rfmcenci
|
venerdì 3 maggio 2013
|
recensione: 11 settembre 1683
|
|
|
|
Le mire espansionistiche dell’Islam sono parte integrante della religione con la Jihad, ossia la conversione forzata degli infedeli con l’uso della forza se necessario, e per questo storicamente si annoverano numerosissimi tentativi in tal senso. Per i mussulmani infatti, la sottomissione di un popolo e l’invasione dei suoi possedimenti non ha interessi commerciali o economici fini a se stessi, ha un fine più alto: – che poi è quello che ognuna delle tre grandi religioni monoteistiche lascia sottintendere – l’affermazione dell’unico verbo, dell’unico Dio vero: Allah.
[+]
Le mire espansionistiche dell’Islam sono parte integrante della religione con la Jihad, ossia la conversione forzata degli infedeli con l’uso della forza se necessario, e per questo storicamente si annoverano numerosissimi tentativi in tal senso. Per i mussulmani infatti, la sottomissione di un popolo e l’invasione dei suoi possedimenti non ha interessi commerciali o economici fini a se stessi, ha un fine più alto: – che poi è quello che ognuna delle tre grandi religioni monoteistiche lascia sottintendere – l’affermazione dell’unico verbo, dell’unico Dio vero: Allah.
Con l’eredità - che in questo caso è più un fardello –lasciata da “Il Gladiatore”, “Troy” o, se vogliamo, anche “300” guardando un film di genere guerra/storico ci si aspetta molto di più di quello che viene messo in scena, a partire dai dialoghi. Per loro conformazione devono essere secchi e perentori se a parlare sono i comandanti, carichi di pathos e struggenti se sono le mogli o i figli, ispirare saggezza e suscitare empatia se sono gli anziani, viscidi e menzogneri se a parlare è il traditore. Nel film i dialoghi è come se mancassero, evitano di dare per scontato ogni evento e così a cadenza regolare vengono utilizzati per ricordare “gli episodi precedenti”rendendo la narrazione estremamente pesante e lenta, i comandanti non ispirano fiducia e le donne hanno la loro maggior espressione in una sordomuta che, per carità, si impegna, ma non potrà mai stravolgere la storia con un discorso struggente.
In un film di guerra tra il ‘600 ed il ‘700, cioè quando storicamente iniziano ad essere utilizzati cannoni, moschetti e polvere da sparo, ci si aspettano degli effetti speciali degni di questo nome. Non è così, sono ridicoli, non sono ammissibili tali effetti speciali in un film del 2013, le esplosioni sono innaturali, i proiettili dei cannoni così come dei fucili si riescono a vedere lungo il loro percorso. Gli schizzi di sangue durante la battaglia, oltre ad essere pochi, sembrano realizzati con le più elementari tecniche cinematografiche, quasi amatorialmente.
Se il film fosse stato girato negli anni ‘70 forse, forse, forse si sarebbe potuto capire, ma oggi proprio no.
Quindi analizzando la resa emerge la nota dolente di questo film: un budget limitato. Il regista ha dichiarato che ha aspettato 12 anni per mettere insieme le risorse finanziarie per realizzarlo, nel frattempo però avrebbe dovuto curare maggiormente i dialoghi – anche per quanto riguarda la differenza linguistica tra austriaci, turchi e polacchi che viene resa con la stessa lingua, senza sottotitoli – e magari aspettare un altro po’ di tempo dato che un film di guerra non può prescindere da costosi effetti speciali.
Un avvenimento storico interessante, tanto che la data è stata scelta dagli attentatori per abbattere le torri gemelle, che ha perso l’occasione di farsi conoscere al grande pubblico per colpa di un budget limitato ed una trascuratezza illimitata. Voto: 4 su 10
[-]
|
|
[+] lascia un commento a rfmcenci »
[ - ] lascia un commento a rfmcenci »
|
|
d'accordo? |
|
alessia.mary.j
|
sabato 20 aprile 2013
|
buona trama ma..
|
|
|
|
3 stelle, non di più. La storia è interessante e coinvolgente, ben strutturata.
Ma gli effetti speciali sono pessimi e poco realistici, e il doppiaggio lascia molto a desiderare.
Forse l'avrei apprezzato di più in lingua originale.
|
|
[+] lascia un commento a alessia.mary.j »
[ - ] lascia un commento a alessia.mary.j »
|
|
d'accordo? |
|
pressa catozzo
|
venerdì 19 aprile 2013
|
critiche
|
|
|
|
O ho visto un'altro film o chi esprime giudizi su questo film sono parenti e amici. Il botteghino sarà il giudice di questa discutibile opera.
[+] nessuno è responsabile del proprio nome...
(di the lonely dolphin)
[ - ] nessuno è responsabile del proprio nome...
|
|
[+] lascia un commento a pressa catozzo »
[ - ] lascia un commento a pressa catozzo »
|
|
d'accordo? |
|
pressa catozzo
|
lunedì 15 aprile 2013
|
tanto rumore per nulla
|
|
|
|
W il cinema sempre..... anche se a volte di certi film se ne potrebbe fare a meno. Un mix tra effetti speciali e un cartone animato. Attori sufficienti. Doppiaggio appiccicato un missaggio che ?.... Comunque auguri
|
|
[+] lascia un commento a pressa catozzo »
[ - ] lascia un commento a pressa catozzo »
|
|
d'accordo? |
|
paolo a
|
lunedì 15 aprile 2013
|
da vedere
|
|
|
|
Devo dire che il film mi ha colpito molto , interessante la trama, ben recitato , film da vedere assolutamente
|
|
[+] lascia un commento a paolo a »
[ - ] lascia un commento a paolo a »
|
|
d'accordo? |
|
carletta 53
|
domenica 14 aprile 2013
|
toccante e coinvolgente!
|
|
|
|
Ho visto il film il primo giorno di programmazione poichè lo aspettavo da tempo, e il mio giudizio è favorevolissimo sotto ogni aspetto (nonostante la critica preventiva lo avesse demolito...). Mi ha risvegliato sensazioni e affinità con altri film quali 'Troy' e King Arthur'; ho trovato eccellente anche la sceneggiatura e le tecniche di ripresa e- sopra a tutto - la meravigliosa ed appropriata colonna sonora di Roberto Cacciapaglia!
|
|
[+] lascia un commento a carletta 53 »
[ - ] lascia un commento a carletta 53 »
|
|
d'accordo? |
|
ilveroprincipenero
|
sabato 13 aprile 2013
|
coraggioso martinelli ! bravo !
|
|
|
|
DA VEDERE AL CINEMA !
Martinelli ha, senza dubbio, il merito di aver portato sullo schermo un film di carattere storico - epico tutto italiano che narra di un evento storico importantissimo che, però, è spesso trascurato sui banchi di scuola.
Il regista è stato coraggioso nel portare avanti alcune tematiche "contro l'islam" che, in realtà, rappresentano il vero modo di pensare del tardo '600 e il carattere degli Ottomani.
Forse è mancato qualcosa nella psicologia dei personaggi, che sembrano troppo stereotipati (tuttavia, grande interpretazione di F. Murray Abrahams), ma il periodo storico è fin troppo complesso per essere facilmente spiegato a chi è digiuno di quel periodo storico; però, dal punto di vista didattico, credo che questa soluzione ideata da Martinelli sia sufficiente a far memorizzare tutti i personaggi principali: il frate Marco d'Aviano, l'imperatore Luopoldo, il visir Kara Mustapha, il sultano Maometto IV, il comandante di Vienna Starehmerg, Carlo di Lorena, il re polacco Jan Sobiezki.
[+]
DA VEDERE AL CINEMA !
Martinelli ha, senza dubbio, il merito di aver portato sullo schermo un film di carattere storico - epico tutto italiano che narra di un evento storico importantissimo che, però, è spesso trascurato sui banchi di scuola.
Il regista è stato coraggioso nel portare avanti alcune tematiche "contro l'islam" che, in realtà, rappresentano il vero modo di pensare del tardo '600 e il carattere degli Ottomani.
Forse è mancato qualcosa nella psicologia dei personaggi, che sembrano troppo stereotipati (tuttavia, grande interpretazione di F. Murray Abrahams), ma il periodo storico è fin troppo complesso per essere facilmente spiegato a chi è digiuno di quel periodo storico; però, dal punto di vista didattico, credo che questa soluzione ideata da Martinelli sia sufficiente a far memorizzare tutti i personaggi principali: il frate Marco d'Aviano, l'imperatore Luopoldo, il visir Kara Mustapha, il sultano Maometto IV, il comandante di Vienna Starehmerg, Carlo di Lorena, il re polacco Jan Sobiezki. Ben rappresentate le motivazioni che hanno portato alla guerra ed il contrasto tra l'imperatore Leopoldo ed il re di Polonia, come la determinazione di quest'ultimo e la sua fede nella vittoria finale.
Alcuni personaggi decisivi nell'epica battaglia storica sono poco presenti (Starehmberg appare troppo poco, l'agente segreto Mikhaelowitz non appare per niente), mentre ad Eugenio di Savoia (che all'epoca non era quasi nessuno), viene dato fin troppo spazio...
I costumisti e gli scenografi hanno fatto uno sforzo notevole e perfettamente riuscito.
Gli effetti speciali sono molti (meravigliosa la ricostruzione della Costantinopoli ottomana) e, durante le battaglie, non sempre perfetti, ma rendono bene l'idea di come si visse l'eroica difesa di Vienna in quell'evento fatale (grande scena, quella nella quale i giannizzeri cercano di entrare nella breccia delle mura della città). Tuttavia, non ricordo alcun film italiano, in questi anni, con solo una parte di tanto vigore epico.
Per quanto le critiche saranno molte, soprattutto per via delle solite idologie, il film è un prodotto godibilissimo e, ripeto, da vedere al cinema !
[-]
[+] mah ...
(di sorcinelli)
[ - ] mah ...
|
|
[+] lascia un commento a ilveroprincipenero »
[ - ] lascia un commento a ilveroprincipenero »
|
|
d'accordo? |
|
daniele chierico
|
venerdì 12 aprile 2013
|
un film assolutamente da vedere...
|
|
|
|
Andrò a vederlo in questo weekend, ma sono già sicuro cha sarà un capolavoro di storia e avventura!
La critica? Quando si tratta di criticare film che rievocano i valori cristiani radicati in Europa e in Italia, il lavoro dei critici è quello di spalare letame su di esso.
Finalmente un regista italiano che ha avuto il coraggio di dire come stanno le cose!
Grandissimo Martinelli...e sicuramente Murray Abraham non dulederà le aspettattive!
|
|
[+] lascia un commento a daniele chierico »
[ - ] lascia un commento a daniele chierico »
|
|
d'accordo? |
|
melissa2010
|
venerdì 12 aprile 2013
|
“11 settembre 1683″ recensione di angelo jannone
|
|
|
|
Un vero colossal prodotto da Martinelli Film e Rai, e distribuito da Microcinema, che stasera (12 aprile 2013) sarà presentato anche a Mantova e nei prossimi giorni in altre città Italiane, dopo l’esordio in altri paesi europei: “11 settembre 1683” una data che fa da oscuro presagio ad un più recente 11 settembre, quello dell’attacco alle Twin Tower, l’attacco all’occidente.
Dagospia, con una recensione degna del provincialismo giornalistico italiano di taglio populista che vuole infilarci la politica dovunque, l’ha liquidato superficialmente come «film antislam voluto dai leghisti».
Ma D’Agostino avrebbe fatto bene a esserci alla «prima» nazionale del capolavoro di Renzo Martinelli al cinema Barberini, a Roma, ieri sera.
[+]
Un vero colossal prodotto da Martinelli Film e Rai, e distribuito da Microcinema, che stasera (12 aprile 2013) sarà presentato anche a Mantova e nei prossimi giorni in altre città Italiane, dopo l’esordio in altri paesi europei: “11 settembre 1683” una data che fa da oscuro presagio ad un più recente 11 settembre, quello dell’attacco alle Twin Tower, l’attacco all’occidente.
Dagospia, con una recensione degna del provincialismo giornalistico italiano di taglio populista che vuole infilarci la politica dovunque, l’ha liquidato superficialmente come «film antislam voluto dai leghisti».
Ma D’Agostino avrebbe fatto bene a esserci alla «prima» nazionale del capolavoro di Renzo Martinelli al cinema Barberini, a Roma, ieri sera. Avrebbe compreso che in realtà il film celebra piuttosto, proprio il trionfo della convivenza interetnica e interreligiosa di cui la Chiesa, al netto dei pur tanti errori storici, si è sempre fatta ispiratrice e protagonista.
Un tema quanto mai attuale e quantomai adatto alla forte volontà di dialogo, già manifestata da Papa Francesco all’avvio del suo pontificato.
Ed è proprio un francescano, frate Marco d’Aviano, magistralmente interpretato dal premio Oscar F.Murray Abraham, il vero protagonista di questo pezzo della storia d’Europa e della Cristianità.
Un frate che con la sua carica di spiritualità e di fede era riuscito a suggerire la soluzione anche militare per evitare che Vienna, la «mela dorata» degli Asburgo, porta dell’occidente, la capitale del Sacro Romano Impero di Leopoldo I Ignazio Baldassarre Feliciano, fosse trasformata in un avamposto dell’Islam e delle sue mire di occupare e islamizzare il mondo cattolico.
A fargli da contraltare l’attore palermitano Enrico Lo Verso, nel ruolo del Gran Visir Ottomano Karà Mustafà interpretato con grande intensità.
Una ricchezza di costumi e colori e sullo sfondo, Federica Martinelli, al suo esordio che interpreta con una carica non comune di passione ed espressività un ruolo difficile, quello di Lena, la ragazza sordomuta, moglie fedele e innamorata del turco Abul sulla cui fede islamica alla fine prevarrà l’amore.
Una produzione durata qualche anno e costata alcuni milioni di euro, sforzi che spiegano l’emozione dell’intero team, tra cui il line producer Roberto Andreucci, a cui è andato il ringraziamento di Renzo Martinelli, dopo l’entusiastico applauso del pubblico.
Un grande team per un grande film, un colossal destinato certamente a far discutere ma anche ad emozionare, risvegliando l’orgoglio delle nostre traduzioni cristiane, e…… riempire le sale.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a melissa2010 »
[ - ] lascia un commento a melissa2010 »
|
|
d'accordo? |
|
begonia84
|
venerdì 12 aprile 2013
|
il coraggio di distinguersi
|
|
|
|
In quanto cittadina italiana, quando posso mi sento in dovere di sostenere il cinema nostrano, sempre più fagocitato dai film americani, un po' come quando uno deve cambiare macchina e il cuore lo porta a scegliere una Fiat. Delle numerose uscite di questo weekend (di cui ben 7 made in Italy!) sono stata incuriosita da questo 11 settembre 1683, un po' per la coincidenza della data, un po' perchè Martinelli è un regista che stimo, per lo stile e il coraggio dei temi che sceglie (nonostante lo scivolone Barbarossa). Sono rimasta soddisfatta: il film è effettivamente ricco e imponente (anche se paga lo scotto di alcuni effetti digitali non all'altezza), racconta un episodio mai sentito prima e, al contrario di quanto ho letto qui e là sulle varia critiche, mi sembra lo faccia con equilibrio.
[+]
In quanto cittadina italiana, quando posso mi sento in dovere di sostenere il cinema nostrano, sempre più fagocitato dai film americani, un po' come quando uno deve cambiare macchina e il cuore lo porta a scegliere una Fiat. Delle numerose uscite di questo weekend (di cui ben 7 made in Italy!) sono stata incuriosita da questo 11 settembre 1683, un po' per la coincidenza della data, un po' perchè Martinelli è un regista che stimo, per lo stile e il coraggio dei temi che sceglie (nonostante lo scivolone Barbarossa). Sono rimasta soddisfatta: il film è effettivamente ricco e imponente (anche se paga lo scotto di alcuni effetti digitali non all'altezza), racconta un episodio mai sentito prima e, al contrario di quanto ho letto qui e là sulle varia critiche, mi sembra lo faccia con equilibrio. Non ci sono eroi, nè antieroi, ma uomini fermamente convinti delle proprie idee, calati in un contesto che va storicizzato, quello dell'Europa del 1600.
Da segnalare le notevoli interpretazioni degli attori (compresi i piccoli ruoli, dove troviamo ad esempio una bellissima Claire Bloom), la sfarzosità dei costumi e la bellissima colonna sonora.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a begonia84 »
[ - ] lascia un commento a begonia84 »
|
|
d'accordo? |
|
|