprimari, Giampaolo Morelli, Serena Rossi, Paolo Sassanelli (tutti da citare) e anche i personaggi laterali come Beppe Servillo e un Carlo Buccirosso qui davvero stratosferico. Due ore abbondanti che volano, più che piacevoli.
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pier71
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lunedė 5 maggio 2014
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manetti no
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Sono anni ormai che I Manetti ci provano. Ci provano e ci riprovano in tutti i modi. Ma niente da fare, il talento resta sempre "in odore" e le loro pellicole sembrano sempre un esordio da dover perdonare qua e là. Basta Bros, smettete, fatelo per voi stessi!!!
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